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Spalletti dopo Genoa-Napoli: "Petagna? Temo che si stufi della panchina"

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©IPA/Fotogramma

Nel post partita di Genoa-Napoli, Spalletti si è soffermato sulla situazione di Petagna, autore del gol decisivo ma sul mercato: "Del suo futuro ne parleremo insieme. Ci sta che si stufi stando in panchina". E sulle ambizioni di questo Napoli: "Siamo tra le sette squadre che lotteranno per lo scudetto. +5 sulla Juve prima dello scontro diretto? Il distacco oggi non ha alcun valore"

GLI HIGHLIGHTS DI GENOA-NAPOLI

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Il Napoli vince e Spalletti è soddisfatto. Decisive le reti di Fabian Ruiz e di Petagna, oggetto di mercato in queste ultime settimane. Sull'attaccante, cercato dalla Sampdoria, questa la posizione di Spalletti: "È una prima punta bravissima tecnicamente perché ha una qualità da invidiare - ha detto nel post partita a Dazn -. È uno da palla addosso e da chiusura d'azione dentro l’area di rigore. A volte gli abbiamo preferito altri calciatori perché abbiamo Mertens e Osimhen. Il timore è quello che lui si stufi un po’ di non essere schierato sempre e questa è una cosa che va chiarita col giocatore. Prima della partita, gli ho chiesto se fosse stato in caso l’avessi messo in campo a gara in corso. E lui mi ha detto ‘Stia tranquillo mister, faccio quello che devo fare'. L'ha fatto. Questa è la persona. Se resta? Ne parleremo insieme. È lui che deve decidere. Noi tenteremo di fare quello che c’è da fare, tenendo conto del discorso della società che ha bisogno di abbassare il monte stipendi. Bisogna fare questi ragionamenti. L’esultanza? Lui era contento, io felicissimo. Quando è venuto da me ci siamo trasferiti un po' di gioia... Ha avuto una reazione da bomber vero". 

Spalletti: "Perché Insigne al centro"

L'allenatore del Napoli ha poi ha parlato delle difficoltà incontrate questa domenica: "Abbiamo trovato un Genoa combattivo, soprattutto nel secondo tempo. Ci hanno tolto un po' di spazi e noi sotto questo punto di vista dovremo fare passi avanti e milgiorare". Poi, l'ex allenatore di Roma e Inter è voluto tornare anche sull'episodio del gol annullato al Genoa per il fallo di Buksa su Meret: "Decisione giusta, perché Buksa non cerca la palla, ma il contatto, perché si gira di spalle e va su una palla che non può prendere. Vuole disturbare il portiere che perde palla perché viene colpito. È fallo ed è facile da vedere. Ballardini può pensarla come gli pare". Poi su Insigne e la decisione di schierarlo al centro del tridente: "Lui è uno che sa ricoprire più ruoli. Per giocare contro una difesa a tre con due a tutta fascia c’è bisogno che il terzo attaccante si abbassi sul quinto avversario. Lui sa fare anche grandi recuperi, poi però gli può mancare qualcosa là davanti. Ecco perché la mia intenzione era quella di lasciarlo là davanti. Stasera si è procurato tante occasioni ed è stato bravo Sirigu a vanificare le sue occasioni". Infine, sulle ambizioni del suo Napoli ha ribadito: "Siamo tra le sette squadre che lotteranno per lo Scudetto. Le insidie poi dal basso ce ne sono: basti vedere l’intensità e l’idea di gioco dell’Empoli ieri contro la Juventus". 

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"+5 sulla Juve? Sorpreso ma non conta nulla"

Dopo la sosta per le nazionali, il Napoli affronterà la Juventus al Maradona. Queste le parole di Spalletti sul momentaneo vantaggio in classifica della sua squadra rispetto ai bianconeri: "Non mi aspettavo di arrivare a Napoli-Juventus a +5. Però è un distacco che non ha alcun valore perché siamo a inizio campionato. Il percorso è così lungo e difficile che c'è ancora il tempo per ribaltare le situazioni e perché possa succedere ancora di tutto".

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Petagna: "Non credevo neanche di essere qui stasera"

Nel post partita ha parlato anche il match winner, Andrea Petagna: "Non vedevo l’ora di entrare. Da quando è iniziato il ritiro ho avuto un piccolo infortunio. Ora sono venti giorni che sto con la squadra, mi sento meglio. Me la sentivo di segnare. Se mi aspettavo di giocare titolare? Non credevo neanche di essere qui viste le vicende delle ultime settimane, ma avevo tanta voglia di dimostrare quello che valgo. L’anno scorso quando ho giocato ho sempre fatto bene. Poi non mi hanno più dato la possibilità. I miei compagni però sanno il mio valore e Spalletti mi ha detto quanto tiene a me. I miei compagni mi avevano detto che avrei segnato. Fabian e Ospina sono quelli che mi stanno sempre più vicini. Siamo una grande squadra: abbiamo grandi obiettivi. L’anno scorso abbiamo avuto molta sfortuna, quest’anno con Spalletti vogliamo fare grandi cose. Entrare e fare gol? È bellissimo, ma per il mio fisico sarebbe meglio avere più minuti in campo".

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