Napoli, la festa scudetto è appena cominciata

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Massimo Ugolini

Con il successo in casa della Juventus sono iniziati i festeggiamenti per il terzo titolo del Napoli, anche se manca ancora l'aritmetica. Il gol di Raspadori è arrivato 5 anni dopo quello di Koulibaly nella stessa porta, anche se in questo caso ha il sapore dello scudetto

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Il cross di Elmas è una parabola lunga cinque anni e un giorno dalla testa di Koulibaly nel 2018 al sinistro di Raspadori, nella stessa porta. Il gol scudetto, questa volta,la rete che dà sostanza al sogno. L’aritmetica solo una sbavatura che non può sporcare i festeggiamenti in campo e nel post partita, il delirio dei tifosi in città le scene di esultanza a capodichino, le immagini di Osimhen e Kvaratskhelia sul tetto del pullman che ha impiegato quasi due ore per percorrere trecento metri e sbucare sulla tangenziale dove uno sciame di motorini e automobili ha accompagnato il Napoli fino a Castel Volturno.

 

L’attesa è terminata a Torino, contro i rivali di sempre, nella serata che cancella la delusione di Champions e spazza via gli ultimi riti scaramantici. Napoli canta e torna campione, la notte più bella dell’anno fino ad ora, perché la festa è solo cominciata e durerà a lungo. Hanno vinto tutti questa volta, anche chi ha avuto meno spazio ma si è sempre fatto trovare pronto. Ha vinto finalmente anche Luciano Spalletti, l’unico a non esultare dopo il gol di Raspadori. Forse perché manca ancora l’aritmetica, o forse più semplicemente perché così è troppo bello per essere vero.