Juve-Inter, il gol annullato a Danilo è un paradosso del Var
ecco perché ©GettyAl 63’, sul punteggio di 1-0 per la Juventus, l'arbitro Doveri annulla il gol del 2-0 di Danilo: su corner di Kostic, il brasiliano anticipa De Vrij e segna ma il Var vede un tocco di mano. Si tratta di un caso più unico che raro. Ecco perché...
Il gol del possibile 2-0 di Danilo annullato col Var alla Juve è un caso forse più unico che raro, sicuramente paradossale. La regola infatti dice chiaramente che se il giocatore che segna un gol tocca prima il pallone con la mano, anche in maniera del tutto fortuita, il gol deve essere annullato. Non c'è interpretazione, è un dato oggettivo e infatti il Var Di Paolo "notifica" all'arbitro Doveri, senza bisogno di mandarlo a rivedere l'episodio al monitor, l'irregolarità.
Però... c'è un però
La mano di Danilo infatti si trova lì, sulla traiettoria del pallone colpito da Danilo stesso, non per colpa dello juventino ma perché De Vrij l'ha "intrappolata" sotto il suo braccio. Un contrasto, un corpo a corpo in area su calcio d'angolo assolutamente ordinario, che in condizioni appunto "ordinarie" nessuno sottolineerebbe, ma che a questo punto diventa decisivo.
Il dilemma
In teoria infatti - e qui sta il paradosso - l'azione del difensore interista è fallosa perché configura (da regolamento) una trattenuta. Di quelle che avvengono a decine in area di rigore sui calci piazzati, senza che nessuno si sogni di chiedere il rigore, men che meno dalla sala Var. Di Paolo, insomma, almeno astrattamente si è trovato di fronte a un dilemma: ignorare il tocco di mano di un Danilo totalmente incolpevole, venendo meno a una regola oggettiva, o forzare una regola - quella della trattenuta - sulla quale invece la soggettività è molto ampia, e che mai in condizioni "normali" gli avrebbe suggerito un possibile rigore? L'unica cosa certa è che se la Juve non avesse vinto quello dell'Allianz sarebbe stato molto più di un semplice caso di scuola.