Costacurta: "Perché Buongiorno è l'erede di Chiellini. E può diventare più forte di me"

Sì, l’ho detto. E lo ribadisco: per me Alessandro Buongiorno è il successore di Giorgio Chiellini. Tra poco vi spiego perché ne sono convinto, ma prima voglio fare una piccola premessa. Sto notando che l’importanza di un difensore centrale all’interno di una squadra è spesso troppo sottovalutata. Tanti club preferiscono investire in altre posizioni, considerate più ‘importanti’. Ok, il portiere è fondamentale e un grande bomber serve sempre, ma senza difensori centrali buoni non si vince mai niente. E per fare un esempio non occorre andare troppo lontano. Basta pensare proprio al Napoli di Buongiorno, che un anno fa non aveva sostituito adeguatamente Kim e ha poi vissuto una stagione molto complicata. Con Buongiorno, invece, ha ritrovato solidità e vittorie. Fatta questa premessa, credo sia giusto iniziare a parlare partendo da Giorgio Chiellini. E che dire… per me Giorgio è stato uno dei 2-3 difensori più forti al mondo per circa venti anni. Nella sua carriera ha dato lustro alla figura del difensore centrale arcigno, rude e duro, riuscendo però allo stesso tempo a essere sempre corretto. A Euro 2020 ha guidato la Nazionale alla vittoria con sua leadership, le sue letture e i suoi interventi decisivi. Tutte qualità che io oggi rivedo in Buongiorno. Come Giorgio, anche Alessandro ha quelle che secondo me sono le caratteristiche principali di un ‘grande difensore’: attenzione, concentrazione totale per tutti i 90 minuti, senso della posizione, buona lettura di gioco e capacità di capire i momenti. Qui è giusto fare una precisazione. Tante volte un difensore aggressivo viene subito esaltato e definito ‘fortissimo’. Niente di più sbagliato, perché non basta essere aggressivi per essere grandi difensori o centrali d’élite. Per diventarlo, si deve capire quando essere aggressivi e quando no. Ogni tanto bisogna marcare, ogni tanto bisogna studiare la situazione. Non si può essere sempre aggressivi. E proprio in questo Buongiorno sta dimostrando una grande crescita. Da quando è al Napoli con Conte mi sembra abbia imparato a leggere molto meglio i momenti e le sue ultime due partite a San Siro lo dimostrano. Quando deve essere aggressivo, lo è. Fa il fallo al momento giusto ma senza prendere ammonizioni stupide. In altre occasioni invece lascia che il centravanti prenda la palla e copre. Sta imparando a essere meno marcatore e ad agire più come il vecchio libero. E in questo Chiellini era bravissimo. Per tanti era solo uno aggressivo, ma invece era un difensore abilissimo nel leggere le situazioni e nel capire i momenti della gara. Un altro aspetto importantissimo in cui si assomigliano è la leadership. Ne ho accennato parlando di Giorgio agli Europei, ma su un giocatore che è stato capitano della Nazionale e della Juventus c’è poco da aggiungere. Voglio soffermarmi invece su Buongiorno. Io credo che se ti danno la fascia di capitano del Torino quando hai poco più di 20 anni, significa che sei un leader naturale. Al Toro era veramente straordinario nel modo in cui guidava la difesa e tutta la squadra. A Napoli non ha la fascia, ma questo non significa che non sia un leader. Per me un leader è tale sia con i compagni che con gli avversari. A me piace quando uno fa un fallo e poi tira su l’avversario. Secondo me quella è leadership. Un leader è un giusto e Alessandro sta andando proprio in quella direzione. Del modo di giocare di Buongiorno mi colpisce anche la sua grande capacità di lettura del gioco. Sa giocare con una difesa tre ma anche con a quattro, sa giocare con la linea bassa ma anche alta. Sa quando scappare avanti e quando invece deve scappare indietro. E anche in questo Chiellini era un maestro. Se invece dovessi trovare un ‘difetto’ comune a Buongiorno e Chiellini, direi che entrambi a livello tecnico non sono straordinari. Nessuno dei due ha la capacità palla al piede o di lancio che hanno Bastoni o Calafiori, per restare su giocatori attuali. Però anche sotto l’aspetto tecnico Buongiorno sta migliorando moltissimo e, se riesce ad aggiungere anche questo, diventerà davvero un difensore d’élite. Ma per me già oggi Buongiorno è uno dei due difensori più affidabili del calcio italiano. Non è ancora al livello di Chiellini, ma anche Giorgio alla sua età aveva ancora grandi margini di miglioramento, come poi ha dimostrato. E quindi anche Alessandro può ancora migliorare moltissimo. Ma è normale che sia così, sono pochi i centrali che a 23/25 anni hanno già raggiunto il loro apice. Il Chiellini di 30 anni era molto più forte del Chiellini di 23. Se penso al Chiellini di inizio carriera, ricordo che lo vedevo solamente come un ragazzo garbato e intelligente. I primi 2-3 anni mi sembrava un pochino troppo rude, tra l’altro all’inizio giocava anche più terzino che centrale. E invece poi è diventato uno dei più forti. Ammetto che ho sottovalutato il fatto che un ragazzo intelligente potesse migliorare così tanto. Buongiorno ha quindi tutto il tempo di raggiungere un livello ancora più alto. E a proposito di tempo… a me piace sempre guardare anche al futuro e seguire quindi i giovani talenti che possono diventare i campioni di domani. Se dovessi indicare chi sarà il prossimo ‘nuovo Chiellini’ , mi viene in mente Giovanni Leoni del Parma. Ha esordito in Serie A proprio nella scorsa giornata di campionato e ha tutto per diventare un grande difensore. Ma non voglio mettergli troppe pressioni, ha tutta una carriera davanti per fare bene. Torniamo allora al presente e a Buongiorno e Chiellini. Anzi, parliamo di un ipotetico presente… un presente in cui io, Giorgio e Alessandro siamo tutti insieme in Nazionale. Difesa a quattro: due di noi partono titolari e uno dalla panchina. Chi? Non me ne volere Ale, ma per ora resti fuori tu. Ma sono sicuro che, se continuerai a crescere e a migliorare come hai fatto nelle ultime stagioni, tra due annetti potresti togliermi il posto.