Il giudice sportivo ha fermato per una giornata l'esterno della Lazio per aver pronunciato un'espressione blasfema al 7' del secondo tempo della partita giocata contro l'Inter. Utilizzata la prova tv, salterà la sfida con la Sampdoria
Manuel Lazzari è stato squalificato per una giornata per aver pronunciato un'espressione blasfema. Questa la decisione del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea, dopo l'utilizzo della prova tv. L'episodio, rilevato dai microfoni e dalle telecamere presenti a bordocampo, è avvenuto durante il secondo tempo della sfida tra Inter e Lazio. Dopo la segnalazione ricevuta dalla Procura federale, il giudice sportivo ha visionato le immagini e ha deciso di applicare la sanzione di una giornata di squalifica per l'esterno biancoceleste. Lazzari salterà quindi la partita che la Lazio giocherà sabato 20 febbraio alle ore 15 contro la Sampdoria allo stadio Olimpico.
La motivazione
Questo il contenuto del comunicato: "Il giudice sportivo, ricevuta dalla Procura federale rituale segnalazione in merito alla condotta del calciatore Manuel Lazzari (società Lazio) consistente nell'aver pronunciato un'espressione blasfema al 7' del secondo tempo; acquisite ed esaminate le relative immagini televisive, di piena garanzia tecnica e documentale; considerato che il calciatore in questione è stato chiaramente inquadrato dalle riprese televisive mentre proferiva un'espressione blasfema, individuabile ed udibile senza margini di ragionevole dubbio ai sensi dell'art.37, comma 1, lett. a) CGS e della richiamata normativa sulla prova televisiva; per questo motivo delibera di sanzionare il calciatore Manuel Lazzari (società Lazio) con la squalifica per una giornata effettiva di gara".
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Gli altri squalificati: un turno a Rabiot
Non solo Lazzari, il giudice sportivo ha squalificato altri cinque giocatori di Serie A per una giornata. Salteranno il prossimo turno Simone Bastoni e Martin Erlic dello Spezia, Federico Dimarco dell'Hellas Verona, Wesley Hoedt della Lazio e Adrien Rabiot della Juventus. Ammenda di 12 mila euro per il Parma, invece, a titolo di responsabilità oggettiva, "per avere ingiustificatamente ritardato l'inizio del primo tempo di circa nove minuti".