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Juventus, Arrivabene: "Oggi c'è più attaccamento ai procuratori che alla maglia"

Calciomercato

Il dirigente bianconero sul futuro di Dybala e De Ligt: "Oggi molti giocatori hanno più attaccamento ai procuratori che alla maglia. Paulo è il numero 10 della Juve, mentre Matthijs è un forte difensore: con entrambi c'è un rapporto sereno, ne parleremo quando sarà il momento giusto. È facile parlare di attaccamento alla maglia, noi vogliamo che lo dimostrino in campo"

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Maurizio Arrivabene, amministratore delegato della Juventus, ha parlato del momento della società bianconera poco prima della gara tra la squadra di Massimiliano Allegri e il Cagliari. Dall'interno dell'Allianz Stadium il dirigente, tra le altre cose, ha chiarito la posizione di due giocatori importanti come Dybala e De Ligt: "Sono abituato a parlare molto chiaro, al giorno d'oggi l'attaccamento alla maglia di molti giocatori è minore rispetto a quello che hanno per i loro procuratori – le sue parole – Detto ciò, Dybala è il numero 10 della Juventus mentre De Ligt è un grandissimo difensore, loro devono fare il loro lavoro così come noi faremo il nostro. Quando sarà il momento ne parleremo, ma i rapporti sono sereni. È facile parlare di attaccamento alla maglia, più difficile è dimostrarlo in campo e noi vogliamo che loro lo dimostrino".

"L'obiettivo della società è la sostenibilità dei conti"

Sul lavoro della società, Arrivabene aggiunge: "Ci sono molte differenze tra i vari sport, ma qui si parla di aziende da gestire. L'importante è essere determinati nel raggiungimento dei propri obiettivi e, come ho detto tante volte, la società ha quello della sostenibilità dei conti, così come l'allenatore ha con la sua squadra un obiettivo che conosce perfettamente. Guardiamo a cosa stiamo facendo oggi e cerchiamo di farlo bene. Da questo punto di vista devo ringraziare i tifosi perché sono una parte importante della nostra società, li ho visti anche a Bologna sostenere la squadra con vento e freddo. Essere juventini significa anche questo, esserci soprattutto nei momenti difficili, perché è facile salire sul carro dei vincitori nei momenti felici. Aumento di capitale? C'è stato, come detto lavoriamo sulla sostenibilità dei conti e sulla competitività della squadra quindi abbiamo l'obbligo di guardare avanti e non indietro", ha concluso l'amministratore delegato della Juve.

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