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Chiesa (Juve): "Guardo la Champions e rosico. Con Allegri posso battere mio record di gol"

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In una lunga intervista a TuttoSport Federico Chiesa ha parlato del suo momento e di quello della Juventus, ma anche dell'addio di Mancini alla Nazionale e del nuovo corso azzurro con Spalletti in panchina: di seguito le principali dichiarazioni del numero 7 bianconero, reduce da un grande inizio di stagione con 4 gol nelle prime 7 partite

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Federico Chiesa ha iniziato alla grande la stagione del suo riscatto personale, dopo il grave infortunio al ginocchio sinistro del gennaio 2022 e il complicato ritorno alla miglior condizione. "Sto benone. Il processo di recupero dall’infortunio è ormai alle spalle. Ora sono al meglio, sia fisicamente che mentalmente", ha assicurato l'attaccante bianconero, reduce da 4 gol nelle prime 7 giornate, in un'intervista sulle pagine di TuttoSport. Una vena realizzativa dettata dal cambio di ruolo pensato per lui da Allegri: "Credo nella scelta del mister di avanzarmi, sono partito bene - ha proseguito -. C’è chi dice che non vado d’accordo con Allegri? Ma va, io vado d’accordo con tutti. In ritiro è stato il primo a dirmi che mi vedeva molto bene fisicamente e mi sta dando grande fiducia. Voglio migliorare il mio massimo score personale, superando quota 10 gol". Poi ancora: "Allegri mi ha sempre spronato a stare di più dentro la partita, a non abbassare l’attenzione e ora sento di esserci arrivato. Mi sento maturato".

Sul momento della Juve

Il numero 7 bianconero ha poi analizzato il momento della sua Juve: "Veniamo da due anni di fila senza trofei e questo alla società non può far piacere, ma il nostro obiettivo è quello di entrare nella prossima Champions League, come già avevamo fatto lo scorso anno sul campo - ha spiegato -. Poi vediamo dove saremo a marzo: a quel punto capiremo se potremo ambire a qualcosa in più. Da sognatore mi piace sempre alzare la posta in palio...". Chiesa ha parlato anche della difficile situazione extra campo della scorsa stagione: "E’ stato davvero difficile da gestire: puoi anche aspettarti delle sanzioni, ma quando poi vedi nel concreto la classifica cambiare di colpo… Finalmente adesso abbiamo la mente libera per pensare solamente al campo". E sulla Champions ha poi confessato: "Le partite le guardo e rosico pure un po', ma soltanto perché quel palcoscenico l’avevamo meritato...".

Sui nuovi acquisti e sui giovani

L'ex Fiorentina ha poi elogiato i nuovi arrivati e i giovani provenienti dalla Next Gen. "Sul mercato hanno salutato giocatori importanti, di livello internazionale, ma sono arrivate energie giovani con i vari Weah e Cambiaso. E non dimentichiamo i ragazzi promossi dalla Next Gen, come Huijsen, Yildiz o lo stesso Iling: li vedo in allenamento tutti i giorni e hanno davvero un grande futuro davanti. Tra qualche anno sono sicuro che potranno prendere loro le redini della Juventus".

Sui leader del gruppo

Per il momento Chiesa, nonostante sia alla quarta stagione in bianconero, non vuole sentir parlare della fascia di capitano: "Il nostro riferimento adesso è Danilo, che è un grande giocatore e soprattutto un grande leader - ha puntualizzato -. Per ora la fascia è sua e io non ci penso. Lui è il più saggio, poi ci sono elementi d’esperienza come Szczesny e Rabiot". Poi sul rapporto con Vlahovic: "Eravamo già grandi amici a Firenze, fin da quando Dusan era ancora in Primavera, per cui è stato molto bello ritrovarlo qui. E insieme, lì davanti, siamo anche partiti piuttosto bene...".

Sulla Nazionale e Mancini

Infine, il tema Nazionale. A partire dalle dimissioni di Roberto Mancini, oggi ct dell'Arabia Saudita. "Io posso solo ringraziarlo per la grandissima fiducia che ha riposto in me, soprattutto prima dell’Europeo. Le sue decisioni personali, poi, non sono in grado di commentarle. Ho fatto tesoro di tutti i suoi insegnamenti: in particolare, mi ha sempre spronato a maturare per compiere la scelta giusta nei momenti decisivi". E sulla qualificazione al prossimo Europeo non ha dubbi: "Ci credo fortemente. Abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci, dipende solo da noi. Il gruppo ha qualità e un nuovo tecnico preparato come Spalletti, che ha dimostrato il suo valore l’anno passato e non solo".