I rossoneri, nonostante i tre punti di vantaggio e lo scontro diretto a favore sull’Inter, non hanno ancora la certezza di chiudere in testa il girone d’andata. Questo perché a campionato in corso conta la differenza reti e non i precedenti
Tre punti di vantaggio e lo scontro diretto a favore, eppure il Milan non può ancora fregiarsi del "titolo", del tutto pleonastico ma comunque significativo, di campione d'inverno. L'Inter infatti potrebbe ancora chiudere il girone d'andata in testa alla classifica, quando manca ormai soltanto una sola giornata da disputare prima del ritorno. Questo perché, essendo il campionato ancora in corso, per stabilira quale squadra sia in vantaggio a parità di punti si deve prendere in considerazione non gli scontri diretti (l'unico sinora giocato è stato vinto dai rossoneri per 2-1) bensì la differenza reti. Quindi, nel caso in cui la squadra di Pioli dovesse perdere contro l'Atalanta e contemporaneamente i nerazzurri dovessero vincere a Udine, avverrebbe l'aggancio in classifica a quota 43 ma l'Inter sarebbe avanti perché al momento ha differenza tra gol fatti e subiti migliore (+22) rispetto a quella del Milan (+20).
Campione d'inverno = campione d'Italia?
Chi ha chiuso in testa il girone d'andata, nella maggior parte dei casi, ha poi vinto lo scudetto. È capitato 59 volte su 86, il 68.6% dei casi. L'anno scorso la Juventus era prima dopo 19 giornate, con 48 punti, ed è riuscita a vincere il campionato sotto la guida di Maurizio Sarri. Quest'ultimo è l'unico allenatore però a non aver conquistato il titolo per ben due volte, dopo esser stato in testa a metà stagione col Napoli (nel 2015/16, quando terminò il girone d'andata con un +2 sulla Juve, e nel 2017/18, quando era in vantaggio di 1 punto dopo 19 giornate).