Dzeko-Fonseca e non solo: le liti più famose tra allenatore e giocatore
Resta d'attualità la rottura tra Dzeko e Fonseca in casa Roma, situazione legata a possibili sviluppi sul mercato entro la chiusura della sessione invernale. Un episodio che segue lo strappo tra Gomez e Gasperini all'Atalanta e tanti altri precedenti nel calcio: ecco i litigi più famosi accaduti in passato
DZEKO-FONSECA
Qualche frizione già in passato, rapporto tramontato definitivamente dopo la serata da incubo in Coppa Italia contro lo Spezia. Il capitano rimedia una contusione, ma la non convocazione per il replay in campionato è dettata dall'esclusione per motivi disciplinari. Lunghe discussioni tra i due all’indomani della beffa, situazione che non rientra nemmeno nei giorni seguenti: Dzeko si allena da solo per volere di Fonseca, ecco perché si ragiona all’addio attraverso il mercato
GOMEZ-GASPERINI
Il mercato ha invece già sancito la separazione tra il Papu e l'Atalanta, 7 anni che hanno regalato una Dea mai vista prima. Ciò nonostante, il capitano e leader ha pagato una rottura clamorosa con l’allenatore dei successi. Tutto nasce dopo un’indicazione tattica non rispettata in Champions contro il Midtjylland, miccia che innesca la lite negli spogliatoi e una permanenza che precipita: Gomez finisce fuori rosa, la società si allinea a Gasperini e la cessione al Siviglia diventa ufficiale a gennaio
ICARDI-SPALLETTI
Dobbiamo tornare ai tempi dell’Inter e a quella fascia di capitano destinata ad Handanovic, erede di Maurito nello spogliatoio. I due erano già ai ferri corti prima dell’episodio, quando litigarono animatamente dopo un rimprovero alla squadra dell’allenatore. Non c’è feeling con Luciano, l’argentino diventa un caso: si ritrova ai margini tra scelte personali (convocazioni non rispettate, oltre alla questione rinnovo) ed esclusioni che lo allontanano dal campo per 53 giorni. In estate arriverà Conte, lui se ne andrà invece al Psg
BAKAYOKO-GATTUSO
Una frattura ricomposta nel tempo, ma che scintille ai tempi del Milan. Già punito con cinque giorni di ritiro a causa di un ritardo in allenamento, il centrocampista francese ritarda il suo ingresso al posto dell’infortunato Mauri. Rino va su tutte le ferie: cambia idea sulla sostituzione (dentro Mauri) e volano parole grosse tra lui e Bakayoko. Tutto rientrato: non è un caso che siano insieme a Napoli
BONUCCI-ALLEGRI
Il caso nasce al fischio finale di Juve-Palermo (febbraio 2017), dove avviene un battibecco tra i due che non se le mandano a dire. Qualche giorno dopo arriva il provvedimento: per la trasferta di Champions a Oporto l'allenatore decide di mandare il difensore in tribuna. Le telecamere lo inquadrano sullo sgabello e lui, qualche tempo dopo, rivela: "Avevo il mio posto a sedere, ma vivo le partite in maniera troppo nervosa ed è per quello che mi sono allontanato e ho preso uno sgabello. È stata la mia rovina"
LJAJIC-ROSSI
Dalle parole ai fatti: quello tra i due ex Fiorentina resta uno degli scontri più famosi degli ultimi anni. L'allenatore sostituisce il serbo dal campo e quest'ultimo non la prende bene: da lì inizio un lungo diverbio tra i due, ma gli epiteti usati dall'attaccante non vanno giù al tecnico che, preso dalla rabbia, scende in panchina e prova a sferrargli un pugno. Serve l'intervento di staff e compagni per separare i due: Delio Rossi verrà esonerato in seguito all'episodio
TOTTI-SPALLETTI
Rapporti mai stati idilliaci. Dopo l'autobiografia pubblicata dal capitano, sono emersi col tempo altri fatti riguardanti i due. Il primo grande litigio avviene alla vigilia della sfida contro il Palermo. Un'intervista dell'ex capitano manda su tutte le furie l'allenatore toscano che, di risposta, decide di mandarlo a casa ed escluderlo dalla lista dei convocati. Un paio di mesi dopo, a Bergamo, si rende necessario addirittura l'intervento dei compagni per separarli nello spogliatoio, evitando così una rissa
BALOTELLI-MANCINI
Una piccola rissa c'è stata, invece, tra la coppia ai tempi del Manchester City. L'allenatore ha sempre coccolato Super Mario, ma ogni tanto sono saltati i nervi. Durante un allenamento, ad esempio, l'attuale Ct della Nazionale rimprovera l'attaccante per un duro contrasto con Sinclair. Balo non accetta le critiche e i due vengono alle mani
TEVEZ-MANCINI
Non meno complicato è stato il rapporto tra il 'Mancio' e Carlitos. Un po' come successo tra Gattuso e Bakayoko, è stata una mancata sostituzione ad accendere il diverbio tra i due. Tevez rifiuta di scaldarsi per entrare in campo e, dopo la richiesta di scuse, vola in Argentina per un paio di mesi. Secondo alcuni dei protagonisti, al diverbio seguì una piccola rissa negli spogliatoi tra i due protagonisti della vicenda
MONTELLA-CAPELLO
Nemmeno questo può essere definito un rapporto d'amore. Nell'anno dell'ultimo scudetto giallorosso, l'allenatore gli preferiva spesso Delvecchio e optò per la stessa scelta anche nella delicata penultima giornata in casa del Napoli. A sette minuti dal termine, Capello chiese all'attaccante di entrare ricevendo una risposta piuttosto stizzita da Montella: calcio alla bottiglietta e qualche parola di troppo. Astio poi messo da parte dopo la conquista del titolo contro il Parma
CASSANO-CAPELLO
Don Fabio ha dovuto, nel corso della carriera, gestire anche un complicato rapporto con "FantAntonio" ai tempi del Real Madrid. Tutto nasce quando l'attaccante si lascia andare ad un'imitazione del suo allenatore, ma è solo il primo di tanti episodi. Capello, nel match contro il Terragona, lo esclude dalla formazione titolare e Cassano non le manda a dire, rinfacciandogli vecchi rancori dell'epoca romanista. Successivamente la società lo mette fuori rosa, il primo passo verso il definitivo addio
BAGGIO-ULIVIERI
Anche il "Divin Codino" ha dovuto affrontare situazioni turbolente con i suoi allenatori. Una di queste avviene con Renzo Ulivieri alla vigilia di Bologna-Juventus: l'allenatore lo esclude per l'ennesima volta dalla formazione titolare e Roby non la prende bene: decide di rifiutare la panchina e va a direttamente a casa
BAGGIO-SACCHI
Ancora più iconico è stato per Roberto il suo "Questo è matto". Il riferimento è ad Arrigo Sacchi, reo di averlo sostituto a Usa '94 dopo l'espulsione rifilata al portiere della Nazionale, Pagliuca. Baggio, incredulo per la scelta del cambio, guarda attonito il Ct e si lascia scappare quelle parole prima di abbandonare deluso il campo
PANUCCI-LIPPI
"No, io non entro". La frase incriminata è rivolta al battibecco tra l'ex difensore e Marcello Lippi ai tempi dell'Inter. L'allenatore chiede al difensore di entrare a partita in corso ma Panucci, infastidito per non essere stato inserito nell'11 iniziale, si rifiuta di entrare in campo
PANUCCI-CAPELLO
Un episodio praticamente analogo si ripete, a distanza di qualche anno, tra lo stesso difensore e Fabio Capello. Durante un Reggina-Roma, l'allenatore chiede a Panucci di riscaldarsi per entrare, ma quest'ultimo lo guarda negli occhi e si rifiuta. Il mister giallorosso lo guarda incredulo e opta per un'altra sostituzione
SEEDORF-ANCELOTTI
Protagonisti di grandi vittorie e ... qualche litigio. L'ex coppia rossonera alimenta un acceso diverbio in campo durante la sfida tra Livorno e Milan del 2006. L'allenatore fornisce qualche indicazione tattica all'olandese, ma quest'ultimo non gradisce: "Non puoi lamentarti sempre". Ancelotti, a quel punto, gli lancia una frecciata: "Sei in campo solo perché ho finito i cambi, altrimenti vedi dove andavi". L'episodio si conclude con il centrocampista che scaglia il calcio a una bottiglietta, prima del chiarimento tra i due
POGBA-MOURINHO
Più recente il diverbio che ci riporta ai tempi di Mou al Manchester United. Un rapporto difficile, sottolineato dalla felicità del francese dopo l'esonero dello Special One dai Red Devils. La lite tra i due nasce dopo un video che riprende Pogba sorridente e scherzoso in panchina, mentre i suoi compagni stanno perdendo. Mou non dice niente, ma gli fa capire il suo stato d'animo nell'allenamento del giorno dopo: José non guarda negli occhi Pogba e quest'ultimo non gradisce. Un rapporto destinato a naufragare definitivamente
BECKHAM-FERGUSON
Restiamo in casa United, dove molto più famosa è la lite tra lo Spice Boy e l'ex storico manager. Proprio Ferguson, nel 2003, rimprovera negli spogliatoi il giocatore per lo scarso impegno, ma Beckham risponde sprezzante alle critiche. Ferguson, inferocito, decide dunque di scalciare uno scarpino lì presente che colpisce e ferisce Beckham sul sopracciglio sinistro, procurandogli un evidente taglio
KEANE-CLOUGH
Livelli di tensione ancora più alti vengono raggiunti nello spogliatoio del Nottingham Forest. Un giovane Keane, durante una sfida di FA Cup del 1991, fallisce un retropassaggio e provoca il gol del Crystal Palace, mandando la sfida al replay. Un errore che il suo allenatore, Brian Clough, non digerisce: nello spogliatoio volano gli insulti e poi... un pugno in faccia verso il centrocampista irlandese. "È stato l'esempio migliore che mi abbia mai dato", dichiarerà Keane qualche anno dopo
CLARKE-DI CANIO
Restiamo in terra inglese, teatro dove si è consumata un'altra lite tra allenatore e giocatore. Protagonisti Di Canio e Clarke, rispettivamente mister e attaccante dello Swindon. Quest'ultimo inizia un battibecco con il preparatore atletico, Paolo gli raccomanda di finirla e chiarirsi negli spogliatoi, ma Clarke comincia ad attaccare anche il suo allenatore. A quel punto l'italiano lo prende per il collo e gli intima di andare verso il tunnel dove la discussione continua. E non solo a parole...
ANELKA-DOMENECH
Trovare qualcuno più lontano tra i due francesi appare sempre difficile. La coppia si era scontrata più volte durante l'esperienza da Ct della Francia di Domenech fino a che, durante la sfida del Mondiale contro il Messico, l'attaccante decide di mandarlo allegramente a quel paese. Negli spogliatoi Anelka rifiuta di scusarsi e il rapporto si incrina definitivamente
SPERONI-CANÀ
Probabilmente il litigio in campo giocatore-allenatore più famoso: quello tra Oronzo Canà e Speroni, protagonisti de "L'allenatore nel pallone". A mandare inizialmente su tutte le furie il mister interpretato da Lino Banfi è un fallo di gelosia dell'attaccante - amante della presidentessa - nei confronti del compagno di squadra Aristoteles, fiore all'occhiello della Longobarda. Il rapporto tra i due si esaurisce definitivamente dopo che Canà decide di sostituire Speroni per mandare in campo la punta brasiliana, che lo ripaga con i gol della salvezza!
