De Silvestri: "Il nostro segreto è il gruppo. Per confermarci servono serietà e follia"

Lo scorso 23 maggio ha festeggiato 37 anni ma Lorenzo De Silvestri non ha alcuna intenzione di smettere di giocare. "La mente è sempre quella di un ragazzino", ci spiega all'inizio della sua sesta stagione al Bologna, squadra di cui è capitano e simbolo. Appena due giorni fa, il 23 luglio, è nata sua figlia Lea, una gioia immensa e "un motivazione in più in vista della prossima stagione". È appena nata tua figlia Lea, cosa provi in questo momento? “Una felicità immensa, mia e di mia moglie. Siamo super contenti, mia moglie è stata meravigliosa, stanno bene entrambe. Ora ho una spinta e una motivazione in più per questa stagione”. Sei subito tornato in ritiro a lavorare, questo dimostra quello che sei: un leader e un esempio per i tuoi compagni e un simbolo per questa squadra “Ci tenevo a essere presente al parto, è stata un’emozione incredibile stare vicino a mia moglie. Poi lei mi ha dato il via libera e sono tornato qui. Mancano due giorni e mezzo di ritiro, ci tenevo a finirlo bene e a festeggiare con la squadra”. Tra i nuovi arrivati ci sono anche due giocatori che conosciamo già bene: Immobile e Bernardeschi. Come si sono inseriti nel gruppo? “Questo è un gruppo che sa stare bene con il gruppo, ce ne inventiamo di ogni per stare fuori insieme. Ciro e Federico si sono presentati benissimo, conoscono il campionato, conoscono tanti di noi e in un attimo si sono inseriti benissimo. In campo li conosciamo benissimo e ci daranno una grande mano. È arrivato anche Vitik, è un ragazzo che si sta integrando benissimo, anche perché qui si parla moltissimo inglese. Stiamo bene tutti insieme”. Quest’anno vi aspettano tutti, come si fa ad alzare ancora di più l’asticella? “Sono due stagioni che stiamo lavorando molto molto bene e raccogliendo i risultati. Noi dobbiamo stare molto calmi e tranquilli, fare quello che sappiamo fare e comportarci come ci siamo comportati fino a oggi. Qui tutti sono protagonisti e importanti, nel vero senso della parola, non è un modo di dire. Dobbiamo fare le cose in maniera seria, come è giusto che sia, però anche con un pizzico di follia e divertimento, che è quello che ci ha contraddistinto nella scorsa stagione”. Ti sorprende ancora l’affetto dei bolognesi per questa squadra? Sembra siano tutti qui in ritiro con voi… “Sì, sembra di essere ancora a Roma dopo la finale. C’è una marea di persone che è venuta a vedere i nostri allenamenti e a sostenerci. Questo è merito dei risultati ma secondo me hanno anche capito quali sono i valori umani di questo gruppo. Possiamo perdere o vincere, avere dei momenti di difficoltà… ma questo gruppo ha valori sani e giusti. I valori dello sport. E poi è normale raccogliere questo tipo di risultati”. Se continui vuol dire che stai bene e che vuoi giocare, giusto? “Sì, sto bene fisicamente e dal punto di vista psicologico. Con la società c’è un rapporto meraviglioso, ogni stagione parliamo e capiamo come è la situazione. Adesso sto bene e farò questa nuova stagione, poi vedremo. La mente è sempre quella di un ragazzino”. Si parla molto di Dan Ndoye in uscita, voi cosa gli dite per convincerlo a rimanere? “Io sono molto contento di tutti per come si stanno comportando. Dan ha un sorriso meraviglioso e si allena benissimo. Siamo tutti parte di questa bellissima famiglia che ci ha permesso di raggiungere obiettivi pazzeschi. A Dan dico solo di continuare a essere così come è e di essere felice. Il futuro è suo, le scelte sono sue. Lui sa che gruppo siamo, non ha bisogno di consigli”. E a Italiano invece cosa dici? “Il mister è partito carico come sempre . Siamo contenti di conoscerlo già, di aver fatto 50 e passa partite con lui l’anno scorso. Si è creato un legame importante e questo ci permette di lavorare con più facilità rispetto all’anno scorso. Il mister è con noi, sa quando sgridarci un po’, quando scherzare anche lui… andiamo avanti tutti con grande voglia”.

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De Silvestri: "Il nostro segreto è il gruppo. Per confermarci servono serietà e follia"

Marina Presello