Arrivato sulla panchina del Genoa per sostituire Blessin, in attesa di un nuovo allenatore, Alberto Gilardino si è guadagnato la confema a suon di risultati. 4 partite 10 punti conquistati con in mezzo la vittoria contro il Frosinone capolista e il successo a Bari di fronte a 50mila spettatori che proietta i rossoblù al terzo posto. Adesso avrà la possibilità di giocarsi la chance promozione da primo allenatore
Era arrivato il 6 dicembre dopo il complicato addio di Blessin. Doveva accompagnare la squadra in attesa della scelta di un altro allenatore più esperto per tentare la risalita in serie A. E invece Alberto Gilardino quel posto sulla panchina del Genoa se lo è tenuto ben stretto. Quattro partite, dieci punti conquistati battendo tra le altre il Frosinone, capolista al giro di boa del campionato, e il Bari in un San Nicola colmo di quasi 50mila spettatori. Niente più interim e fiducia fino al termine della stagione sancita dai risultati e dai fatti. Fra le note liete il recupero di Puscas, uno dei volti in copertina nel "nuovo" Genoa. Decisivo contro il Sudtirol, a segno dopo 100 secondi in quel San Nicola che aveva conosciuto giovanissimo da giocatore del Bari. Due gol nelle ultime quattro presenze, zero nelle prime otto con Blessin al timone. Gila lo ha scelto, tenendo Coda in panchina, ma non escludendolo certo dal resto del gruppo: "Faccio i complimenti a chi ha giocato e a chi non lo ha fatto e ha sostenuto la squadra dalla panchina". Queste le sue parole dopo il blitz del San Nicola che ha riportato i rossoblù in scia della Reggina. Adesso tutto un girone di ritorno per puntare ai primi due posti con il ritorno già ufficiale anche di Mimmo Criscito, una freccia in più nell'arco della serie B dominata dai campioni del mondo di Berlino, Grosso, Inzaghi e ora anche Gilardino