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Calciomercato, Sanchez tra Manchester City, United e Chelsea: qual è la miglior scelta?

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Il Nino Maravilla è conteso dalle tre grandi d'Inghilterra. Il City era in pole, poi c'è stato l'inserimento di Mourinho e del suo United. Tra i due litiganti potrebbe godere il terzo, il Chelsea di Conte. Ognuna di loro ha caratteristiche ideali per il cileno, ecco quali

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Il futuro di Alexis Sanchez è ormai diventato un vero e proprio enigma. Sembrava a un passo dal Manchester City, poi c’è stato l’inserimento dello United e infine l’ammiccamento del Chelsea. Il risultato è che la sua prossima destinazione rimane ancora ignota. Ciò che è certo, a meno di ulteriori e improvvisi colpi di scena, è che Wenger lo perderà e andrà a rinforzare una diretta concorrente per le posizioni nobili della Premier League. Il Nino Maravilla ha tre scelte a disposizione e ognuna di queste può rappresentare un vantaggio per lui. Partiamo dal Manchester City, la squadra che dava la sensazione di va aver messo definitivamente le mani sul cileno. 30 milioni come bonus d’ingaggio in caso di trasferimento a luglio, 15 più 20 all’Arsenal in caso di arrivato anticipato già in questa sessione di mercato. Queste erano le cifre concordate, prima che anche le rivali bussassero alla porta dell’attaccante.

Perché scegliere il City? La risposta è Pep Guardiola. Era stato infatti l’allenatore spagnolo a spingere per il suo acquisto quando allenava il Barcellona e il giocatore era in forze all’Udinese. 37.5 milioni pagati ai bianconeri per portarlo in blaugrana, dove Sanchez disputa un’ottima prima stagione, crescendo sotto le ali di Messi e David Villa. Grazie al lavoro di Guardiola l’attaccante cileno non soffre l’approccio in un grande club e termina il primo anno in Spagna con 15 gol all’attivo. Cambia il suo modo di giocare: da contropiedista diventa un interprete del tiqui taca, ‘marchio’ affermato del club blaugrana, mostrandosi perfettamente a suo agio. Non riesce a vincere la Liga né la Champions, dove il Barça viene eliminato in semifinale dal Chelsea, ma alza al cielo comunque il Mondiale per Club a dicembre. A fine anno le due strade si separano: Guardiola decide di lasciare la Catalogna e prendersi un anno sabbatico, Sanchez invece prosegue la sua avventura spagnola per altri due anni, ma riesce a trovare continuità solo nell’ultima stagione, conclusa con la rete del momentaneo vantaggio nello scontro diretto con l’Atletico Madrid. Saranno poi i Colchoneros a trovare il pareggio e a vincere la Liga. Il cileno si trasferisce all’Arsenal e non incontrerà più sul suo cammino, se non da avversario, Guardiola, nonostante i tentativi dell’allenatore di portarlo al Bayern Monaco. Ora la possibilità di incrociare di nuovo il loro destino, anche se Pep ha provato in conferenza stampa a schivare la questione, forse perché infastidito dall’inserimento del Manchester United.

La personalità di Mourinho

L’altra opzione per Sanchez riguarda infatti proprio i Red Devils. Scegliere lo United per il Nino Maravilla vorrebbe dire intraprendere un’avventura del tutto nuova. Nessuno dei calciatori attualmente nella rosa dei rossi di Manchester è mai stato compagno di squadra di Sanchez, ma l’attaccante avrebbe la possibilità di crescere sotto gli insegnamenti di Mourinho. Lo Special One è stato infatti sempre celebrato come uno straordinario motivatore, in grado di tirare il meglio dai suoi giocatori. Forse non riuscirebbe a migliorare le qualità tecniche del cileno, primatista di gol e presenze con la sua Nazionale, ma potrebbe dare lo scatto decisivo alla sua personalità, una caratteristica che è stata forse il limite più grande della sua carriera e che gli ha impedito negli anni di spiccare il volo definitivamente e consacrarsi tra i migliori giocatori al mondo. I Red Devils rappresenterebbero inoltre un’ottima destinazione visto che sono una squadra in rampa di lancio dopo qualche annata difficile. La scorsa stagione hanno conquistato l’Europa League e quest’anno puntano già alla Champions League, mentre in campionato difficilmente potranno andare oltre il secondo posto. Anche Mourinho, come il collega Guardiola, ha preferito a non rispondere alle domande sul tema davanti ai giornalisti: “L’unica cosa che posso dire è che è un grandissimo giocatore, ma è dell’Arsenal – ha detto il portoghese -. Il Manchester United non crede molto al mercato di gennaio, ma ci sono alcuni giocatori che se hai la possibilità di farli firmare, devi provarci".

Il 3-5-2 di Conte

L’ultimo petalo a disposizione della margherita di Alexis Sanchez corrisponde al Chelsea. A tal proposito Antonio Conte è stato più enigmatico degli altri due allenatori, lasciando trasparire forse poche possibilità per i Blues di prenderlo: “È un grandissimo giocatore, quando ero alla Juve abbiamo cercato di prenderlo dall'Udinese ma poi lui è andato al Barcellona - ha spiegato l’allenatore pugliese -. Io e lui abbiamo parlato di altro, non certo di questo. Non so dove andrà, dovreste chiederlo a lui o all'Arsenal. Il Manchester City ha i soldi per comprarlo, in condizioni normali costerebbe 80-90 milioni". Eppure dei buoni motivi per scegliere il Chelsea Sanchez li avrebbe. Tralasciando qualche problema attuale, non va infatti dimenticato che questa è la stessa squadra che l’anno scorso dominò la Premier League, vincendo il titolo con due giornate d’anticipo. La seconda ragione risiede poi proprio in Antonio Conte. Avere un allenatore che stravede da tempo per te può rappresentare un grosso vantaggio per un giocatore. Sei nell’età giusta per maturare, godi della fiducia del mister e fai parte di una squadra già affermata e con enormi potenzialità. A questo si aggiunge poi il modulo. Il 3-5-2 infatti, tanto caro all’ex ct dell’Italia, è lo stesso schieramento nella quale il Nino Maravilla esplose. Nell’Udinese di Guidolin, in compagnia di Di Natale, il cileno offrì il meglio del suo repertorio da seconda punta, firmando 12 gol e 10 assist nella sua ultima stagione in Friuli. In una formazione dal valore ancora più alto Sanchez potrebbe essere devastante e collocarsi come spalla ideale di Alvaro Morata.