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Inter-Benevento, Inzaghi: "Conte è un amico vero e mio riferimento come allenatore"

Serie A

L’allenatore del Benevento ha presentato la sfida con l’Inter su Sky Sport: "Servirà una partita da squadra con aria spavalda. Con Conte c’è un bellissimo rapporto, è un amico vero e un grande collega"

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Vuole un Benevento spregiudicato, Pippo Inzaghi, in vista della sfida con l’Inter. "Bisogna andare con quell'aria spavalda di andarsela a giocare, sapendo che ci sarà da soffrire ma con la consapevolezza che ci rispetteranno" ha spiegato nell’intervista concessa a Sky Sport. Sarà una partita impegnativa, vista la qualità dell’avversario: "Lukaku, come Ibrahimovic o Immobile, è uno di quei giocatori che in Serie A sposta gli equilibri. Noi però non pensiamo solo a lui, se no dovremo concentrarci su tutte le altre individualità dell'Inter. Sono troppi, dobbiamo fare una grande partita di squadra, cercando di essere al 120% e sperando che loro non siano al massimo. Bisogna andare con quell'aria spavalda di andarsela a giocare, sapendo che ci sarà da soffrire ma con la consapevolezza che ci rispetteranno". Sarà un’occasione per ritrovare l’amico Antonio Conte: "Era tranquillo come compagno di camera, ero più io un rompiscatole, infatti poi ha deciso di dormire da solo perché in stanza ero insopportabile. Con lui ho mantenuto un bellissimo rapporto, è un amico vero e un grandissimo allenatore. Lui come mio fratello sono per me dei riferimenti. Mi dispiacerà non incrociarlo in panchina".

I ricordi di San Siro

"San Siro è qualcosa di speciale, lì ho costruito la mia carriera, io andai al Milan per giocare lì" ha proseguito Inzaghi. L’allenatore del Benevento ha ricordato la rivalità con i nerazzurri del suo passato da giocatore: "Non ho fatti molti gol all'Inter, era più Shevchenko l'uomo derby. Se devo sceglierne uno dico quello del primo derby, perdevamo e poi vincemmo 4-2. Fu la prima rete nel mio primo derby con la maglia del Milan. È stata una rivalità accesa, ma sempre molto leale".

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