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Calciomercato Manchester City, la provocazione di Guardiola: "Magari spenderemo un miliardo"

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Le parole del catalano sono state rilasciate alla Sport Bild. Cifre folli pronte per il Manchester City, ma quella di Pep è solo una provocazione: "Senza calciatori di qualità è impossibile giocare il nostro calcio, oggi i top player costano moltissimo. Senza investimenti pesanti servirebbe un miracolo e io non sono capace di farlo"

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Campioni d’Inghilterra, dopo una Premier clamorosamente dominata. E adesso? Ora sarà tempo di calciomercato, e si sa come le finanze in casa Manchester City non manchino affatto. Guardiola dal suo arrivo in Inghilterra ha speso molto, tantissimo, e tra stagione 2016-17 e stagione attuale, ormai conclusa per i Citizens, ci sono stati oltre 500 milioni di investimenti. Portieri, difensori, centrocampi e attaccanti: tutti nel mirino di Pep, e molti dei quali pagati a peso d’oro per una firma sul contratto. Ma non è certo finita qui l’epoca degli investimenti folli, e la provocazione di Pep va proprio in questo senso: “Quanto investiremo la prossima estate? Tanto, tantissimo, magari mille milioni di euro”. Ovvero un miliardo, il doppio delle ultime due stagioni - tra estate e gennaio - ma poi dalla risata del catalano si intuisce la vena provocatoria della sua affermazione.

La precisazione

Queste le parole rilasciate da Guardiola alla Sport Bild, e la risata dopo la folle cifra che potenzialmente il City potrebbe investire per nuovi talenti è confermata da quanto detto successivamente: “Senza calciatori di qualità è impossibile giocare il nostro calcio e oggi i top player costano moltissimo - ha detto lo spagnolo - quindi ci servirà una grande liquidità per esprimerci ad alti livelli nella prossima stagione. Senza questi investimenti servirebbe un miracolo e io non sono capace di farlo”. Messaggio chiaro: le cifre del calciomercato sono ormai alle stelle, e i giocatori da Manchester City costano inevitabilmente moltissimo. Magari senza investire letteralmente un miliardo, ma se lo spettacolo proposto in Inghilterra - che ha portato in dote la Premier con cinque giornate di anticipo - vorrà essere ripetuto, magari anche sul palcoscenico europeo, lo sceicco Mansour sa che dovrà mettere ancora mano al portafoglio. Pesantemente.