Roma-Napoli secondo Careca: "Gasperini meriterebbe uno scudetto"

Antonio, sei qui in Italia, sei andato al ‘Maradona’. Hai visto un Napoli che veniva da una piccola crisi, ma ha fatto due vittorie consecutive. Come commenti la squadra? “Ero sugli spalti con il Presidente. Durante la gara con l’Atalanta, gli ho detto a fine primo tempo: ‘Dai che l’abbiamo vinta’. Non l’avessi fatto! Mi ha guardato e detto: ‘Non dire niente! Che porta sfortuna!’. Nel secondo tempo è arrivato il gol di Scamacca e il Napoli ha un po’ faticato. Mi piace assai l’attaccante dell’Atalanta, è molto forte. Comunque non sono d’accordo sul concetto di crisi: non c’è crisi a Napoli! È già tutto a posto: Conte lo conoscevo bene in campo e voleva sempre vincere, fa così anche adesso da allenatore. Chiede sempre il massimo dai suoi giocatori e si è visto anche in Champions. Contro il Qarabag ha vinto alla grande e spero che possa qualificarsi alla fase finale del torneo. Di certo, c’è una cosa: l’allenatore ha il controllo dei ragazzi e gli mancano anche dei giocatori importantissimi come Anguissa, Lukaku e De Bruyne” Davanti ha Hojlund. Che idea ti sei fatto di lui? “Di fatto, è appena arrivato e bisogna avere pazienza. Non lo conosco di persona, ma si vede che ha voglia di dare il massimo. Forse troppa: non riesce sempre a esprimersi. Ha un bel sinistro, ma sia in campionato che in Champions l’ho visto un po’ troppo in difficoltà. Faticava a stoppare la palla, mostrava un nervosismo che è anche normale per la sua età. Ha molte qualità, bisogna aspettare ancora un po’. Conte però ha anche altre opzioni: Lucca in questo momento mi pare abbia più tranquillità. Non voglio permettermi di dare consigli all’allenatore, se no mi mena ! Ma forse in questo momento l’ex Udinese può aiutare di più la squadra” Aspettando Lukaku… Ma li vedresti bene insieme, Romelu e Hojlund? “Sai, in Brasile abbiamo spesso fatto giocare tanti attaccanti insieme. Conte comunque ha davvero molto potenziale in avanti. Penso a Neres” Ecco, Neres. Ti piace? “Molto. Io ho iniziato al Guaranì, poi sono andato al San Paolo. Lui ha avuto la fortuna di cominciare subito lì. Ha un bel sinistro, una velocità incredibile. Deve essere più continuo e incisivo, proprio come è stato con Atalanta e Qarabag. Non so se riuscirà sempre ad avere quei ritmi, ma glielo auguro: Napoli ha bisogno di lui. Ha un bel tiro, una buona tecnica, ha pure tentato una super rovesciata che mi ha ricordato i gesti tecnici di Maradona o Pelé. Spero possa crescere ancora, per arrivare a vincere il quinto scudetto…” Ora ci sarà la Roma. La ex squadra del tuo amico Aldair. “Che inizia a farsi vecchietto! Il 30 novembre compirà 60 anni. È uno dei giocatori più forti con cui abbia mai giocato in Nazionale. E da avversario era tostissimo da affrontare” Possiamo già considerarla una partita da scudetto? “Forse no, perché si deve ancora giocare tantissimo. Ma complimenti davvero a Gasperini: sta facendo un lavoro eccezionale. Quasi spettacolare. Ha fatto tantissimo con l’Atalanta, che ai nostri tempi lottava per non retrocedere. E il suo lavoro sta pagando ancora adesso anche a Roma. È chiaro che io non tifi per i giallorossi, domenica. Ma sarei comunque felice se dovesse vincere, perché lui se lo merita. L’ho conosciuto da giocatore: è serio, si è sempre dimostrato un gran lavoratore. Vive un momento di grande gioia con i tifosi. Mi auguro comunque che il Napoli possa portare a casa i tre punti” Parliamo anche del tuo Brasile. Cosa si dice di Ancelotti? Avete la sensazione che possa vincere il Mondiale? “Me lo ricordo quando giocavamo contro. Era uno sceriffo: bravissimo tecnicamente e tatticamente. È arrivato in un momento un po’ particolare della Nazionale: c’erano tantissimi problemi, una crisi mai vista con i ragazzi, il presidente e tutto lo staff. È arrivato e ha calmato gli animi. Carlo è un vincente e si vede: trasmette tranquillità ma anche voglia di vincere per la maglia, si vede proprio la nuova voglia di giocare per la propria nazione. Non ho mai capito i suoi detrattori o chi era contro a un allenatore straniero. Ancelotti è Ancelotti! Ha tutti i meriti per essere dov’è ora e in più conosce molto bene i giocatori brasiliani: ormai sono quasi tutti in Europa. Penso che abbia già le idee chiare: le ultime due amichevoli hanno dimostrato una buona qualità di gioco. Mi auguro possa fare il meglio: vincere il Mondiale sarebbe spettacolare per noi” Estevao è davvero un crack? “È pazzesco. Sembra piccolino, ma in campo si trasforma in un gigante: ha un mancino che mi ricorda… non fatemi dire niente! Ma i mancini hanno una facilità diversa nel tocco di palla: tenta la finta, il dribbling. E poi gioca in un campionato difficilissimo come quello inglese. Sta andando benissimo: può essere uno dei più forti del mondiale se dovesse continuare così. Viene dalla cantera del Palmeiras, sono molto bravi a far crescere i giovani” Chiudiamo tornando a Napoli. Secondo te, c’è qualche giocatore di adesso che nel tuo Napoli ci starebbe alla grande? “È difficile! A me piace Anguissa, che assomiglia a Toninho Cerezo. È molto intelligente, partecipa all’azione anche andando avanti, segna, si comporta quasi come un trequartista. Ma c’è McTominay che è un gigante pur rimanendo velocissimo: è intelligente, con mezzo tocco fa girare la palla alla grande. Per me lui poteva benissimo stare con noi. E non dimentichiamoci nemmeno di Lukaku. È un bestione: quando sta bene, pochi sono come lui”

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Francesco Modugno