Il vice allenatore dell'Ascoli sostituiva lo squalificato Aglietti in panchina: "Daniele è tra i migliori attaccanti del campionato, se non il migliore. Proviamo sempre a metterlo nelle condizioni di segnare, ma a volte non ci riusciamo"
Così a fine partita il vice allenatore dell’Ascoli, Simone Masi (che ha sostituito in panchina lo squalificato Aglietti), ha commentato la sconfitta della sua squadra contro il Brescia al Rigamonti nella sedicesima giornata di Serie B: “E' stata una partita difficile per noi aldilà del risultato finale, abbiamo avuto un’interpretazione complicata della gara perché sapevamo - analizza Masi - che sarebbero venuti ad aggredirci molto alti. Nel primo tempo non siamo riusciti a mandare fuori tempo il loro primo pressing ed hanno preso le redini del gioco. Poi la partita è diventata più equilibrata e nel secondo tempo pensavamo di sfruttare un eventuale calo che potevano avere visto che avevano speso molto nella prima parte della gara. Non ci siamo riusciti - commenta il vice allenatore dell’Ascoli - perché è arrivato subito il loro gol ed in questo categoria chi segna per primo ha un vantaggio enorme sugli avversari”, prosegue Masi.
Un commento anche sulla strategia della sua squadra e sulla gara di Cacia: “Ci abbiamo provato con l'inserimento di altri attaccanti, ma non siamo riusciti a pareggiare. Loro sono stati più bravi di noi, abbiamo creato troppo poco ed abbiamo avuto solo un'occasione nel finale con Cacia. Sicuramente per poter far gol dobbiamo dimostrare qualcosa di più e - continua Masi - dobbiamo avere un atteggiamento diverso, come abbiamo avuto in altre gare. Quando parliamo di Macia - aggiunge il vice allenatore dell’Ascoli - parliamo di un giocatore che se non è il migliore è sicuramente tra i tre attaccanti più bravi della categoria. Noi cerchiamo di metterlo nelle condizioni migliori di sfruttare tutte le sue qualità, a volte ci riusciamo e a volte no. Oggi avevamo un altro attaccante e un trequartista al suo fianco, non siamo venuti qui per difenderci ma per cercare la vittoria. Aldilà dei sistemi di gioco ciò che conta è l'atteggiamento, è alla base di tutto. Senza aggressività - conclude Masi - si fa fatica a sviluppare qualsiasi trama di gioco”.