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Roma, Tiago Pinto: "Nessuno scontro con Mou, più forti dello scorso anno"

Calciomercato

Il general manager giallorosso in conferenza stampa: "In questo mercato siamo riusciti a mettere insieme piano tecnico, economico e strategico; rispetto allo scorso anno siamo più forti e con più soluzioni. Tra me e Mou non c'è nessuno scontro, il responsabile su tutto quello che accadrà con Renato Sanches sarò esclusivamente io. Marcos Leonardo resta un obiettivo"

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"Quando inizia una sessione di mercato l’obiettivo è mettere insieme tre piani: quello tecnico, quello economico e quello strategico. Oggi, vedendo i calciatori che sono andati via e quelli che sono arrivati, dico che ci siamo rinforzati rispetto allo scorso anno; abbiamo una rosa con più alternative e soluzioni!. È un Tiago Pinto consapevole e decisamente soddisfatto del lavoro svolto in questi tre mesi di trattative quello che traccia la linea sul calciomercato della Roma in conferenza stampa. "Il piano tecnico è più semplice da capire, vogliamo fare una squadra migliore della stagione scorsa. Poi c'è il piano economico e c'è un settlement agreement per cui dobbiamo spendere per la squadra il 70% dei ricavi. Poi c’è un piano strategico: per uscire da questa situazione con il financial fair play è importante prendere giocatori giovani, con prospettiva futura, per avere risultati sportivi ed economici. Abbiamo preso N'Dicka e Aouar, due under 25 con centinaia di partite in competizioni importanti. Dall'arrivo di José Mourinho il settore giovanile è una delle parti principale della strategia, ci ha dato l'opportunità di portare i ragazzi alla prima squadra, oggi abbiamo Zalewski e Bove che sono da prima squadra, più altri due che lavorano insieme tutti i giorni. È vero che abbiamo aumentato il monte ingaggi, ma siamo riusciti a mettere i tre piani insieme", le parole di Tiago Pinto.

"Andare in Champions obiettivo comune"

Il general manager dell’area sportiva giallorossa affronta diversi temi, iniziando "dall’obbligo" di centrare la qualificazione alla prossima Champions League: "Dal primo giorno che sono arrivato qui ho capito che questa è l'ambizione primaria per questa squadra, anche per me lo è. Dopo se arriviamo o meno tra le prime quattro è un altro tema. Se siamo obbligati? Sono parole che non uso. Quando vado a prendere giocatori come Wijnaldum, Dybala, Lukaku, Abraham devo dirgli qualcosa. Sicuramente loro vengono per lottare per obiettivi importanti", ammette Tiago Pinto.

"Renato Sanches mi fa impazzire, se avrà problemi sarà solo colpa mia"

"Tutto quello che andrà male con Renato Sanches avrà solo un responsabile: il sottoscritto", afferma Tiago Pinto. “Io sono ossessionato da questo giocatore. Al Benfica l'ho voluto prendere, a Roma prima non ci sono riuscito. Ora sì. Ha avuto problemi nel passato, è vero. Li avrà nel futuro? Sarà colpa mia. Io sono convinto che con questo allenatore, con questo staff tecnico e con i nostri medici, saremo capaci di portare al massimo Renato. Se lui gioca un tot di partite noi dobbiamo riscattarlo. Se le cose vanno bene, ok. Se vanno male è solo colpa mia, sono consapevole dei rischi. È un giocatore che mi fa impazzire", prosegue il dirigente della Roma nella conferenza stampa di fine mercato.

"Nessuno scontro tra me e Mourinho. Inizio difficile? Niente panico"

"Non c'è alcuno scontro tra me e Mourinho. Tutto quello che pensiamo ce lo diciamo in faccia e siamo motivati per far bene". Così Tiago Pinto, general manager della Roma, ha commentato il suo rapporto con lo Special One. Del rinnovo del tecnico non ha voluto parlare perché "sono cose che affrontiamo internamente", ha specificato il general manager che si è poi soffermato sull'avvio difficile in campionato. "E' vero che nessuno di noi è contento della situazione, ma non c'è motivo di panico. Stiamo parlando di tre partite difficili perché il mercato è aperto. È ovvio che non siamo contenti, ma siamo consapevoli di poter far meglio. Dopo la sosta avremo tutte le condizioni per migliorare". A chi gli chiede del rapporto con gli arbitri ha invece risposto: "Siamo alla terza giornata del campionato, non voglio fare guerre o polemiche. Dobbiamo sentire quello che dicono i direttori di gara, ma loro devono sentire anche quello che diciamo noi. Io onestamente ho un po' smesso, perché non riesco a capire la differenza tra Zaniolo a Napoli e Rui Patricio contro il Milan. Non è una critica, ma non capisco l'uniformità di giudizio". 

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"Marcos Leonardo continua a essere un obiettivo"

Tiago Pinto commenta anche alcune trattative non andate a buon termine del mercato giallorosso, da Scamacca a Beltran fino a Marcos Leonardo. "Sono abituato a prendere i no. Non è un grande problema. Non ho seguito attentamente tutti i nomi che ci hanno accostato. Due li abbiamo trattati chiaramente, cioè Scamacca, con cui stavamo parlando, ma a quel punto non siamo riusciti per ragioni pubblicamente conosciute. Marcos Leonardo continua a essere un obiettivo, lo seguiamo da 16 mesi, era una situazione che per noi era tranquilla, l'accordo fra le tre parti era in dirittura, ma abbiamo avuto la sfortuna che in un paio di mesi il Santos lotta per non andare in Serie B, il curatore tecnico è stato licenziato, è cambiato l'allenatore, ha venduto due giocatori di 17 anni per 30 milioni. Vendere il migliore della squadra nel mezzo della stagione è diventata una questione politica. Continua a essere un obiettivo, ha 20 anni e 150 partite in un club come il Santos". 

"Lukaku? Bisogna sfruttare le opportunità"

Il generale manager della Roma Tiago Pinto, nel corso della conferenza stampa di fine mercato, ha parlato anche dell’operazione Lukaku. "Ho tanti difetti ma non sono bugiardo. Lukaku non potevi prenderlo a luglio. Ho un buon rapporto con le persone che lo seguono, a causa di un altro giocatore, un giovane molto interessante. Per cui conoscevo più o meno la situazione. Il mio lavoro è pure questo, ci sono delle situazioni che a inizio mercato sono impossibili, tu devi monitorare, non parlare con nessuno per non creare le aspettative. Se ci sono dei momenti giusti devi sfruttare l'opportunità. L'intervento dell'allenatore è stato importante, ovviamente qui c'è un rapporto ed è anche meglio".