Milan, Pioli terzo per media punti nella storia del Milan. E sul futuro
milanL'allenatore è sempre più il segreto dei rossoneri, che sotto la sua gestione hanno visto aumentare e di molto il valore di alcuni dei propri giocatori. La sua media punti da quando guida il Milan fa sognare traguardi molto alti, come d'altronde la posizione in classifica suggerisce, e la dirigenza comincerà a breve a lavorare sul prolungamento e adeguamento del contratto
Più che "normalizzatore", Stefano Pioli potrebbe essere ribattezzato come il "valorizzatore" di questo Milan. Ha preso i rossoneri in piena crisi d'identità, gli ha dato un gioco, ha creato un gruppo ed è riuscito a riportarlo ai vertici del calcio italiano. Grazie al suo lavoro, il Milan è tornato grande e i suoi tifosi a sognare uno scudetto che manca da più di dieci anni. E che, con i suoi 1.91 punti di media a partita, sarebbe nuovamente possibile. Con una squadra dai valori totalmente diversi rispetto a quelle dei suoi illustri precedessori, tutti peraltro scudettati, Pioli si piazza infatti al terzo posto di questa speciale classifica di rendimento, dietro solo a Czeizler (al Milan dal ’49 al ’52) e al primo Capello, quello del quinquennio ’91-’96, sfiorando i quasi 2 punti a partita, senza poter contare su tutti i campioni che hanno reso glorioso il Milan in passato.
Pioli il valorizzatore
Sono questi risultati che hanno spinto la dirigenza a puntare su di lui ancora a lungo. Ecco perché la sosta del campionato verrà sfruttata anche per mettere a punto il suo rinnovo di contratto. Si lavora sull'estensione di un altro paio di anni e su un adeguamento che gli consenta di superare almeno i 3 milioni a stagione. Meritati, anche per il fatto che abbia accresciuto sensibilmente il valore della rosa. Da Kjaer a Saelemaekers, pagati pochissimo e che adesso valgono tre volte tanto, fino a Theo Hernandez e Bennacer che hanno più che raddoppiato la loro valutazione. Nel complesso ha alzato il valore di tutta la rosa a sua disposizione. Tutt'altro che un normalizzatore.