Il presidente della Fiorentina ha esposto in conferenza stampa i vantaggi di un impianto nuovo per il club e la città: "Presenterò a Roma il nostro progetto entro due mesi, vogliamo regalare ai tifosi una casa all’altezza della squadra e di Firenze"
Prosegue, la battaglia alla burocrazia di Rocco Commisso, che vuole a tutti i costi dare un nuovo stadio alla sua Fiorentina. Il presidente ha tenuto una conferenza stampa in cui ha parlato della situazione e ha esposto i vantaggi di un simile investimento anche per la città: "Dal mio arrivo a Firenze, abbiamo sempre dichiarato di volere regalare una casa ai nostri tifosi che fosse all’altezza della storia della Fiorentina. Rischio di perdere l'entusiasmo. Ho 70 anni e voglio lasciare qualcosa di bello, come farò con Bagno a Ripoli e il centro sportivo. La situazione mi sta innervosendo, anche se capisco la Sovrintendenza: ci hanno detto di mantenere la cosa come un monumento. Vorrei lasciare qui 5-600 milioni di investimenti, voglio aumentare i ricavi e senza stadio vivacchiamo. E io non sono venuto qui a fare questo. Entro due mesi presenterò a Roma il nostro progetto, così vediamo che ci lasciano fare".
Lo stadio come slancio per l’economia
Commisso ha sottolineato anche l’importanza socioeconomica di un nuovo impianto. "Come prima opzione il nostro piano è stato quello di rendere il Franchi un impianto moderno e all’altezza delle esigenze di un Club che ha delle grandi ambizioni. Abbiamo chiesto a Deloitte, una delle aziende di servizi di consulenza più importanti del mondo, un’analisi che oggi vi abbiamo illustrato con l’obiettivo di far capire a tutti i profondi vantaggi che un’opera di tale portata genererebbe non solo per la Fiorentina, ma per tutta la città. Abbiamo iniziato un percorso che potrebbe fare avere a Firenze e ai fiorentini non solo uno stadio di altissimo livello, ma che potrebbe generare un volano importante per l’economia toscana in un momento di grande crisi come quello che stiamo affrontando e che dovremo affrontare ancora per molto tempo" ha concluso il presidente della Fiorentina.