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Calciomercato Juventus, Emre Can altro colpo a zero: la top 11 degli acquisti "in saldo"

Calciomercato

Nove anni, undici colpi e poco più di undici milioni spesi. Emre Can è solo l'ultimo affare dei bianconeri sul mercato. Il centrocampo nel 3-4-3 super offensivo è stellare, e totalmente gratuito. Le successive plusvalenze superano i cento milioni. Difesa spregiudicata e attacco da 99 gol

EMRE CAN ALLA JUVE, UFFICIALE

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Emre Can alla Juve, ora è ufficiale. Visite e firma, e altro colpaccio bianconero arrivato in saldo, anzi, a zero. Fine del contratto. Come fu per Pirlo, Khedira, Pogba (poi rivenduto allo stesso Manchester United a più di cento milioni), Coman o Dani Alves. Una schiera di campioni, talmente tanti da poterli mettere insieme in una formazione tipo, certo, molto offensiva, come una Juve sul mercato che si muove sempre alla perfezione, dal giorno in cui Andrea Agnelli, Beppe Marotta e Fabio Paratici hanno messo un punto ai settimi posti in campionato. Gli errori? Pochissimi, e forse quel Milos Krasic a 15 milioni nel 2010, per l’appunto l’ultima annata chiusa lontano dal primo posto, rimane l’unico errore pesante in campagne acquisti, poi quasi sempre perfette. E i sette scudetti consecutivi non possono che confermare la qualità del lavoro bianconero, tutt’ora in atto.

Al posto del numero, i milioni spesi sul mercato (fonte Transfermarkt)

Difesa da 300mila euro

Fu uno dei primissimi colpi di Marotta: Andrea Barzagli, pagato appena 300mila euro al Wolfsburg e di ritorno in Italia dopo il passato a Palermo. Della Juve sempre campione in Italia lui ne è stato un pilastro, uomo da sette scudetti con Buffon, Chiellini, Lichtsteiner e Marchisio. Affare in saldo il suo, come anche quello di un Patrice Evra pagato appena 1,9 milioni dallo United, e con quell’unico ma enorme rimpianto del pallone non rinviato negli ultimi secondi di Bayern-Juventus a rovinarne parzialmente il ricordo. Con loro c’è anche Dani Alves, che arrivò anche lui a parametro zero, a macinare chilometri sulla fascia fino alla finale di Champions persa contro il solito Real nel 2017. Tra i pali? Neto, che ha riportato in Champions il Valencia dopo aver giocato per la Juve 22 partite, trasferitosi in bianconero anche lui a zero, ma dalla Fiorentina, nel 2015.

Centrocampo gratuito

È probabilmente questo il reparto che darebbe più soddisfazione a chi questi giocatori li ha acquistati, con un inevitabile punto di domanda: Emre Can farà bene nella Juve? La qualità non si discute, e se il tempo è galantuomo allora anche il turco dimostrerà il suo reale valore, tutt’altro che a zero come i milioni sborsati dalla Juve per il suo cartellino. Stesso discorso anche per Khedira, che arrivò gratis dal Real nel 2015, così come Pogba e Pirlo, due colpi assolutamente geniali. Per il primo quattro scudetti e quasi 200 partite, oltre a qualcosa come settanta milioni di plusvalenza. Il secondo, assoluto maestro del pallone e della storia del calcio, fu il vero motore della prima Juve di Conte. Una squadra indemoniata in campo, con un ritmo a mille all’ora e un metronomo umano eccezionale che dettava il tempo a tutti gli altri a suon di colpi di classe.

Attacco “costoso”

Certo, Tevez fu pagato tantissimo in confronto agli altri in formazione, ma i nove i milioni sborsati al City sono certamente pochissimi in relazione alla qualità di un bomber da cinquanta gol in meno di cento partite e un numero 10 pesantissimo portato degnamente sulle spalle. L’Apache potrebbe giocare largo in fascia, in questo spregiudicato 3-4-3 con Coman altra freccia all’arco della squadra “in saldo”. Il francese arrivò gratis dal Psg, e venne poi rivenduto per quasi 30 milioni al Bayern. Mentre come punta centrale la scelta ricade invece su Fernando Llorente, arrivato a fine contratto dall’Athletic Bilbao e prezioso sopratutto per l’ultima annata di Conte sulla panchina bianconera, e in totale, uomo da 27 gol in 92 partite.