Il Milan vince anche nell'ultima giornata, restando l'unica squadra imbattuta post lockdown. Dopo 11 minuti l'autogol di Klavan. Ibra sbaglia un rigore e poi segna nella ripresa, raggiungendo la doppia cifra di gol (più cinque assist) in solo metà della stagione. Castillejo chiude il match. Pioli ripartirà il prossimo anno dai preliminari di Europa League. Ritorno in campo per Pavoletti, undici mesi dopo l'ultima volta
MILAN-CAGLIARI 3-0 (Highlights)
11' aut. Klavan (C), 55' Ibrahimovic (M), 57' Castillejo (M)
MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Gabbia, Kjaer (79' Duarte), Hernandez; Kessié, Bennacer (65' Brescianini); Castillejo (65' Maldini), Calhanoglu (65' Saelemaekers), Leao (38' Bonaventura); Ibrahimovic. All. Pioli
CAGLIARI (3-5-1-1): Cragno; Walukiewicz, Ceppitelli, Klavan (62' Carboni); Mattiello (62' Ladinetti), Nandez, Faragò, Ionita (79' Marigosu), Lykogiannis; Pereiro (62' Paloschi); Simeone (90' Pavoletti). All. Zenga
Ammoniti: Pereiro (C), Faragò (C), Cragno (C), Saelemaekers (M)
Note: rigore sbagliato da Ibrahimovic (M) al 44'
Il peccato, per questo Milan, è solo uno. Cioè che la stagione sia finita. Nove vittorie nelle ultime dodici partite, tutte quelle post lockdown, dove il Milan resta l'unica squadra imbattuta del campionato visto il ko dell'Atalanta proprio nell'ultima giornata. Rossoneri a segno per venti match di fila (come era successo l'ultima volta nel 2008-09). Un'altra partita dove si è vista una squadra non solo di gamba, ma con idee e gioco. Dallo show di Leao (prima di finire ko per infortunio) a Ibra, ora il più anziano nella storia della A a raggiungere la doppia cifra di gol in una singola stagione (mezza, per lui). Lo svedese prima sbaglia un rigore e, poi, si fa perdonare sfondando la porta per il 2-0. Tre gol e tante altre occasioni, anche con un Milan privo del capitano (Romagnoli, per infortunio) e del capocannoniere (Rebic, per squalifica). Nonostante i numeri da capogiro Pioli, ora confermato anche per il prossimo anno, chiude al sesto posto della classifica, sinonimo di preliminari di Europa League. E forse, per questo Milan, prima si ricomincia e meglio è.
La partita
Pioli per l'ottava partita consecutiva sceglie Ibra titolare, alla faccia dei 39 anni di età. Come detto, Rebic è out per squalifica: al suo posto Leao. E torna dal 1' anche Castillejo con Saelemaekers in panchina. Quattro, invece, i cambi per Zenga nell'XI iniziale: torna dalla squalifica Nandez, che parte dal 1' nel centrocampo rinforzato a cinque. Simeone unica punta con Gaston Pereiro alle sue spalle. Pronti e via è però subito un assalto da parte dei rossoneri - in campo con la nuova maglia della prossima stagione. L'autogol di Klavan è buona sorte (dopo il palo di Leao), ma poi arrivano - in serie - la super parata di Cragno su Ibra al volo in area, la clamorosa traversa di Leao (che poi si fa anche male) in rovesciata e il rigore parato da Cragno a Ibra (secondo sbagliato al Milan dopo il primo di sempre col Cesena nel 2010) nel finale di tempo.
I quindici minuti di intervallo sono allora, di fatto, l'unica chance di respiro per il Cagliari, pur coraggioso e insidioso a tratti nella prima frazione. Calhanoglu va infatti subito, di nuovo, a un passo dal 2-0, concretizzato finalmente da Ibra che sfonda la porta per il bis al 55'. Altri due minuti è il tris è a firma Castillejo. Il punto esclamativo sul match: via ai cambi (tra cui Daniel Maldini) e, da raccontare, solanto il ritorno in campo di Leonardo Pavoletti al 90', assente dal campo dal 25 agosto del 2019.
Maldini sul mercato: "Aurier? Abbiamo parlato lo scorso anno col suo agente, ma in questo momento pensiamo solo a finire bene la stagione. Poi in queste tre settimane di stop penseremo al mercato".
Ancora Maldini: "Milan unito dal punto di vista dirigenziale? Per forza. Una delle mie condizioni per fare questo lavoro è la condivisione del progetto, pur nel rispetto delle idee diverse. E qua c'è, altrimenti non sarei qui".
Maldini nel pre partita: "Stagione difficile? Quando si occupa un posto dirigenziale si adatta il proprio carattere al proprio ruolo. La pazienza devono averla tutti i dirigenti. Cosa c'è bisogno ora? La qualità è quella cosa che ti fa arrivare ai risultati più facilmente. I giocatori devono essere valutati per doti tecniche, ma anche per personalità. Dicono che questo lockdown abbia sbloccato alcuni che sentivano il peso della maglia. Io avevo fiducia nel gruppo e la crescita, per me, era iniziata qualche mese prima".
Il Milan è la squadra contro cui il Cagliari ha perso più partite in Serie A (41)