C'erano una volta i giorni del Condor

"Affacciati alla finestra amore mio"… Più che una finestra era una balcone e più che un verso di Jovanotti sono state le prime ore in rossonero di Alessandro Nesta. La stessa data di oggi, ma 22 anni fa, Galliani piazzava uno dei più famosi 'colpi del Condor'. Dopo essere arrivato a Milano con i suoi capelli lunghi e la sua aria timida, Nesta si affacciava dal balcone dell’Hotel Gallia per il primo saluto ai suoi nuovi tifosi. Ma cosa sono i giorni del Condor? Perché si chiamano così? Ma soprattutto, quali sono i colpi più importanti? Senza andare troppo lontano è stato lo stesso Galliani a raccontare ai nostri microfoni il suo semplice ragionamento: "Se vuoi vendere, devi vendere ad inizio mercato quando i prezzi sono alti. Se vuoi comprare, devi farlo alla fine perché nelle ultime ore ti porti a casa dei giocatori che non riusciresti mai a prendere prima". Una logica che ha sempre portato i suoi frutti: come un vero cacciatore Galliani opera nel mercato sapendo però che la vera preda sarà quella che catturerà prima del letargo. Andiamo allora a vedere quali sono stati i suoi migliori colpi last minute. Alessandro Nesta Scegliere la medaglia d’oro è praticamente impossibile, allora togliamoci dall’imbarazzo e partiamo dal 'festeggiato'. È il 2002, Nesta è il capitano di una Lazio costretta a cedere alcuni dei suoi pezzi migliori per mettere a posto i bilanci ed evitare il fallimento. Al Milan serve invece un difensore da accoppiare a Maldini. La richiesta di Cragnotti per cedere il suo capitano è di 45 milioni di euro, Galliani lo pagherà circa 15 in meno. In rossonero festeggerà due Champions League, due scudetti, due Supercoppe Europee, una Coppa Intercontinentale, una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane. Per non farsi mancare nulla anche una Coppa del Mondo nel 2006. Zlatan Ibrahimovic Presente, passato e Futuro. Con la F maiuscola come la seconda squadra del Milan di cui è uno dei supervisori. Il lungo rullino di Ibra in maglia rossonera comincia nella stagione 2010/11, quando a tre giorni dalla fine del mercato il Condor chiude con il Barcellona per il ritorno a Milano dello svedese. Prestito con diritto di riscatto intorno ai 25 milioni di euro e Ibrahimovic che, dopo un feeling mai nato con Guardiola e dopo soprattutto i quattro scudetti vinti con l’Inter, veste per la prima volta la maglia rossonera. Robinho "Stessa spiaggia, stesso mare", a proposito di canzoni. Ma soprattutto stesso anno. L’estate 2010/11 non vede solo l’arrivo di Ibrahimovic ma anche di uno degli uomini chiave di Allegri: Robinho. Durante l'ultimo giorno di mercato, Galliani versa nelle casse del City 18 milioni di euro. Anche in questo caso la chiave è stata il non rapporto con l’allenatore. Il brasiliano è stato il primo grande acquisto del Manchester City dello sceicco Mansur, ma la scintilla con Roberto Mancini non è mai scattata. E allora anche lui strappa un biglietto last minute per Milano. Mario Balotelli Avanziamo fino al gennaio 2013. Tra la sosta invernale e l’inizio del campionato il Milan è settimo in classifica, a 9 punti dalla zona Champions League. Troppi. Allegri si gode un piccolo faraone di nome El Shaarawy ma in attacco serve di più. Ecco che, sempre dal City e per 20 milioni di euro, arriva uno dei talenti migliori del nostro paese . Il Milan compra Balotelli con due pensieri in testa: guadagnare punti in classifica su quelle davanti e affiancare ad El Shaarawy un altro ragazzo sì giovane ma già con parecchia esperienza. Quest’ultima fallisce missione fallisce, visti i soli due gol da febbraio a maggio del 'Faraone' dopo i 14 del girone di andata . Per quanto riguarda la posizione di classifica, invece, Galliani otterrà non solo la migliore stagione di Balotelli in carriera ma anche un terzo posto che significherà un inaspettato piazzamento in Champions League. Giacomo Bonaventura Bonaventura all’Inter e Biabiany al Milan. Non è la PlayStation tanto meno il metaverso, è quanto successo nell'agosto 2014. Jack stava per andare all’Inter ma poi saltò tutto, stessa cosa per Biabiany sull'altra sponda del Naviglio, con il francese che aveva già posato con la sciarpa rossonera. Il mancato scambio con il Parma e con Zaccardo fece saltare tutto. E allora il Condor si gettò in picchiata sul forte centrocampista dell’Atalanta e per poco più di 5 milioni di euro aggiunse alla rosa una delle colonne delle successive sette stagioni del Diavolo. In quell’annata, Jack si rivelò poi uno dei migliori della squadra. Mattia Destro "Sì chi è?" "Buongiorno sono Galliani, posso salire?" È andata più o meno così quando l’allora Amministratore Delegato del Milan si recò a Roma per convincere Mattia Destro a firmare con i rossoneri. Il Milan aveva già l’accordo con la Roma per un prestito con diritto di riscatto fissato a 16 milioni, serviva convincere il giocatore. Galliani prese l’aereo e andò di persona sotto casa di Destro: la fotografia che immortala il momento è storica. Salì e incontrò l’attaccante giallorosso, con cui parlò circa un’oretta. Poi tornò giù e disse: "Ci vuole pensare stanotte". La notte avrebbe portato consiglio, anche perché la trattativa si svolse il 28 di gennaio,a poche ora dalla chiusura della sessione invernale del 2015. Destro, forse mosso dal gesto del Condor, accettò la proposta di Galliani. Quest’anno il Condor ha provato a cacciare l’ultima preda: portare Ivan Perisic al Monza, ma purtroppo non se n'è fatto nulla. Insomma, in questi anni Adriano Galliani ci ha sempre riservato delle sorprese in sede di mercato. Fino all’ultimo, fino alla fine. Perché si sa che la partita finisce solo quando l’arbitro fischia tre volte. In questo caso fino a quando le porte del calciomercato si chiudono. E fino a quel momento, nessuna preda può sentirsi al riparo dal Condor.

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