Scoppia il caso Zarate: giura amore al Velez, va al Boca. Il fratello: "Per noi non esiste più"

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Mauro Zarate aveva detto che non avrebbe indossato altre maglie se non quella del Velez in Argentina. Ma dopo che il club aveva raggiunto l'accordo per acquistarlo dal Watford, ha deciso di andare al Boca Juniors, suscitando l'ira dei tifosi e della famiglia

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In un momento molto complicato per il calcio argentino, che sta provando a lasciarsi alle spalle la cocente eliminazione dai Mondiali arrivata soltanto agli ottavi dopo la finale della scorsa edizione, nel paese è scoppiato un vero e proprio caso. Mauro Zarate è passato dal Velez al Boca Juniors e il trasferimento ha provocato l’ira non solo dei tifosi ma anche della sua stessa famiglia. Al suo ritorno in Argentina (arrivato in prestito dal Watford), l’attaccante aveva detto che non avrebbe indossato altra maglia nel paese se non quella del Velez. La decisione pare aver colto di sorpresa anche il club, che ha comunicato così la separazione dal giocatore: “Dopo aver trovato un accordo economico col Watford per l’acquisto totale del giocatore e con il giocatore stesso relativamente all’ingaggio, Mauro Zarate ha deciso unilateralmente di non continuare la sua carriera sportiva nel Velez al momento della firma dei documenti”. All’annuncio della sua partenza, è subito cominciato un attacco social impressionante, fatto di minacce e insulti, a cui hanno fatto seguito altre dimostrazioni di disprezzo, come il falò con la sua maglia da gioco e la rimozione di un murale che lo rappresenta su una facciata del centro sportivo. La reazione più sorprendente, tuttavia, è stata quella del fratello ed ex agente Rolando Zarate. “Ha distrutto un'intera famiglia con questa decisione di cui non sapevamo nulla e che non ci aspettavamo nemmeno. È stata una pugnalata al cuore e non ci sono ragioni che possano giustificare una cosa del genere. Abbiamo interrotto i rapporti, per noi Mauro non esiste più” ha scritto in un post su Twitter.

La lettera di scuse di Zarate

Lo stesso Mauro Zarate non ha cercato di difendere la sua scelta. È consapevole di aver ferito quei tifosi che l’hanno visto andare e tornare più volte dalla squadra argentina, alla ricerca di fortuna in Europa. Ma stavolta, a quanto pare, lo strappo non è riparabile. “Scrivo queste righe perché penso che nessun altro più di voi debba ricevere queste spiegazioni. In passato molte volte avevo detto che non avrei giocato in un’altra squadra che non fosse il Velez ma oggi per la prima volta sono venuto meno alla mia parola e mi fa male deludervi. So che probabilmente molti dimenticheranno quello che ho fatto per il club, ma amo il Velez e tutti quelli che mi conoscono sanno ciò che ho passato in questo periodo. Smettere di giocare nel club della mia vita è un dolore immenso nel cuore. Non pretendo che mi riusciate a comprendere completamente, ma che continuiate ad avere la stessa passione per la squadra che ho avuto io. Voglio precisare che non si tratta di questioni economiche, così come non lo è mai stato quando sono venuto a giocare qui. Ci sono cose che rimarranno sempre dentro di me. Sono grato a tutti i dirigenti e lo staff per lo sforzo che è stato fatto quando sono stato acquistato. Sono grato a tutti i tifosi per l’affetto che mi hanno dato” ha scritto Zarate sul proprio profilo Instagram.

La carriera di Zarate

Mauro Zarate è arrivato in Italia nel 2008, quando la Lazio lo prelevò dal Birmingham. È rimasto per tre stagioni in biancoceleste, dove ha mostrato il meglio di sé, per poi trascorrere un anno all’Inter e tornare nuovamente a Roma. Quindi è tornato al Velez, poi la Premier League col West Ham, e ancora la Serie A con la Fiorentina. Nelle ultime due stagioni si è diviso tra Watford, Al-Nasr e Velez, per l’appunto. E nel suo futuro c’è la Bombonera da condividere con Carlos Tevez.