Calciomercato, i ritorni in Serie A: da Muriel a Gabbiadini. FOTO

NICOLA SANSONE. Un altro giocatore che la nostra Serie A ha riabbracciato in questa sessione di calciomercato è l’esterno nativo di Monaco di Baviera. Col Parma, nella stagione 2012-13, il debutto nel massimo campionato, prima del passaggio al Sassuolo dove, in quattro anni, trovò la definitiva consacrazione. Nell’agosto del 2016 il giocatore si trasferì in Spagna, accettando la corte del Villarreal –

Con i sottomarini gialli 16 gol e 8 assist in 71 presenze, ma la nostalgia di casa è così forte che Sansone decide di tornare in Italia e firmare con il Bologna. Prestito con obbligo di riscatto per il classe ’91 che ha già debuttato sia in Coppa Italia (ko contro la Juve) che in campionato (1-1 contro la Spal) –

LUIS MURIEL. Lecce, Udinese e Sampdoria. Sei anni complessivi, in cui il talento colombiano mostrò lampi di classe eccezionali senza riuscire, tuttavia, mai a trovare quella continuità in grado di consentirgli il grande passo. E così, dopo le 11 reti siglate nell’ultima stagione con la maglia blucerchiata, l’attaccante decise di provare l’esperienza spagnola, trasferendosi al Siviglia –

La luna di miele andalusa è, però, durata meno del previsto. Un anno e mezzo al Sanchez Pizjuan per il colombiano, poi la decisione di tornare in A. Fiorentina e Milan se lo contendono, ma a spuntarla sono i viola e Muriel si ripresenta in Italia alla grande: debutto contro l’ex Samp e subito una doppietta per entrare nel cuore dei suoi nuovi tifosi -

STEFANO STURARO. Un doppio ritorno in questo caso: il campionato italiano ritrova il centrocampista 25enne, cresciuto nel Genoa e poi trasferitosi alla Juve dove, da preziosissimo gregario, ha raccolto le maggiori fortune: 4 gli anni in bianconero, con 90 presenze in tutte le competizioni e 4 scudetti messi in bacheca –

In estate passa allo Sporting Lisbona ma, complice un lungo infortunio, non riesce mai a scendere in campo e così a gennaio prende la decisione di far ritorno. Non solo in Serie A, ma al Genoa, la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio e i tifosi rossoblù sono pronti a riabbracciarlo –

ANTONIO SANABARIA. Scuola Barcellona, il talento paraguaiano venne comprato dalla Roma nel gennaio 2014 per 12 milioni tra parte fissa e bonus. I giallorossi lo “parcheggiarono” per sei mesi al Sassuolo, dove debuttò in A. In Emilia raccolse 2 presenze, le stesse che collezionò nella capitale, prima di tornare in Spagna: prima in prestito al Gijon e poi a titolo definitivo al Betis –

A gennaio il Genoa lo ha scelto per sostituire il partente Piatek e così il classe ’96 ha fatto ritorno, da giocatore maturo, nel massimo campionato italiano dove ha l’obiettivo di non far rimpiangere ai tifosi rossoblù la cessione dell’attaccante polacco -

JURAJ KUCKA. Anche il centrocampista slovacco fu portato in Italia dal Genoa nell’estate del 2011 e, dopo 4 stagioni in Liguria, decise di trasferirsi al Milan. In rossonero due anni di alti e bassi, prima di accettare di ripartire dalla Turchia, precisamente al Trabzonspor –

Un anno e mezzo dopo, però, Kucka ha deciso di tornare nel Paese in cui si è trovato meglio. A farsi avanti è stato il Parma, con cui ha firmato un contratto fino al 2022. Contro l’Udinese, lo scorso weekend, ha trovato subito la sua prima presenza con la maglia gialloblù –

MANOLO GABBIADINI. Cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, l’attaccante iniziò a trovare continuità, in termini di presenze e gol, in prestito a Bologna. Prestazioni che convinsero la Samp a puntare su di lui. Anche in blucerchiato confermò tutto il suo talento, attirando le attenzioni del Napoli. In maglia azzurra, però, Gabbiadini non riuscì a compiere il salto di qualità e nel gennaio 2017 fu venduto al Southampton –

Dopo due anni e 12 gol messi a segno, Gabbiadini ha deciso di chiudere l’esperienza in Premier e far ritorno in Italia. A riabbracciarlo è stata di nuovo la Sampdoria, nella quale ha dato il meglio della sua carriera. A Firenze, contro la formazione viola, il centravanti è tornato a calcare i campi di Serie A -

EMILIANO VIVIANO. In blucerchiato si era chiusa l’avventura italiana anche per il portiere classe ’85. Una carriera iniziata a livello professionistico tra i pali del Cesena e proseguita poi in giro per il Paese, tra Brescia, Bologna, Palermo, Fiorentina e Samp, prima del trasferimento in Portogallo, allo Sporting Lisbona –

Nella capitale portoghese le cose non sono andate come previsto e Viviano ha preferito così fare marcia indietro e tornare in Italia. Ad accoglierlo in prestito è stata la Spal che lo ha subito mandando in campo nella prima sfida contro il Bologna –

STEFANO OKAKA. Considerato un predestinato da adolescente, l’attaccante di origini nigeriani debuttò 16enne con la maglia della Roma, con la quale realizzò anche la prima rete in A. Poi un lungo giro di prestiti, insufficienti per confermare il proprio valore ad alti livelli, fino al passaggio alla Samp nel gennaio 2014. Nove gol in un anno e mezzo a Genova, seguiti dalla decisione di proseguire la carriera all’estero e precisamente all’Anderlecht -

Dopo l’esperienza in Belgio, il centravanti si trasferì in Premier League, ma in due anni e mezzo al Watford non è riuscito a dare quel cambio di passo che sperava alla sua carriera. Da qui la decisione di tornare in Italia e accasarsi all’Udinese, bisognosa di una nuova punta. E Okaka in Friuli ha iniziato alla grande, trovando il gol – inutile ai fini del risultato – nel “secondo” debutto in A contro il Parma -

EZEQUIEL SCHELOTTO. Anche l’esterno oriundo è reduce da un periodo in Premier League. A portarlo in Italia nel 2008 fu il Cesena, da lì poi i vari trasferimenti: Catania, Atalanta e Inter. Quest’ultima doveva essere la sua grande occasione, ma le cose andarono peggio del previsto e così il calciatore provò a ripartire dal Sassuolo. Successivamente passò per qualche mese al Parma e poi si accordò con il Chievo, con la quale disputò la stagione 2014-15. 29 presenze i gialloblù, prima della cessione allo Sporting Lisbona –

Terminata l’esperienza portoghese, il 29enne argentino firmò per il Brighton ma, dopo una buona prima stagione, non è mai sceso in campo nel campionato attuale. Alla base di questa esclusione, la decisione di far ritorno al Chievo e dare una mano per conquistare una salvezza difficile. I gialloblù sperano nella sua esperienza, frutto di oltre 150 presenze in Serie A -