Gudmundsson dopo Fiorentina-Lazio: "Il mio esordio non poteva andare meglio"
fiorentinaDebutto da 45 minuti e subito due gol, su rigore, per firmare la rimonta e la prima vittoria della Fiorentina. È stato un esordio show per Gudmundsson: "Non poteva andare meglio - ha detto nel post-partita -. Ho lavorato tanto per essere pronto". Palladino: "Successo dedicato a Commisso e ai tifosi"
Un impatto straordinario. È stato un esordio perfetto quello di Albert Gudmundsson, alla prima in maglia viola dopo il trasferimento estivo dal Genoa. L'islandese è entrato all'inizio del secondo tempo, con i suoi sotto di un gol e dopo appena 4 minuti ha subito dato la prima svolta alla partita: rigore guadagnato per un fallo in ritardo di Guendouzi e trasformazione perfetta, a spiazzare Provedel. Stesso esito sul secondo penalty, calciato con personalità al 90' e nonostante anche le pressioni di Kean, anche lui desideroso di calciarlo. "Non poteva andare meglio il mio esordio in casa, non è stata una gara facile ma finalmente abbiamo portato a casa la vittoria - ha raccontato Gudmundsson a Dazn dopo il triplice fischio -. Mentalmente ero pronto, fisicamente ho lavorato tanto nelle ultime due settimane per riallinearmi ai miei compagni". Il giocatore attualmente è impegnato in un processo in Islanda, dove è indagato per ‘cattiva condotta sessuale’ nei confronti di una ragazza. L'episodio risalirebbe all’estate del 2023 a Reykjavik, mentre la prima sentenza è prevista entro questo ottobre. In caso di ricorso la sentenza definitiva non arriverà prima di giugno 2025. Sulla vicenda inizialmente era stata chiesta l’archiviazione del caso senza andare a processo, ma successivamente il contenzioso è stato riaperto su ricorso dell’accusa.
Palladino: "Dedico la vittoria ai tifosi e a Commisso"
Festeggia nel post gara anche Palladino, alla prima vittoria in A sulla panchina viola: "Quello che è successo oggi è bellissimo - ha raccontato -. Cercavamo questa vittoria da tanto tempo. Anche nel primo tempo avevamo avuto l'occasione per andare in vantaggio con Colpani e sembrava quasi maledetta, poi siamo andati sotto col calcio piazzato. Oggi ho capito che all'interno del gruppo ci sono grandi uomini, perché andare sotto e ribaltare questa partita contro questa Lazio che ha fatto una buonissima gara non era facile. Nel secondo tempo abbiamo cambiato anche sistema di gioco, chi è entrato lo ha fatto con lo spirito di cambiare la partita e sono stati bravi. Abbiamo messo in difficoltà la Lazio e credo meritatamente l'abbiamo ribaltata". L'allenatore ha spiegato poi cos'è cambiato dopo l'intervallo: "Eravamo timorosi nella proposta nel primo tempo, la cosa che ho detto alla squadra è che non voglio mai vedere giocatori timorosi, ma gente con coraggio perché al calcio si gioca per far male agli avversari e non per subire. Eravamo una via di mezzo, volevamo giocare ma eravamo un po' timorosi, e questo non deve succedere. È compito mio migliorare questo aspetto. Nella ripresa siamo andati più coraggiosi in avanti, abbiamo giocato meglio tecnicamente e non a caso poi riesci a ribaltare le partite. Sono felice perché ci mancava questa vittoria e la voglio dedicare al nostro presidente Commisso, perché è stato con noi tutta la settimana, e ai nostri tifosi che oggi sono stati incredibili dal primo all'ultimo minuto e sono la nostra forza. Di solito a fine gara non parlo perché preferisco farlo a mente fredda, ma noi la cercavamo questa vittoria. C'era un po' di amarezza nelle ultime partite, ma questo è un gruppo competitivo, vuole vincere le partite e ci prova. Poi è normale che non sempre ci riesce. Ma il fatto di avere un mercato strano e una squadra al completo solo da 15 giorni è un aspetto da considerare. Stiamo crescendo sia individualmente che da squadra e questa partita ci servirà da lezione. Sono sicuro che arriveranno risultati importanti". E su Gudmundsson: "Lo aspettavamo a braccia aperte perché sappiamo che è un campione - ha concluso -, un giocatore di personalità, vede calcio, grande talento. È entrato in un momento della partita in cui gli spazi erano un po' più aperti e lo abbiamo messo in condizione di far bene, ma io aspetto tutti, anche chi è rimasto in panchina perché lavorano duramente. Dobbiamo diventare forti singolarmente e squadra solida, con più coraggio nel gioco".