Il ds giallorosso, intervenuto durante la conferenza stampa dell'annuncio del rinnovo di Florenzi, ha parlato anche del mercato in entrata e in particolare del centrocampista che potrebbe arrivare. Ha poi chiuso la vicenda Malcom: "Ne cercherò uno più forte"
La conferenza stampa dell'annuncio del rinnovo di Alessandro Florenzi, che ha firmato con i giallorossi fino al 2023, è stata l'occasione per fare un punto sul mercato in entrata della Roma. Ad accompagnare Florenzi, infatti, c'era anche il ds Monchi. Il dirigente spagnolo si è soffermato soprattutto sull'arrivo del centrocampista: "Si parla tanto di Nzonzi, ma anche di altri. Nzonzi è uno dei nomi per il centrocampo, ma non è l'unico e nemmeno il più vicino. Mi piace, ma così come mi piacciono tanti altri giocatori. Lavorerò fino alla fine per rendere questa squadra ancora più forte - ha aggiunto Monchi - pensando però sempre al futuro". Monchi chiarisce la sua "filosofia" e il suo modo di lavorare: "Per me sarebbe più facile ragionare sul presente, perché per quello sarei giudicato. Non sarebbe giusto, però. Per questo cerchiamo profili non solo sportivi, ma anche economici: conosco la società, i numeri. Il giudice sarà il tempo e chi non conosce la realtà si aspetta davvero che Pallotta compri Messi". Su Malcom, il ds giallorosso chiude la questione: "Lo volevamo perché è fortissimo. Ma adesso il mio lavoro è cercarne uno più forte. Magari il nome all'inizio non entusiasmerà - ha aggiunto - ma molti non conoscevano Malcom fino a 10 giorni fa. E a dicembre tutti mi davano dello scarso perché avevo preso Under: se adesso lo vendessi, non potrei tornare a Roma".
"Florenzi ha rinunciato a offerte importanti per la Roma"
Sul rinnovo di Florenzi, seduto accanto a lui in conferenza, Monchi ha aggiunto: "Uno dei figli di Roma giocherà con noi per almeno altri cinque anni. Non so per quanto rimarrò qui, ma vorrò essere romanista come lui. Non è stata una trattativa breve, ma sono sempre stato convinto del lieto fine perché Alessandro voleva restare. Ha avuto offerte importanti, soprattutto dal punto di vista economico, ma vi ha rinunciato per restare a Roma. E' un esempio come romanista. Può giocare bene in diversi ruoli, la Roma è più forte con lui. Bisogna avere giocatori che sappiano cosa voglia dire Roma, questa squadra è diversa e bisogna capirlo. Io, dopo 15 mesi, lo sto imparando, anche grazie a Daniele De Rossi e ad Alessandro Florenzi".