Gudmundsson a Sky: "Non sono come Maradona, ma nemmeno così male!"

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Riccardo Re

Riccardo Re

L’attaccante islandese (con la maglietta di Maradona, capirete il perchè!) si racconta a Sky Sport, passeggiando tra i caruggi di Genova, dove ha scelto di vivere. In vista della sfida alla Juventus, squadra a cui ha segnato il suo primo gol in serie A con la maglia rossoblu due anni fa e contro cui si è ripetuto in rete anche nella partita d’andata di quest’anno

Ha raggiunto la doppia cifra di gol per due stagioni consecutive. L’ultimo a esserci riuscito con la maglia del Genoa era stato Diego Milito. Ma Albert Gudmundsson non si vuole fermare. L’islandese, che proprio oggi ritorna tra i convocati in nazionale in vista dei delicatissimi play off per Euro 2024, e che abbiamo incontrato nei vicoli di Genova, in pieno centro, dove ha scelto di vivere. Una chiacchierata tra i carruggi parlando dell’Islanda, dell’Italia, di calcio, di futuro e ovviamente della sfida alla Juventus di domenica (ore 12.30 in diretta su Sky - canali Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW): la squadra a cui ha segnato il suo primo gol in serie A con la maglia del Genoa, due anni fa, e contro cui si è ripetuto in rete anche nella partita d’andata di questo campionato. Ci ha raccontato molte cose, girando per il centro in pieno marzo con una semplice maglietta, con il volto di Maradona in primo piano…

"Tifosi? Sempre molto rispettosi, anche quelli della Samp"

Sei l’unico giocatore del Genoa a vivere nel centro storico, lo sapevi, perché?

“In realtà non lo sapevo di essere l’unico nel centro storico. Qui ci sono molti scooter. Una volta, nel giorno in cui stavamo festeggiando la promozione in serie A, c’è stato un tifoso che si era offerto di riaccompagnarmi in centro, così io sono salito sul motorino dietro di lui, e sono tornato a casa. Penso che vivere nel centro storico, tra i vicoli, ti metta in maggiore connessione con la città, con la cultura italiana".

 

Girare in questa stagione in maglietta non è proprio cultura italiana…

"Per me è proprio come adesso, è un bel giorno, non fa troppo freddo".

 

Perché Maradona sulla maglia?

“Sono un tifoso di calcio, amo questo sport, il calcio è stato il mio primo amore. Non ho mai visto Maradona giocare, non l’ho mai visto con i miei occhi, dal vivo. Ma ho visto alcuni filmati, ed era un giocatore incredibile. Io non sono ai suoi livelli, ma non sono così male…(ride)”.

 

Ti stanno fermando tutti per autografi e foto. Ogni tanto ti disturba?

"Vengo dall’Islanda, e lì si conoscono tutti. Quando si cammina per le strade islandesi, si saluta ogni persona perché o sono tuoi parenti o tuoi amici. Quindi quando cammino nel centro di Genova e le persone mi fermano e mi salutano, non mi infastidisce, anzi, è una cosa molto amichevole e carina. E ti dirò, c’è sempre stato molto rispetto anche da parte dei tifosi della Sampdoria”.

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"Abbiamo una chance contro tutti in Serie A"

Quale giocatore della Juventus invece sceglieresti per metterti sulla maglia?

“Probabilmente Del Piero. Il mio primo gol con la maglia del Genoa è stato proprio contro la Juventus. In casa, due anni fa. Ho avuto belle sensazioni, ovviamente perché noi abbiamo un gran tifo, specialmente in casa. Ed è sempre emozionante segnare per il Genoa. Ho segnato anche nella mia seconda partita contro la Juve, quest’anno, sempre in casa…”

 

Sai che nessun giocatore del Genoa ha segnato alla Juve nelle sue prime tre partite da avversario?

“Mi vuoi mettere pressione (ride, ndr)? Nella nostra situazione dobbiamo ragionare da squadra, e penso che sia molto importante far risultato non tanto segnare. Se riesco a segnare per me è positivo solo per i bonus personali, nient’altro. I buoni risultati che abbiamo ottenuto contro le grandi squadre ci hanno dato fiducia. Ovviamente domenica non sarà semplice far risultato perché giochiamo contro un top club, ma noi entriamo in campo sempre per provare a far risultato e del nostro meglio. Abbiamo capito, come club, come squadra che abbiamo almeno una chance contro tutti in serie A.  

 

All’andata con la Juve avete pareggiato. Hai segnato tu e loro hanno segnato su rigore. Il primo rigorista era sempre stato Vlahovic che era in campo, ma aveva calciato e segnato Chiesa senza nessuna polemica. 

Gudmundsson interrompe ridendo: “So dove vuoi andare a parare…”

 

Lo hai capito perché hanno visto tutti sul dischetto te e Mateo Retegui contendersi gli ultimi due rigori… nelle uniche due volte in cui c’è stato un rigore per il Genoa ed eravate entrambi in campo. Sotto un certo aspetto è bello che abbiate voglia di calciarli senza paura?

"Beh, sì. Al Genoa abbiamo grandi specialisti nel calciare i rigori e sia io che Mateo vorremmo entrambi calciare i rigori. Prima di ogni partita c’è sempre una lista con i rigoristi. E in questo caso il mio nome era quello sulla lista.

 

Primo della lista?

“Primo della lista e direi per tutti i possibili eventuali rigori della partita. Penso fosse chiaro, ovvio. Ma davvero comprendo Mateo, ha una gran voglia di fare bene. Lo dico perché questa è soltanto la verità. Per chi li calcerà in futuro dipende sempre dal mister: è lui che scrive la lista, sua l’ultima decisione. Io ho sbagliato per la prima volta, ma la cosa più importante è che sia riuscito comunque a segnare per il Genoa sulla respinta del portiere. Con quel gol ho raggiunto il record di Diego Milito, l’ultimo calciatore del Genoa ad andare in doppia cifra in due campionati consecutivi. Ed è sempre un piacere quando ti confrontano con un grande giocatore, un fantastico attaccante come era Milito".

 

In Olanda hai giocato con diversi giocatori che hai ritrovato in serie A da avversari. Da Reijnders a Koopmeiners. Pensi che con quest’ultimo ti ci potrai ritrovare in squadra magari proprio alla Juve? 

“Nel calcio non si può mai dire mai. Ovviamente possono succedere moltissime cose. In realtà io non conosco il futuro di Koopmeiners e non so nemmeno quale sarà il mio. Vedremo. Ceramente sarebbe bello giocare di nuovo con Koop perché è un fantastico giocatore". 

"Questo lo chiamate inverno?"

 

Sappiamo anche che a Genova ti trovi benissimo. E’ vero che fai il bagno in mare anche d’inverno?

"Sì, ma non consiglio a nessuno di nuotare qui in porto (ride), ma fare il bagno d’inverno in Liguria è molto bello. Guardate (indica il cielo del Porto Antico, ndr), voi davvero chiamate questo inverno? C’è la luce sui miei occhi. In Islanda non vediamo il sole per sei mesi durante l’inverno. Questo clima per me è come se fosse realmente estate".