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Paratici dopo Juventus-Benevento: "Grande amarezza, ma date tante gioie a tifosi"

Serie A

Il dirigente della Juventus dopo la sorprendente sconfitta casalinga col Benevento: "In questi anni abbiamo dato tante gioie ai tifosi, oggi invece proviamo una grande amarezza. Ora giù la testa e pedalare. Pirlo? I nostri programmi non cambiano dopo una partita. Ronaldo? Ce lo teniamo stretto"

VIDEO. GLI HIGHLIGHTS DI JUVE-BENEVENTO

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"E' stata una partita imprevista, la mia presenza qui è soltanto per sottolineare che in questi anni abbiamo dato tante gioie ai tifosi. Oggi proviamo una grande amarezza, abbiamo giocato una brutta gara, però il campionato va avanti". Così il ds juventino Fabio Paratici, dai microfoni di Sky Sport, dopo la sconfitta contro il Benevento.

"Giù la testa e pedalare"

"Non credo ci fosse troppa pressione – prosegue -. Abbiamo giocatori di livello, abituati ad avere queste pressioni. Abbiamo purtroppo giocato una brutta gara, probabilmente per tanti motivi che non si riescono neanche a capire completamente. Possiamo stare qui tre giorni a cercare di capire il perché abbiamo giocato una partita così. Dobbiamo mettere giù la testa, pedalare e imparare dai nostri errori. Ci sono tanti aspetti da analizzare e lo faremo in queste due settimane di sosta".

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"Rigore su Chiesa? No comment"

"Non voglio commentare l'episodio da rigore su Chiesa – ha detto Paratici -, non ci interessa farlo. Le gare vanno analizzate escludendo gli episodi, altrimenti vieni condizionato. Non l'ho rivisto, mi sembrava rigore ma non sono qui per questo"

"Avanti con Pirlo"

"Le scelte future non saranno condizionate, abbiamo una programmazione e non sarà una partita a farci cambiare idea – assicura -. Abbiamo intrapreso un percorso un anno fa e andiamo avanti per la nostra strada, seguendo questa linea, anche per quanto riguarda l’allenatore. Noi non eravamo insoddisfatti degli allenatori precedenti, ci sono stati motivazioni differenti per le quali abbiamo deciso di cambiare. Si vedrà alla fine se sarà quella corretta o meno. Anno di transizione? Alla Juventus questo non esiste, giochiamo tutte le competizioni per vincere sempre. Alcune stagioni vanno meglio e altre un po' meno bene, ma la transizione non esiste. Le annate sono tutte importanti, anche in un percorso di crescita che può portare a vincere negli anni successivi. Se la transizione riguarda soltanto i risultati sportivi ci sono squadre che hanno avuto 5, 6, 7 o 10 anni di transizione, magari non riuscendo nemmeno a costruire".

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"Ronaldo ce lo teniamo stretto"

"Sono qui da 10 anni e negli ultimi 9 abbiamo vinto, cambiando sempre. Magari qualcuno non se n'è accorto, però noi abbiamo già cambiato parecchio negli anni. Per vincere siamo passati attraverso scelte difficili e altri ringiovanimenti che hanno portato a costruire vittorie successive. Se per un anno non si riesce a costruire e continuare a vincere può succedere, ma da quando sono qua posso elencarvi almeno 7-8 volte in cui ho sentito dire che era finito un ciclo e poi abbiamo sempre rivinto. Noi ne abbiamo fatti già parecchi di cicli, cambiando e continuando a vincere. Alcune volte riesci a costruire e vincere nello stesso momento, altre volte no, ma quando hai una visione nella tua testa la porti avanti e cerchi di sostenerla. Ronaldo? La linea della Juventus è quella di avere Cristiano Ronaldo, il miglior calciatore al mondo, e ce lo teniamo stretto"

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