Le pagelle ragionate della ventunesima giornata di Serie A

La vendetta del CONTE arriva al momento giusto. C’era da riscattare lo 0-3 dell’andata con l’Atalanta e il calendario asimmetrico ha riproposto la rivincita prestissimo. Pure troppo, secondo l’allenatore del Napoli, che dopo lo 0-3 aveva liquidato la stori come una vicenda normale tra una squadra appena nata e un’altra che aveva vinto Europa League. Ora però assicura che il Napoli sia fortemente migliorato. Da scudetto? Lui non lo ammette, ma MERITA lo stesso 8. Perché ribalta in trasferta una concorrente, e azzera la figuraccia dell’andata. Adesso la squadra gioca a sua immagine e somiglianza. ANGUISSA ha la voglia di inserirsi del Conte giocatore. Mette il fisico e l’ispirazione. Più due assist. A lanciare Zambo, in occasione dell’1-2 di MCTOMINAY era stato NERES che già in precedenza si era inventato l’azione – spunto e cross – per caricare il sinistro di Politano. Una festa. E 7 ANCHE PER POLITANO. L’Atalanta era andata sopra grazie al miglior centravanti della serie A in area di rigore. Là dentro, RETEGUI si gira e piazza un gran sinistro sotto la traversa . E poi continua a giocare bene fino alla sostituzione per esaurimento energie. A steccare è SCALVINI, che non segue Politano quando taglia verso il centro per segnare il suo gol, e poi si fa maltrattare da LUKAKU per la testata che decide la partita. Per GASP primato d’amarezza alla pari di CONCEICAO, che però al contrario di Gasperini se la gioca solo nel primo tempo. Nella ripresa il Milan viene dominato dalla Juve , e non propone né gioco né equilibrio. Non si salva nessuno, i terzini difendono da 4 – anche se THEO sa spingere ed EMERSON ROYAL nemmeno quello – mentre TOMORI marca così male WEAH sul 2-0, che la Juve può pensare di acquistarlo solo per riconoscenza. La Juve, appunto, vince con le sue ali. Con WEAH che prende il posto dell’infortunato YILDIZ e infila nella partita velocità e iniziative. E con MBANGULA, che era stato il più intraprendente fin dall’inizio. Non a caso attualmente è il preferito di THIAGO MOTTA , e diventa il migliore in campo sbloccando la partita . Nella Roma, RANIERI ha restituito a DYBALA la bacchetta magica. Estro e intuizioni per spaccare la partita. Compreso l’assist per il gol più pesante che è quello di EL SHAARAWY . Il terzo protagonista in campo è SAELEMAEKERS, che non sbaglia mai partita e che propone il cross da cui nasce il primo vantaggio. Male che va, è questo il caso, SI BECCA UN 6,5. Del Genoa giusto citare MASINI: gioca grazie alla squalifica di Badelj, e si applica in regia. Rischiò di smettere per un infortunio di cui conserva una visibile cicatrice su una coscia. Ma non ha mollato, fino a meritarsi l’esordio con gol: VOTO 7. La Fiorentina non vince nemmeno con un giocatore in più. A dispetto del regalo di DEMBELE’ – VOTO OBBLIGATORIO 4 – che già ammonito, con una inutile cintura a centrocampo, permette ai viola di giocare in superiorità numerica per oltre un’ora. Ma non basta. Si salva KEAN, che tocca quota 12 gol, cerca anche la doppietta, e alla fine MERITA un 7. Gli altri fanno acqua. VANOLI invece aggiusta il Toro con NJIE e GINEITIS, i due in campo a metà ripresa. NIJE ci mette estro e agilità e il pari lo sfiora con un diagonale ; GINEITIS invece lo segna sfruttando la dormita di COMUZZO e ADLI in uscita dalla difesa , per rubare palla e fissare il risultato. Per la salvezza, due partite caldissime. A Cagliari, il Lecce chiude in vantaggio il primo tempo, giocando bene, con BASCHIROTTO/JEAN coppia di centrali, che difendono attenti e rischiano pochissimo. Ma GIAMPAOLO ha idee diverse. O forse non ha gradito qualche movimento. Fatto sta che esce l’autore del gol, l’ala destra PIEROTTI , DORGU avanza al suo posto, e il centrale difensivo JEAN, passa a sinistra, con BONIFAZI centrale… Il Lecce prende quattro gol, con questa sintesi: BONIFAZI 4, non la prende mai, JEAN cala, 5, Il Lecce non attacca, DORGU 5. E GIAMPAOLO giustamente, 4 PER LA PENSATA. In più REBIC, entrato al 63’, dieci minuti dopo passeggia su un braccio di MINA, che certo in campo non è un simpaticone. La goleada dipende anche dal VOTO DI REBIC, che DIVENTA UN 3. Chiaro che ci siano anche i meriti del CAGLIARI di NICOLA . Che fa entrare GAETANO al primo gol stagionale. E apprezza la grande reazione dei suoi: eccellenti col solito ZORTEA , con AUGELLO e con DEIOLA, un altro mandato in campo a raddrizzare la partita. 7 ANCHE PER LORO. Meno spettacolare il confronto tra Parma e Venezia, un gol a testa su calcio di rigore. Passa prima il Venezia, che poi regala un rigore con CANDELA, ERRORE DA 3. Con la partita che cambia e permette al Parma di fare di più. Attacca, e si ferma solo davanti al miglior portiere esordiente della serie A. FILIP STANKOVIC, figlio di Dejan, VOTO 7,5. GIGOT l’indisciplinato, un cartellino anche stavolta ha il merito di indirizzare subito la Lazio verso una partita in discesa. Temeva, la squadra di Baroni, reduce da due sconfitte, due pareggi e una sola vittoria nelle precedenti 5 partite, di dover scalare una montagna. Ma lo stacco prepotente di GIGOT due minuti più di uno skilift, e come voto ALMENO UN 7. Il resto della gloria se lo prendono DIA e ZACCAGNI, che si scambiano il ruolo nelle altre due reti: UN GOL, UN ASSIST e UN 7,5 A TESTA. Chiude l’Inter, che deve rispondere al Napoli capolista. Fatica un po’ in effetti. Ma adesso ha di nuovo LAUTARO, Che ci prova in rovesciata, poi prende un palo, e finalmente nel secondo tempo infila all’incrocio . L’Inter c’è, soprattutto grazie a lui e a DUMFRIES, sempre più attaccante di scorta. Il distacco resta di tre punti, ma quando rientrerà CALHANOGLU, Inzaghi si sentirà meno lontano. Perché l’Inter con tutti i titolari – vedi dopo l’ingresso di MKHITARYAN e THURAM – diventa un’altra storia. Diversamente bella. Ma destinata a un confronto a lungo termine con quella napoletana

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