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Roma-Napoli, Spalletti: "È la gara della mia vita, la Roma non sarà mai mia nemica"

NAPOLI

L'allenatore presenta la sfida contro la sua ex squadra: "Questa è la partita della mia vita, la Roma non sarà mai una nemica, avrei preferito non affrontarli dopo il ko per 6-1. Mourinho è un grande allenatore. Fischi dall'Olimpico? Non li merito"

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In Serie A si torna a parlare di 7 sorelle. Domani, vincendo, ne potrete eliminare una. Come arriva la squadra al match?

"È uno scontro diretto contro un inquilino del condominio più ambito d'Italia, quello dove tutti vogliono abitare. Un condominio che resterà integro fino alla fine con tutte quelle squadre. Non ci sarà qualcuno escluso prima. Tutti resteranno in corsa per la Champions League, poi per il resto si vedrà strada facendo"

 

Le tue emozioni per il ritorno a Roma, contro una squadra che ha segnato una tappa importante della tua carriera?

"Per essere un allenatore felice ho bisogno di piazze da umori forti. Roma-Napoli è la mia partita, della mia vita, ma non sarà mai una gara contro un nemico, ma è la sfida tra due parti di me. Non ho nessun passato da sconfiggere. Sarà una gara importantissima per il futuro del Napoli, ma la Roma non sarà mai la mia nemica"

 

Si aspettava risposte dalla squadra in così poco tempo?

"Oltre alle gare io vedo gli allenamenti e tante altre cose. Come si sta sul pullman per arrivare allo stadio, in albergo prima della partita, che discorsi si fanno, anche tra chi gioca meno spesso, tutti danno segnali su dove si andrà a finire. E i segnali sono tutti molto positivi"

 

La rabbia agonistica della Roma dopo il pesante ko in Conference League sarà un'insidia in più?

"Ci attende una gara difficilissima. La Roma è una squadra forte con un allenatore esperto. Mourinho è un allenatore che migliora la qualità dei campionati nei quali lavora. Dal mio punto di vista avrei preferito che non avessero perso quella partita lì"

 

La serie su Totti?

"Per Totti ho fatto delle cose che pensavo di non fare per nessun calciatore e le rifarei anche. Ho amato l'ambiente e ho amato Totti, col pallone tra i piedi è il calciatore più forte che ho mai allenato, è tra i più grandi quest'era calcistica. Farò anche io una serie: 'Speriamo de morì tutti dopo'".

Se sono cambiato negli ultimi due anni?

"Non lo so, dicono che ero nervoso, ma il mio non era nervosismo ma simpatia selettiva. Se si lascia la squadra tranquilla nei momenti di difficoltà, senza andare a creare delle storie volutamente contro, io rimango sempre così. Mi potete attaccare quando e quanto  volete, perché io sono più feroce di voi nelle critiche, però se toccate la squadra si ride"

 

Chi è più stratega tra me e Mourinho?

"Per me è un onore essere accostato a Mourinho, ma lui è qualcosa di differente. José ci ha insegnato l’importanza delle conferenze. La partita poi azzera tutto. Questa è una partita che può dare un’altra piccola svolta al campionato di tutte e due le squadre, dobbiamo arrivarci al top della condizione"

 

Si aspetta i fischi dall’Olimpico?

"È già successo, e ti dico che quei fischi non me li merito perché so quanta passione, amore e quanta ossessione ho dato alla Roma e per la Roma. Se me li faranno è una cosa che a quella distanza lì diventa anche più facile sopportare. E poi mi farò consolare dai ricordi degli applausi delle magnifiche partite che abbiamo vinto giocando un calcio spettacolare con dei calciatori altrettanto magnifici, portando a casa dei risultati e delle vittorie che poi hanno fatto anche la storia della Roma"

 

Sabatini ha detto che sceglierebbe Osimhen anche rispetto a Mbappè. Lei cosa ne pensa?

"Io la penso come lui, sempre. Che contributo può dare Osimhen in questa gara? Il solito, quello di sempre come abbiamo visto anche nell’ultima partita in cui è entrato"

 

Ci saranno trappole piazzate ad arte?

"Se noi riusciremo a proporre il nostro gioco, allora le trappole saranno di meno. Se non sarà così avremo maggiori difficoltà. Ma non andremo lì a fare i passeggeri, vogliamo pilotare la partita".

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