Milan, Gazidis: "Necessario costruire uno stadio nuovo per tornare al top"

IL PROGETTO

L'amministratore delegato rossonero ha parlato dall'Expo di Dubai del progetto del nuovo stadio: "Grazie ai nuovi impianti il calcio in Inghilterra è arrivato a livelli altissimi. In Italia si è rimasti indietro a causa dei mancati investimenti nelle infrastrutture. San Siro è ormai vecchio e di cemento, il nuovo stadio di Milano sarà privato e accessibile ogni giorno, non solo per le partite"

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"Dobbiamo necessariamente costruire uno stadio nuovo". Parole chiarissime quelle dell'amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis. In visita all'Expo di Dubai, il dirigente rossonero ha parlato della necessità di investire nelle infrastrutture sul modello inglese per tornare a competere con i top club europei e si è detto soddisfatto dell'approvazione ottenuta dal progetto del nuovo stadio di Milano: "I nuovi stadi sono accessibili a tutti - ha detto Gazidis -, e la trasformazione degli impianti ha radicalmente cambiato il calcio in Inghilterra, rendendo la Premier una sorta di Super League. Il calcio italiano, invece, è calato perché le società non hanno investito in infrastrutture. Poter costruire un nuovo stadio verde e sostenibile a Milano è qualcosa di straordinario e ed è fondamentale per tornare al top, sia sul campo che fuori. Sono coinvolto da tre anni in prima persona nel progetto dello stadio e finalmente abbiamo ottenuto l'approvazione: sarà totalmente privato".

"Il Milan è il miglior progetto per me, entrare in Champions fondamentale"

Il nuovo impianto e non solo, "perché non stiamo costruendo solo lo stadio di Milano - ha proseguito Gazidis -, ma stiamo anche rivalutando e sviluppando tutta la zona adiacente. San Siro è unico, ma è ormai vecchio e di cemento. Il nuovo stadio, invece, sarà sempre accessibile, 365 giorni l'anno e non solo in quello della partita. Per questo motivo non si tratta solo di calcio". Infine l'ad rossonero ha parlato del suo arrivo al Milan: "Ho avuto l'onore di arrivare qui tre anni fa, quando il club affrontava un brutto periodo. Ma il Milan è un brand globale con milioni di tifosi e non c'era un progetto migliore per me". Chiusura sull'importanza della qualificazione in Champions: "Entrare in Champions League o no fa la differenza dal punto di vista finanziario. Questa cosa può avere un impatto importante sui club, portandoli a prendere decisioni sbagliate. Come ad esempio la Super League? Sì".

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