
Addio a Boniperti, le reazioni del mondo del calcio
Tanti messaggi e ricordi sui social dopo la scomparsa del "Presidentissimo" bianconero. A salutarlo, simboli del mondo bianconero ma non solo, a testimonianza della grandezza del personaggio, capace di andare oltre i colori del tifo

JOHN ELKANN: "Voglio dedicare a Boniperti un pensiero di affetto e di gratitudine per le emozioni che da giocatore ha regalato non solo agli juventini, ma a tutti gli appassionati di calcio. Anche da dirigente, ha continuato a scrivere pagine indimenticabili della storia della Juventus. La sua memoria rimarrà per sempre nel cuore di tutti noi".

ALESSANDRO DEL PIERO: "Caro Presidente, nessuno è stato la Juventus come lei, e nessuno lo sarà. Io le devo tutto o quasi, da calciatore, e molto anche da uomo. Perché senza la Juventus, senza la sua Juventus, io non sarei quello che sono. Le sarò grato per sempre e spero di essere riuscito a ricompensarla sul campo e fuori dal campo, come voleva lei. Grazie Presidente"
Del Piero: "Quando feci scena muta con Boniperti"
GIOVANNI TRAPATTONI: "Giampiero Boniperti per me è stato come un padre: nel calcio a lui devo molto, se non tutto, e la notizia della sua morte per me è un colpo al cuore. 'Alla Juve vincere non è la cosa importante ma l’unica cosa che conta' è la frase che lo descrive perfettamente. Ma dietro quell’apparenza di durezza, che poi era solo rigore etico e un voler esser esigente con gli altri e con se stesso, c’era un presidente pronto a insegnare e a sostenerti, anche nelle sconfitte”.

DINO ZOFF: "E' stata una parte importante della mia vita e di quella Juve: ne è stata l'anima, direi che ha creato lo stile Juve, per regole, modi e dedizione. Era stato un grande giocatore, è stato un grande presidente, simbolo di quel calcio sicuramente diverso. Ricordo solo che per parlare di premi non si passava per i procuratori, ma si andava direttamente dal presidente. E con lui non era semplice"

MICHEL PLATINI: "Boniperti era la Juventus, soprattutto la sua Juventus, era l'uomo azienda, cercava di avere dentro la squadra soltanto gente capace di vincere. Non aveva sentimenti particolari, simpatie o empatie. Se si rendeva conto che giocatori anche grandi non erano più utili, nonostante la loro leggenda non si faceva scrupoli. Era un uomo forte e molto freddo, ma capace di accendersi per situazioni di gioco, di vigilia e post partita"

ANTONIO CABRINI: “Se ne è andato un personaggio che ha scritto la storia non solo bianconera ma del calcio italiano. È stato un grandissimo presidente, una persona di grande correttezza e un esempio da seguire. Ha creato un modo di vivere il mondo bianconero che lui aveva conosciuto da giocatore. Da presidente lo ha inculcato in tutti quelli che arrivavano. Ti faceva immediatamente capire la filosofia della Juventus: se arrivi secondo non conta niente, era un anno fallimentare"

MARCO TARDELLI: "Era un signore, era uno che capiva di calcio e capiva i calciatori. Quelli alla Juventus sono stati 10 anni della mia vita determinanti"

FRANCO CAUSIO: "Grazie per tutto quello che mi hai insegnato mio UNICO presidente. Riposa in pace"

CLAUDIO GENTILE: "Alla Juve sono arrivato a 20 anni e me ne sono andato che ne avevo 31, ho vissuto con lui una lunga carriera di grandi successi, dovuti alla sua competenza nella gestione della squadra. Era molto attento con i giovani, diceva loro `sposatevi´, voleva che si facessero una famiglia e fossero tranquilli. Ci faceva sempre la predica... È sempre stato juventino. Quando arrivavi in quella società capivi che c’erano delle regole da seguire e, se non le seguivi, ti mandavano via anche se eri un grande giocatore"

ANTONIO CONTE: "Ricorderò sempre la telefonata alla mia Famiglia, mi prese dal Lecce che ero un ragazzo di 21 anni e mi diede fiducia. Grazie presidente, per sempre nel mio cuore"

LEGA SERIE A: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Citando la sua celebre frase, adottata come motto dal mondo juventino, la Serie A inizia il suo ricordo di Boniperti, aggiungendo: "Ha legato indissolubilmente il suo nome a quello della Juventus, sua unica maglia."

MILAN: "Giampiero Boniperti sarà per sempre patrimonio della Storia del calcio italiano e internazionale. Una figura da ricordare e onorare con rispetto e con gratitudine. RIP Presidente"

VALENTINA VEZZALI: "Addio a Giampiero Boniperti. Protagonista e testimone di un calcio che trainò la rinascita del nostro Paese nel dopoguerra. Grazie per quanto ha dato in campo per la maglia azzurra e per il grande contributo offerto allo sport italiano come dirigente. “I miti non muoiono mai”."