Milan-Napoli, Spalletti: "Saremo in 16-17, ma niente alibi. Mario Rui out"

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L'allenatore azzurro presenta la sfida di San Siro: "Non ci sarà nemmeno Mario Rui, ma non penso agli assenti. Saremo in 16-17, numero sufficiente per giocare contro chiunque. Nella vita gli ostacoli vanno superati. Nuovo difensore per il dopo Manolas? Faremo valutazioni, ma ora il mercato è chiuso"

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Le sue sensazioni rispetto a sette giorni fa. La situazione infortunati è migliorata? È preoccupato?

"Ci sono dei momenti, nel calcio così come nella vita, in cui ci si trova davanti a degli ostacoli, a volte più grossi del solito e non si fa in tempo ad aggirarli perché altrimenti

si perderebbe troppo tempo. Per forza dunque bisogna andare a sbatterci contro e picchiarci duro, perché vogliamo dare seguito alla nostra strada, raggiungere i nostri obiettivi. Noi ci confrontiamo con ciò che abbiamo davanti e non ragioniamo su chi non c’è. Ma possiamo vincere con quelli che abbiamo a disposizione e andiamo a giocarla per vincerla"

 

Cosa ha detto ai giocatori per motivarli, fargli capire che questo è un crocevia importante della stagione?

"Non accetto il giochino degli infortuni, di chi manca. In questi momenti qui c’è bisogno di far parlare gli esempi. Servono corse, cuore, coraggio: cose che danno la possibilità di trovare delle soluzioni. Domani abbiamo a disposizione 16-17 giocatori della rosa, numero sufficiente per andare a giocare le gare contro chiunque. Ma è importante che chi giochi mostri il suo valore. Abbiamo il necessario, poi è chiaro che vogliamo essere ambiziosi e questo dipende da noi. Ottenere certe cose qualche volta può non dipendere da noi, visto che possono succedere tante cose. A volta il calcio è così drammatico che un episodio annulla il lavoro di una settimana, ma questo una volta va a favore e una volta contro. Noi dobbiamo onorare questa maglia"

 

La sua presenza a bordocampo può essere d'aiuto in questo momento dove serve coraggio? Dopo la cessione Manolas c’è un difensore in meno numericamente

"La storia di Manolas riguarda il rapporto tra il calciatore e la società, ma è con quelli che ci sono che dobbiamo ambire a vincere la partita. Non parlo di Manolas, sono felice per lui per averlo visto contento alla presentazione di un’altra squadra. Per il resto abbiamo delle necessità, poi noi faremo delle valutazioni, ma ora il mercato è chiuso e penso ora al gruppo che ho a disposizione. La rosa della mia squadra mi piace  in tutti i petali, poi è chiaro che se la rosa la sciupi poi bisogna andare a ricomporla. Per il resto so che ho creato dei problemi ai giocatori facendomi espellere, non ho fatto la cosa giusta e ho penalizzato la squadra in queste due partite; la prima responsabilità di queste due sconfitte è mia, frutto del mio comportamento"

Chi ci sarà e chi invece non ci sarà contro il Milan?

"Mario Rui non è convocato, così come Fabian Ruiz, Insigne, Osimhen e naturalmente Koulibaly"

 

Cosa si aspetta dal Milan?

"Mi aspetto di trovarmi davanti la squadra che ho visto in questi due anni, con un preciso modo di stare in campo, frutto del lavoro di Pioli. Io non voglio mai giocare contro squadre in difficoltà, non abbiamo bisogno di peggiorare gli altri per esibire la nostra forza. Noi domani dobbiamo giocare da squadra forte. Il Vesuvio non deve essere una cartolina ma dobbiamo averlo dentro di noi per fare quello di cui abbiamo bisogno"

 

Insigne ha affermato  che spesso non è stato capito dai tifosi. Lei cosa ne pensa?

"Solo un allenatore che ha perso il senno potrebbe rinunciare a uno con le sue qualità. Lui è un buon capitano di una squadra, mi sembra in linea con la figura che immaginavo da fuori. È  un calciatore che ha cuore, contro l’Empoli voleva giocare dall’inizio, ci sono io poi che commetto un errore e gli chiedo 70 minuti. Nella sua disponibilità io me ne sono un po' approfittato, è una sua qualità esserci e aiutare però io dovevo valutare anche se c'erano le condizioni per poter fare quei 70 minuti come li voleva fare lui. Ci ho messo del mio e ha fatto una figura al di sotto delle sue potenzialità"

 

Buoni numeri nonostante le sconfitte?

"Le partite perse sono la somma di tutti i nostri errori. Non si perde mai per un singolo episodio, ma sempre per l'atteggiamento di tutti. Ultimamente abbiamo perso qualche palla di troppo, l’ultima gara è stata quella dove abbiamo perso più palloni della stagione. Ogni palla sbagliata, persa, ogni contrasto perso può portare a un gol subito"

 

Dopo la sfida di San Siro qualcosa è cambiato. Cosa chiede ora alla sua squadra?

"Io per sentirmi bene con me stesso devo allenare come se fossi per sempre l'allenatore del Napoli, così come i giocatori devono pensare che avranno una sola maglia. Ultimamente abbiamo sbagliato qualcosa, ma abbiamo anche fatto altre cose molto bene. Sugli episodi siamo in credito, sono convintissimo ma non significa che domani ci verrà risarcito. Noi siamo quello che facciamo".