Il ds viola non nasconde l'amarezza per l’addio di Chiesa: "Abbiamo sbagliato a dargli la fascia di capitano, per lui e suo padre eravamo solo un veicolo per arrivare altrove. Nessun rapporto può andare avanti se l'amore non è corrisposto". Sulle altre operazioni: "Felice per Callejon. Milik voleva restare al Napoli, ha rifiutato tutto. Milenkovic? Rinnovo difficile. Il Milan voleva Pezzella in prestito"
"Dare la fascia di capitano a Chiesa è stato un errore, abbiamo sbagliato. Per noi la cessione è un'operazione ottima, ci siamo tolti un peso visto che era diventata una telenovela e si parlava solo di questo. Per Federico e per il padre Enrico non siamo mai stati una opzione per il futuro, ma un veicolo per poter arrivare altrove". Sono parole importanti quelle pronunciate da Daniele Pradé, direttore sportivo della Fiorentina, all’indomani della cessione di Federico Chiesa alla Juventus. "Sotto l'aspetto affettivo penso che la famiglia Commisso si aspettasse qualcosa in più da Federico. Noi abbiamo sempre provato a proporre un nuovo contratto, anche negli ultimi giorni di mercato ma non siamo mai stati nei loro pensieri. Quando c’è un almeno un 5% di apertura in una persona provi a convincerla, ma quando non c’è niente diventa tutto difficile: il suo addio non è stato per un fattore economico, ma era un problema ereditato dall'anno scorso", ha aggiunto il dirigente della Fiorentina. Pradé che non ha nascosto tutta l’amarezza della società viola per l’epilogo della vicenda Chiesa: "Più volte ho detto alla famiglia Commisso che secondo me era giusto fare questa operazione: loro lo avrebbero tenuto volentieri, ma non c'erano i presupposti per farlo. Nessun rapporto può andare avanti se da una parte c’è un grande amore e dall'altra uno non corrisposto".
"Felice per Callejon. Milik voleva restare al Napoli, ha rifiutato tutto"
A sostituire Chiesa nella rosa della Fiorentina sarà Callejon: "Sono felice che ci sia lui al posto di Chiesa, per me è una certezza. Ci ha aspettato fino alla fine, aveva molte offerte ma ha creduto nella Fiorentina. E noi lo avremmo preso ugualmente, anche nel caso in cui Chiesa fosse rimasto a Firenze. Ha scelto Firenze, così come ha fatto Ribery: questa è la nostra grande forza”, ha ammesso Pradé. Un altro dei volti nuovi della Fiorentina è Martinez Quarta ("E' un calciatore su cui crediamo tantissimo", ha detto il ds), mentre tra gli obiettivi (poi non concretizzati) c'era Milik: "Quella è sempre stata una situazione molto chiara. Voleva rimanere a Napoli e lo ha ottenuto: non ha detto 'no' alla Fiorentina ma al mercato"" Punto generale sulla rosa viola: "Secondo me è forte e completa, dall'anno scorso abbiamo preso 19 giocatori: penso che il nostro centrocampo sia fortissimo, uno dei migliori d'Italia. Tutto quello che c'era da poter fare lo abbiamo fatto, ho la coscienza a posto. Sul centravanti io sono stato vigile, ma ne abbiamo tre in rosa che hanno avuto tante richieste e poi il mercato non ha portato spostamenti su questo ruolo", ha proseguito Pradé.
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"Milenkovic? Rinnovo difficile. Il Milan voleva Pezzella in prestito"
Nel corso della conferenza stampa di fine mercato che si è tenuta al Franchi, Pradé ha fatto un bilancio sulle operazioni viola: "Pezzella, Milenkovic e Chiesa sono tre situazioni diverse. Così come per Chiesa, anche gli altri due, con un'offerta congrua sarebbero andati via. Con Milenkovic proveremo a rinnovare il contratto, anche se sarà molto difficile. Su Pezzella l'unica offerta è arrivata ieri sera, un'offerta di prestito da parte del Milan", ha dichiarato Pradé. Che ha parlato così di Iachini: "Ha grande esperienza, è in grado di superare ogni tipo di difficoltà. Lui non fa mai mancare il lavoro e questo alla fine paga sempre. Siamo contenti, sarà l'allenatore del futuro, poi tutto dipende dai risultati sportivi. Per quanto mi riguarda spero di poter essere il direttore sportivo della squadra nel momento in cui ci sarà il nuovo centro sportivo, ci darà vantaggi".