Serie A, le pagelle ragionate della 19esima giornata

Nella giornata monca, priva delle Big impegnate nella Supercoppa Italiana, spicca il Napoli, che domina a Firenze e scappa in classifica. Atalanta e Inter recupereranno rispettivamente tra 8 e 9 giorni, ma intanto CONTE se ne sta in vetta da solo. L’ascensore lo chiama NERES, ormai titolare indiscutibile, e ancora di più nel giorno in cui marcano visita sia Kvaratskhelia che Politano. Il brasiliano indirizza la partita con uno slalom prolungato e una conclusione prepotente col piede debole. Ma le sue iniziative sono continue e funzionali: VOTO 8. Da segnalare anche la bella prova di SPINAZZOLA, più alto a sinistra . E la capacità di fare sponde di LUKAKU, non più esplosivo come un tempo, ma sempre funzionale. E quando la Fiorentina reagisce, MERET fa abbondantemente la sua parte con tre parate decisive. Lotta salvezza In una giornata dove tiene banco la lotta per la salvezza, ci sono 4 pareggi su 5 scontri diretti e addirittura tre 0-0… Un andamento che rende pesantissima la vittoria a Monza del Cagliari, e che condanna la squadra di Galliani a una situazione quasi disperata. NICOLA, allergico alla retrocessione, merita 7: ruba punti a tutti. ZORTEA, ex terzino destro, ora ala, segna col sinistro un gol alla Del Piero: 7 a lui e anche al suo modello. Ma ancora più prezioso è il gol vittoria di PICCOLI, che pesa come un 8 in pagella. Verona-Udinese, Lecce-Genoa e Torino-Parma, sono contrassegnate dalla prudenza. Il Verona rischia di perdere dopo l’espulsione di SERDAR che era stato il migliore: MONTIPÒ mette la toppa in tre occasioni, giocando la sua miglior partita della stagione. Nel Lecce, KRSTOVIC colpisce un palo con un bel tiro a giro, mentre THORSBY, del Genoa, non colpisce nemmeno la traversa. Eppure era a mezzo metro dalla riga di porta; voto 4. Poi c’è la sfida tra CHE ADAMS e SUZUKI . L’attaccante del Toro ci prova di testa e in mezza girata, concludendo anche molto angolato. Il portiere del Parma, che tra i pali è forte, devia tutto. Anche il tiro di Linetty al 94’. Qualcosa di più avevano fatto Venezia ed Empoli, ma Di Francesco non vince nemmeno quando va sopra dopo 5 minuti. POHJANPALO segna un gol ma ne manca altri. Allora l’Empoli costruisce il pareggio coi talenti . E se alla fine non vince è solo per colpa di STANKOVIC, che para tutto . Anche se non conosce il significato di clean sheet. Pagelle 'capitali' CLAUDIO RANIERI prende 8 virgola 5. Perché 5 su 5 sono i derby di Roma che ha vinto. Stavolta parte con 15 punti in meno in classifica, eppure vince pure questo. Per mestiere. E per istinto, che lo spinge a puntare su LORENZO PELLEGRINI, l’uomo più discusso della stagione giallorossa. Lollo è il titolare che nessuno si aspetta. Invece gioca e sblocca la partita dopo 11 minuti. Il suo gol, con la pressione della tifoseria che quest’anno non gli ha perdonato nulla, è frutto di tecnica ma soprattutto di personalità: voto 7,5. Protagonista anche SAELEMAEKERS autore delle discese sulla fascia che decidono la partita. Prima assist e poi autografo personale. Ma non conta solo chi decide, bisogna sottolineare anche chi mette le premesse per arrivare al bersaglio. Nel primo tempo DOVBYK pulisce ogni pallone gli capiti alla portata. E permette le due ripartenze con cui la Roma apre e chiude la partita in 18 minuti. Nel tabellino marcatori non appare. Ma tra i protagonisti lo trovi di sicuro. Scompare nel secondo tempo, con la Roma asserragliata in difesa. Ma la prima parte è da centravanti di livello. Fisico e sostanza, voto 7.

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Stefano De Grandis