Juventus, Tudor ancora alla ricerca di certezze in attacco: troppe rotazioni

Ancora un pareggio come a Verona e ancora per 1-1. Ma la prestazione è stata diversa rispetto a sabato scorso. Nel primo tempo la Juventus ha aggredito l'Atalanta, ha dominato per lunghi tratti il gioco, ha fatto la partita. La squadra di Juric ha creato qualche problema con alcune ripartenze causate soprattutto da errori tecnici della Juventus. Tudor ha lasciato ancora in panchina Locatelli per riproporre Koopmeiners e ancora l'ex atalantino ha deluso. L'allenatore della Juventus le sta provando tutte per recuperare il centrocampista olandese, ma la fiducia non è infinita. Prima da titolare per Adzic e Openda. Entrambi bocciati. Openda non si è mai reso pericoloso, non ha le caratteristiche per dialogare con i compagni. Forse per una partita contro un avversario come l'Atalanta non è stata la scelta più azzeccata: è un attaccante perfetto quando ha spazi per partire in contropiede. Forse sarebbe più utile a Vila-Real in Champions League, dove però probabilmente rivedremo David in questa continua rotazione di centravanti. Adzic ha perso tanti palloni banali: un paio non sono stati sfruttati dall'Atalanta, l'ultimo quasi a tempo scaduto nel primo tempo è stato letale e ha portato al bellissimo gol di Sulemana. E quel gol di certo ha creato qualche scompenso perché nel secondo tempo la Juventus è tornata in campo con l’atteggiamento sbagliato: poco aggressiva poco compatta e più volte ha rischiato di subire il 2-0. Poi, l'episodio sfortunato che si è rivelato fortunato per Tudor: un infortunio che di fatto ha cambiato la partita. Un problema muscolare di Bremer, da valutare, ha costretto l’allenatore al cambio. Dentro Cabal che ha trovato il primo gol da professionista in carriera al primo pallone toccato. Il pari ha dato nuovo slancio alla Juventus, l'espulsione di De Roon ha dato una spinta ulteriore, ma a parte una buona occasione per McKennie si è vista solo molta frenesia. I cambi in attacco non hanno portato nulla. Vlahovic non ha inciso, Zhegrova dovrebbe essere più incisivo. Va bene puntare e dribblare, ma fare qualche mossa individuale in meno e mettere qualche pallone in più sarebbe cosa buona e giusta. Quelle continue finte disorientano gli avversari, ma probabilmente anche i compagni di squadra che non sanno mai se e quando parte un cross verso l'area di rigore. E lo stesso Yildiz che a Verona aveva dato segnali di un sensibile calo, dopo un buon primo tempo, pian piano è sparito dalla partita. È una Juventus ancora alla ricerca di una precisa identità. La vittoria contro l'Inter e il pareggio miracoloso contro il Borussia Dortmund avevano forse celato i difetti della squadra che sono evidenti: continua a subire gol evitabili, con disattenzioni in certi casi inaccettabili per una squadra del suo livello. Lo stesso Tudor sta cambiando troppo spesso e profondamente le formazioni iniziali, rendendo così complicato per la squadra trovare dei meccanismi di gioco. Soprattutto lì davanti dovrebbe dare più continuità. Scegliere un attaccante e dargli fiducia per tre o quattro partite di fila potrebbe essere un primo passo, cambiare il punto di riferimento offensivo a ogni partita non aiuta di certo. Adesso la trasferta di Champions contro il Villarreal e domenica la chiusura prima della sosta all’Allianz contro il Milan. Per fare risultato servirà una Juventus più continua. Non certo quella di Verona o del secondo tempo contro l'Atalanta.

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Giovanni Guardalà