Con la ripresa del campionato e il ritorno della Champions, l'allenatore bianconero sarà chiamato a dover fare scelte delicate
Lezione numero due: gestire una rosa larga. L'approccio alla nuova carriera per Andrea Pirlo è stato per forza di cose precipitoso. Non c'è tempo per provare: né per adattarsi alla nuova veste, né per adattare i giocatori al proprio concetto di calcio. Un concetto in continua evoluzione.
La prima sfida: le prove in partita
"Siamo una squadra in costruzione – aveva detto Pirlo dopo il pareggio di Roma -, purtroppo non abbiamo avuto tempo di provare le soluzioni nel precampionato e quindi queste partite son tutte delle prove per vedere i giocatori in certe posizioni". Provare i giocatori in diverse posizioni in un sistema di gioco fluido, nuovo per tutti, e farlo in partita: questa la prima sfida raccolta da Pirlo, tutt'altro che archiviata. Ora la seconda, suggerita dal calendario.
La seconda sfida: le rotazioni
Fino alla seconda sosta imporrà un impegno mediamente ogni 3/4 giorni. Pirlo avrà l'esigenza di ruotare gli uomini, facendo le prime scelte di priorità tra campionato e Champions League. Crotone, Verona, Spezia, 2 neopromosse su 3: le partite di A che precedono Dinamo Kiev, Barcellona e Ferencvaros sono, in teoria, più morbide e quindi funzionali a rotazioni. Senza dimenticare la fase di sperimentazione in partita e l'inserimento di elementi ancora non provati: è il caso del neoacquisto Chiesa, ma anche di Bernardeschi, a disposizione da inizio settimana, e di Dybala, che con i sudamericani rientrerà a ridosso del Crotone.
L'obiettivo
E’ arrivare alla seconda sosta con una situazione in Champions sotto controllo e un assetto stabile per affrontare anche il secondo big match di campionato: dopo la Roma di fine settembre, la Lazio l'8 novembre. Il tempo delle prove sarà da tempo finito.