Calciomercato, Zarate al Boca Juniors. La moglie ha paura: "Uccideranno noi e i nostri figli"
CalciomercatoNatalie Weber, dopo il trasferimento del marito al Boca Juniors, teme per la propria incolumità e quella dei figli: "Siamo stati minacciati, temo ci uccideranno". E l'attaccante spiega: "È una scelta sportiva, non economica"
Se l'Italia e la Spagna sono in fibrillazione per la trattativa di Cristiano Ronaldo, in Argentina l'attenzione è concentrata quasi esclusivamente su Mauro Zarate. L'ex attaccante di Lazio, Inter e Fiorentina ha da poco firmato per il Boca Juniors, un trasferimento che ha alzato un polverone attorno a lui. "Traditore". Così è stato etichettato dai suoi ormai ex tifosi del Velez e anche dal fratello che ha promesso di interrompere ogni rapporto con lui. Una scelta drastica, ma niente di paragonabile a quanto sta succedendo in queste ore. La moglie di Zarate, Natalie Weber, ha infatti denunciato minacce di morte arrivate a lei e ai suoi bambini: "Uccideranno i miei figli e anche noi - ha dichiarato spaventata -. Abbiamo ricevuto minacce su WhatsApp, Instagram e Twitter, La gente non capisce che questo è solo lavoro". La paura per la famiglia argentina è poi ulteriormente aumentata quando la scuola frequentata dalla piccola Mia è stata evacuata per il falso annuncio di una bomba. Una situazione divenuta insostenibile e che il calciatore ha provato a spiegare ai microfoni di Tyc Sports: "Non pensavo che questo trasferimento potesse generare tanta rabbia nelle persone, con minacce e insulti - ha detto il classe '87 tra le lacrime -. Ora dovremo aspettare un po’ per far calmare le acque e rassicurare mia moglie e i miei figli".
"Ho preso questa decisione solo per motivazioni di natura sportiva e non economica, altrimenti sarei rimasto in spiaggia a Dubai - ha continuato -. Ho accettato la sfida di giocare per il Boca e godermi gli ultimi anni della mia carriera. So che non ho mantenuto la parola data e la cosa mi fa soffrire, ma fa male che venga dimenticato quanto di buono ho fatto, ho perso le parole e non è una bella cosa perché le parole sono importanti. I miei fratelli non hanno niente a che fare con tutto questo. La mia è una scelta personale e l'ho presa confrontandomi con mia moglie. So di aver deluso i miei compagni, l'ho visto nei loro volti quando l'ho comunicato. Era presente anche mio nipote e non riuscivo quasi a parlare per le lacrime. Il presidente del Velez ha detto che mi è stata promessa la Nazionale, ma non è vero, non so perché abbia detto tutto ciò. Non riesco ancora ad immaginare come sarà giocare contro il Velez, ma sono un professionista e darò tutto per vincere con il Boca".