Inter-Salernitana, Inzaghi: "Scudetto? Non c'è mai la sicurezza nel calcio"
INTEREnnesimo successo dei nerazzurri, che piegano 4-0 la Salernitana a San Siro. Soddisfatto Inzaghi: "Ottimo approccio, la squadra ha acquisito tanta maturità. Era importante vincere prima della Champions". Proprio sull'Atletico Madrid: "Grande squadra e grande allenatore, il mio amico Simeone". E sullo scudetto: "Mancano 14 partite e tre mesi, ci sono ancora Juve e Milan". Intanto Lautaro sul rinnovo: "Siamo sulla strada giusta, ma non c'è fretta"
Ancora una vittoria, la sesta di fila, per una striscia in campionato che recita 18 gare utili consecutive. Non conosce sosta la marcia dell'Inter, che domina a San Siro e batte 4-0 la Salernitana ultima in classifica. Tutto facile per i nerazzurri, avanti 3-0 all'intervallo (gol di Thuram, Lautaro e Dumfries) e in totale controllo nella ripresa fino al poker finale di Arnautovic. Soddisfatto Simone Inzaghi, che ha parlato a Sky al termine del match: "Bravissimi, abbiamo giocato una partita seria. Sapevamo che la Salernitana aveva creato problemi a Napoli, Milan e Juve. Dovevamo approcciare bene e l’abbiamo fatto, ora continuiamo nel nostro lungo percorso. Le scelte di formazione? Ero sereno, la squadra aveva recuperato bene dopo Roma. Ho fatto tre cambi e avrei potuto farne di più, ma tutti mi sembravano recuperati e concentrati". Una nota tattica: "Ci stanno aiutando tanto i nostri braccetti, ma la squadra ha acquisito tanta maturità. Ottima occupazione del campo, riusciamo a restare in equilibrio pur occupando spazi. Siamo contenti di questa partita, era importante alla vigilia di un ottavo di Champions". E sull'esclusione di Frattesi: "È recuperato, ieri ha fatto la prima seduta in gruppo. Ho pensato che per lui fosse meglio aspettare visto che ha anticipato i tempi. Ma è pienamente recuperato per martedì".
"Atletico? Grande squadra e grande allenatore"
Lo stesso Inzaghi preferisce non sbilanciarsi sullo scudetto: "La sicurezza nel calcio non c’è mai. Io da giocatore ho vinto uno scudetto che sembrava perso, i miei compagni di allora lo persero allo stesso modo in precedenza. La strada è ancora lunga. Ora pensiamo alla partita successiva. Dall’anno scorso ragioniamo partita per partita, arrivando in fondo in tutte le competizioni. Mancano 14 partite e tre mesi, continuiamo in questo modo sapendo che ci sono ancora Juve e Milan. Terniamo la concentrazione altissima. Dopo la Supercoppa siamo arrivati giocando ogni 4-5 giorni, ma ora il calendario cambierà diventando molto impegnativo”. E ora testa all’Atletico Madrid: "Grandissima squadra e grandissimo allenatore, il mio amico Simeone. Ho visto le ultime due partite, non perdevano in casa da tantissimo tempo: il risultato non ha rispecchiato la partita. Sono una squadra esperta con qualità, ora abbiamo qualche giorno per prepararla".
approfondimento
L'Inter mette la sesta: Salernitana battuta 4-0
Lautaro: "Rinnovo? Siamo sulla strada giusta"
Gol numero 20 in campionato e 125 in maglia nerazzurra per Lautaro Martinez, che al fischio finale ha parlato a Sky: "Approcciamo tutte le partite allo stesso modo, cerchiamo lo stesso lavoro pressando alto e recuperando palla negli ultimi metri. Alzare la coppa a Riad è stato bellissimo, ora c’è un obiettivo molto importante da raggiungere. Restiamo umili, continuiamo a lavorare come stasera. Scudetto? Abbiamo lavorato molto sulla maturità con Inzaghi, ora abbiamo consapevolezza della nostra forza come gruppo. Adesso c’è l’Atletico Madrid: la Champions è un nostro obiettivo come il campionato. Rinnovo? Siamo sulla strada giusta come dice il direttore Marotta. Mancano i dettagli ma non c’è fretta, perché ho ancora due anni e mezzo di contratto".