La Juventus di Thiago Motta si difende con la palla e attacca senza

“Dal primo minuto sono stati meglio di noi”. Sulla partita contro lo Stoccarda c’è poca da aggiungere, la dichiarazione di Thiago Motta nel post gara rappresenta la giusta sintesi. Meglio fare un’analisi più completa delle prime undici partite stagionali della Juventus per capire pregi e difetti prima della partita di domenica contro l’Inter. Per farlo ci affidiamo ancora alle parole di Thiago Motta, come sempre estremamente lucido al termine dei 90 minuti: “Per giocare bene la fase offensiva, dobbiamo fare molto meglio nella fase difensiva. Se lasci il controllo alla squadra avversaria, quando recuperi la palla non sei in condizione di poter attaccare al meglio… La squadra deve difendersi bene per poter recuperare la palla e utilizzarla al meglio”. Ecco, la Juventus a oggi è stata pericolosa soprattutto nelle ripartenze. Estremizzando, la squadra di Thiago Motta si difende con la palla e attacca senza. Non è un paradosso. Sono i numeri a confermare che in generale, nel calcio di oggi, c’è una grossa differenza di pericolosità e produttività tra un’azione veloce nata da un recupero palla, rispetto a un’azione manovrata. Una transizione su quattro mediamente porta a una rete oppure ad un’alta probabilità di realizzarla. Invece, un’azione manovrata, nell’85% dei casi è inconcludente. Dei 17 gol segnati solo 4 sono arrivati da un’azione prolungata: l’autogol contro la Lazio; il secondo gol contro il Como; la seconda e la terza rete contro il Genoa. Dei restanti 13, 3 sono arrivati su rigore, e due di questi sono stati fondamentali contro Cagliari e Genoa per sbloccare la partita. Ecco l’altro problema: prima dell’autogol di Gila, la Juve non sbloccava su azione una partita in campionato dalla seconda giornata contro il Verona. Sono 10 quindi i gol segnati da un recupero palla. Pressioni e soprattutto riaggressioni ben fatte. La Juve è la miglior squadra per riaggressioni nel nostro campionato. Ecco perché Thiago Motta ha sottolineato la pessima fase difensiva contro lo Stoccarda per spiegare le difficoltà offensive: solo 0.20 Expected Goals prodotti, il più basso dato stagionale. La Juve sin qui si è dimostrata abile nell’attaccare gli spazi, molto meno nel crearli. Grosse le difficoltà contro squadre chiuse, con una linea bassa. Problemi che riscontrano quasi tutte le squadre, le soluzioni per risolverli deve provare a trovarle Thiago Motta con un gruppo giovane e non abituato a giocare così tanto con il pallone tra i piedi e nell’ultimo terzo di campo avversario. L’ex allenatore del Bologna lascia molto spazio all’interpretazione dei momenti della gara ai suoi ragazzi: all’interno di principi condivisi, i calciatori hanno libertà di muoversi e di scegliere. Poche le giocate codificate. Non è un caso che il calciatore migliore nell’interpretazione delle varie situazioni sia Cambiaso, suo ex calciatore a Bologna. Un’altra soluzione molto efficace per sbloccare partite chiuse sono le palle inattive. Un’arma inutilizzata. Da pregio a difetto. Nelle ultime stagioni la Juventus da fermo è stata una delle squadre migliori d’Europa. 24-25: 0 gol da palla inattiva, 20ª in Serie A 23-24: 16 gol da palla inattiva, 1ª 24-25: 0.19 xG da palla inattiva, 17ª 23-24: 0.47 xG da palla inattiva, 1ª 24-25: 2.50 tiri da palla inattiva, 15ª 23-24: 3.87 tiri da palla inattiva, 3ª Per ora la cosa migliore che la Juventus fa con il pallone è difendersi. 196 sequenze di 10 o più passaggi, record nei top 5 campionati condiviso con il Real Madrid. Meglio di PSG, Bayern Monaco e Manchester City. 1ª per possesso palla in A, 1ª in Europa, insieme al PSG, per % di passaggi completati . Un possesso paziente che porta la squadra a spostarsi con un blocco unico molto efficace. È questo che si attiva e va a recuperare palla una volta persa. Non a caso, per la prima volta nella sua storia, la Juventus ha subìto solo un gol nelle prime 8 giornate di campionato. Quindi, domenica dovrete concentrarvi sulla fase difensiva della Juve per capire poi se sarà stata pericolosa oppure no.

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