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Juventus-Roma, De Rossi: "Con Cristante solo una piccola lite, tutto ingigantito"

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L'allenatore sulla presunta lite con Cristante: "Abbiamo discusso in campo per dieci secondi, senza far volare parole grosse. Mai litigato con Mancini o la CEO Lina Souloukou". Sul mercato: "È andato nella direzione che volevo io, Koné quello che ci serviva. Se continueremo a lavorare come fatto in questo mercato, non vedo problemi per pensare a lottare per lo scudetto in futuro" Match live domenica alle 20.45 su Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW

JUVENTUS-ROMA LIVE

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Un punto nelle prime due partite, gli ultimi giorni di mercato infuocati dall'affare Dybala, rimasto giallorosso, e un super big match in arrivo contro la Juventus di Thiago Motta ("De Rossi è un amico" ha detto in conferenza). Daniele De Rossi, tra campo e mercato, ha presentato così la sfida alla vigilia. La partita è live domenica 1 settembre alle 20.45 su Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW. Ampio pre e post partita dalle ore 20

Si è parlato di problemi tra lei e Cristante, ma anche con Mancini e la CEO Lina Souloukou. Quanto c'è di vero?

"L'unica cosa vera è la discussione con Cristante. Abbiamo discusso in campo per pochissimo, senza far volare parole grosse. È stata una discussione normalissima, per una cosa di allenamento, per forse dieci secondi e a venti metri di distanza. Ne ho viste centinaia di peggio. Il giorno dopo ci siamo abbracciati. Ho letto di mani addosso e di una mezza rissa, ed è una cosa grave, proprio perché era una cosa vera ed è stata ingigantita. Ora mi toccherà querelare. È una cosa che non va bene. Ho letto di aver litigato con Lina Souloukou prima e dopo l'Empoli, ma prima e dopo quella partita non l'ho neanche vista. Con Mancini non è mai successo nulla. Su queste cose non ho difesa".

Qual è il bilancio del mercato? Il suo giudizio su Saelemaekers e Koné. E saranno convocati?

"Salvo problemi dell'ultima ora saranno tutti convocati, poi valuteremo i minutaggi recenti. Il bilancio è positivo, sono contento del mercato. Metteremo mano alla difesa, ma sicuramente abbiamo alzato il livello di qualità della squadra. Per Koné e Saelemaekers sono contentissimo, mi piacciono entrambi come caratteristiche. Uno come Koné ci mancava, era quello di cui avevamo bisogno e che avevo chiesto più e più volte. Siamo un po' corti in difesa ma è successo qualcosa di imprevedibile" (la non idoneità di Danso alle visite, ndr).

Che Juventus si aspetta? Come la si affronta?

"Thiago è un amico. Non uno di quelli che senti quotidianamente ma che abbracci sempre volentieri. Uno di quelli che quando ottiene risultati sei felice. Sta dimostrando che è un grande allenatore, ha un tocco magico. Ci sono allenatori che hanno qualcosa di speciale e lui lo ha. Si sta godendo i frutti del suo lavoro. Sarà una partita difficilissima, hanno fatto un bel mercato. Con lui non ci si rilassa mai, Thiago Motta può sempre sorprenderti".

Un suo giudizio complessivo sul mercato? E Abdulhamid come l'ha visto?

"Il mercato è andato nella direzione che volevo io, sono stato supportato in quello che avevo chiesto. Paradossalmente penso che abbiamo fatto un mercato migliore anche dell'Inter, che chiaramente è più forte di noi perché parte da un livello più alto. L'idea - in un paio di mercati - è fare come loro, aggiungere ogni volta qualche piccolo pezzo. Se noi continueremo a lavorare come fatto in questo mercato, non vedo problemi per pensare a lottare per lo scudetto in futuro. Non è certamente una cosa che arriva in pochi mesi, ma la direzione è giusta. I patti sono stati rispettati. C'è stata grande collaborazione. Abdulhamid l'ho visto un po' poco, ha le caratteristiche che cerco, dobbiamo lavorarci tanto dal punto di vista tattico e un po' da quello tecnico. Ha il motore, va veramente veloce".

Ha provato la difesa a tre? L'aveva pensata soprattutto con Danso in rosa? E cosa dice sulla partenza di Bove?

"Noi costruiamo sempre a tre, e sicuramente Danso me l'ero immaginato. Ne avevo parlato anche con lui. Sicuramente a tre si può fare, in tanti ormai attaccano con cinque giocatori. In quel caso o sei bravo a scivolare con la difesa a quattro, oppure giochi a tre e quindi a cinque più statica. Dipende anche molto dagli interpreti. Un allenatore deve gestire il mercato anche in base alle sue idee tattiche e modificarle quando serve. Bove? Mi dispiace che sia andato via, ma sicuramente io non l'ho bloccato. Sono stato chiaro con tutti i centrocampisti, dicendogli che avrei voluto inserirne un paio nel reparto e che ci sarebbe stato meno spazio. Con me ha avuto meno minuti, e lo capisco, ma non potevo garantirgli lo spazio che, giustamente, chiedeva. Dispiace sempre, ma devo fare delle scelte. Spero resti l'affetto, un discorso che vale per lui come per Dybala qualche giorno fa. Se avessi voluto restare l'idolo intoccabile della Roma non mi sarei rimesso in gioco da allenatore". 

Quanto è stato complicato gestire il mercato in agosto come, per esempio, col possibile addio di Dybala o il dietrofront Danso?

"E' stato complicato. Di Francesco ieri ha ribadito quello che diciamo tutti, che non sia giusto giocare col mercato aperto. In realtà, penso che avremmo comunque potuto vincere le prime due partite. Ma siamo tutti sulla stessa barca. Per me è una follia, ma si poteva far meglio. Gestire in corsa le possibili partenze? Sono situazioni che capitano a tutti gli allenatori".

Se la Juve è stata costruita per vincere, la Roma è stata costruita per…

"Per migliorare quanto fatto l'anno scorso, per arrivare un po più su. E la direzione è stata rispettata, il che non vuol dire per forza arrivare quarti. Arrivare sopra tutte le altre big non è un obbligo. L'obbligo è andare in una certa direzione. Oggi ammiriamo l'Atalanta, ma loro hanno iniziato otto anni fa, ottenendo sempre risultati migliori. E ora sono costantemente nelle stesse posizioni, un po' come noi una decina d'anni fa".