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Juve, caso plusvalenze: le ultime notizie sull'inchiesta. Ascoltato Arrivabene

TORINO

L'inchiesta "Prisma" ha messo nel mirino 282 milioni di plusvalenze sospette in tre anni con l'ipotesi di reato di falso in bilancio. Nella giornata di oggi ascoltato dai magistrati per circa tre ore Maurizio Arrivabene come persona informata dei fatti. Intanto il titolo Juve perde in Borsa. Tutte le news della giornata in diretta

INCHIESTA JUVE, ASCOLTATO DYBALA: IL LIVE

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Le 42 plusvalenze bianconere sotto esame

Plusvalenze sospette per 282 milioni di euro in 3 anni. Secondo l’accusa si tratterebbe di un vero e proprio sistema "malsano" creato per mascherare la reale situazione finanziaria. Sovente su ragazzi under 17, under 19 e under 23.  Fondi che, secondo i pm, hanno formato ricavi fittizi in grado di camuffare perdite di esercizio: 39 milioni anziché 171 milioni nel 2019, 89 milioni anziché 209 milioni nel 2000, 209 milioni anziché 240 milioni nel 2021. "Anomalie ricorrenti" sono spuntate, secondo i pm, analizzando le compravendite dei singoli. Come gli scambi "a specchio" che terminano "a somma zero": per esempio, l'acquisto dall'Olympique Marsiglia di Aké per 8 milioni di euro in cambio, alla stessa cifra, del 19enne Tongya. O le operazioni a corrispettivi giudicati "fuori range": un caso è l'acquisto dal Barcellona del ventenne Marques Mendez (ora in prestito al club spagnolo CD Mirande's) per 8,2 milioni di euro, in cambio del brasiliano Matheus Pereira, valutato 8 milioni di euro. Incuriosiscono i pm le trattative perfezionate in prossimità della scadenza contrattuale: su tutte, l'acquisto dal Genoa di Nicolò Rovella (18 milioni) con contestuale cessione ai rossoblù di Portanova  (10 milioni) e di Petrelli (8 milioni). L'ELENCO DELLE PLUSVALENZE
- di Redazione SkySport24

I rapporti Juve-CR7 e quella ‘carta segreta’

La Procura ha poi acceso un faro sui rapporti fra la Juve e Cristiano Ronaldo. Uno degli intercettati si è lasciato sfuggire un commento su una "carta famosa che teoricamente non deve esistere", e la Guardia di Finanza ha ricevuto l'incarico di cercare e recuperare quella che sembra una scrittura privata dove - è l'ipotesi - ci sono dettagli su contratto e retribuzioni arretrate. 
- di Redazione SkySport24

Le intercettazioni

A dipingere il quadro hanno contribuito le intercettazioni telefoniche. Ultimamente la Juventus era una "macchina ingolfata". E non era tutta colpa dell'emergenza sanitaria: "Non è solo il Covid, questo lo sappiamo bene". Il punto, annotano i pm nel decreto di perquisizione, erano "gli investimenti oltre le previsioni di budget", o i costi connessi ad acquisti e stipendi scriteriati", oppure, come ammettevano ai piani alti, "gli ammortamenti e tutta la m**** che sta sotto e non si può dire". La soluzione, secondo gli inquirenti, si rivela nella frase captata dalle Fiamme Gialle: "dovevi fa' le plusvalenze e facevi le plusvalenze".
- di Redazione SkySport24

Cosa rischia la Juventus?

Gli illeciti restano comunque ancora da dimostrare. E' assai difficile, infatti, determinare con criteri oggettivi il reale valore economico di un calciatore, e su questo le difese daranno certamente battaglia. La Juventus è chiamata in causa in qualità di persona giuridica e, sul fronte della giustizia penale, in caso di condanna rischia una forte sanzione pecuniaria. In ambito sportivo c'è il precedente del Chievo, che nel 2018 (per una questione analoga) si vide decurtare tre punti dalla classifica. Anche la Consob potrebbe prendere iniziative se emergessero false comunicazioni ai mercati. PER SAPERNE DI PIU'
- di Redazione SkySport24