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Napoli-Lazio, Spalletti: "Non dobbiamo farci innervosire. Insigne e Fabian ok"

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Nella conferenza stampa della vigilia del match contro la Lazio, l'allenatore del Napoli incita i suoi: "Non lasciamoci innervosire. Non è detto che il lavoro fatto sia da buttare solo se si sbaglia una partita". Recuperati Insigne e Fabian: "Sono a completa disposizione". Poi torna a commentare il mancato saluto all'allenatore dello Spartak: "In Russia ci sono persone e società serie. Poi ci sono loro, che fanno come vogliono. Ma io non cambio"

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Il Napoli sta vivendo il periodo più difficile da inizio stagione, nonostante il primato in classifica, frutto di un grande inizio. Dopo il pareggio in casa contro l'Hellas Verona e il doppio stop contro Inter e Spartak Mosca, la squadra di Spalletti si trova di fronte al primo vero momento difficoltà della stagione. Nella conferenza della vigilia del match contro la Lazio, Luciano Spalletti ha analizzato la situazione della sua squadra: "Dobbiamo fare le cose in maniera corretta e seria quotidianamente: è questo che ci farà trovare la soluzione a tutto. Noi abbiamo un metodo: dobbiamo fare attraverso quel metodo lì, mettendoci ogni volta qualcosa in più, arrivando a un livello sempre superiore a quello precedente, senza innervosirsi, lasciarsi coinvolgere dalle polemiche o lasciarsi ribaltare da il risultato di una partita. Perché non è detto che il lavoro fatto sia tutto da buttare, se si sbaglia una partita. Bisogna adattarsi in tutte le condizioni, senza smarrire le nostre sicurezze. Se però si va a Mosca sapendo del clima e sbagliamo dopo trenta secondi, il primo che si deve fare un esame sono io. Si possono fare tanti discorsi, ma bisogna capire ciò che arriva ai singoli calciatori: a volte è più importante un silenzio dove uno ritrova l'atteggiamento giusto in campo, che non le frasi fatte".

"Contro la Lazio partita dal peso diverso. Insigne e Fabian ok"

Domenica il Napoli affronterà la Lazio di Sarri. Queste le parole di Spalletti sul match: "La partita contro la Lazio assume un peso diverso perché veniamo da questi due o tre risultati che non sono stati quelli che avremmo voluto. E anche perché davanti c'è una squadra che è al nostro livello: la Lazio fa parte di quelle sette proprietà del condominio. Quello che però noi dobbiamo fare sempre è la continua attenzione, evoluzione e il continuo rendersi conto del calcio che abbiamo proposto e dove vogliamo portarlo". Spalletti potrà contare su due recuperi importanti: "Insigne e Fabian sono a completa disposizione. Hanno svolto l'intera seduta di allenamento in gruppo e con grande intensità". 

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"Difficile trovarne altri come Osimhen. Mertens ci darà altro"

Contro la Lazio, e per un lungo periodo di tempo, stimato a quasi tre mesi, il Napoli di Spalletti dovrà fare a meno di Osimhen, out a causa delle fratture al volto subite nel match contro l'Inter: "Victor è un giocatore unico, ha tutte le qualità, caratteristiche, è completo, deve migliorare e raffinare la tecnica, ma poi le altre ce l'ha tutte: è difficile trovarne altri. Mertens tecnicamente e nel posizionamento non sbaglia, ma per altre cose è diverso: se gli capita una palla e tira, può metterla dove vuole. Si perdono delle caratteristiche, se ne prendono altre, ma conta essere al top per ciò che abbiamo in campo. Petagna ne ha altre ancora, siamo assortiti bene, per ora si lavora correttamente restando tranquilli". 

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"Per capire la profondità di Maradona dobbiamo ascoltarlo mentre cantava"

Quella di domenica sarà una giornata speciale per Napoli e il Napoli. Nello Stadio Diego Armando Maradona sarà inaugurata la statua per Diego, a un anno dalla sua morte. Queste le parole di Spalletti in omaggio alla leggenda del club: "Maradona è sempre nei pensieri dei calciatori. Alcuni vorrebbero emularlo anche, per ripercorrere la sua grandezza. All'inizio di questa stagione facemmo una cena tutti insieme, diversa dagli schemi fissati e sono venute fuori le canzoni di Maradona. Non importa sapere se sia stato un buono o un cattivo esempio, o se è stato il più importante dieci del calcio: ciò che è fondamentale sapere è il vuoto e l'imbarazzo che ha lasciato quando è venuto a mancare. E' stato uno smarrimento totale che non si era mai visto nella storia del calcio. Maradona è stato il più grande di tutti: ci ho giocato una volta contro e mi ricordo benissimo quello che ci ha creato. Per capire la profondità della sua anima, forse non va guardato neanche quando giocava a calcio. Ma va ascoltato quando cantava: lì si potrebbe capire l'anima della persona". Infine, ha aggiunto: "Faceva sentire grandi le persone attorno a lui: questo era il livello della sua persona". 

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"In Russia ci sono persone e società serie. E poi c'è lo Spartak"

Spalletti è anche tornato sul tema del mancato saluto rivolto a Rui Vitoria, l'allenatore dello Spartak Mosca, al termine della sfida di Europa League di giovedì scorso: "Noto premura e passione a volermi far cambiare, ma io non ci tengo. Mia mamma tutte le volte che gli telefono mi dice: 'Nini, non cambiare mai, rimani come sei'. E poi in Russia io ci sono stato: ci sono persone vere, che hanno un comportamento di quelli seri e da persone perbene. Ci sono società serie, che sanno stare in un calcio europeo. E poi c'è lo Spartak, che decide che può fare quello che gli pare: loro sono diversi dalle altre società. Per quanto mi riguarda, posso dire che se uno vuole dire qualcosa a qualcuno glielo si dice, non importa fare i tweet o dire che sono nervoso. Comunque, contro l'Inter tutti sono venuti ad abbracciarmi, ed erano tutti quelli che si diveva che avevo gestito male nel mio passato in nerazzurro. Si è visto tutti eppure non è stato riportato, perché evidentemente non è interessato a nessuno". 

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