Inter, la rivoluzione sul mercato è rimandata: tutti i nomi per la prossima estate

Il mercato dell’Inter si è chiuso con un’operazione in entrata, Zalewski in prestito dalla Roma, e due in uscita in sempre in prestiito: Palacios al Monza e Buchanan al Villarreal. Ma soprattutto un investimento per il centrocampo dell’anno prossimo: chiuso Sucic della Dinamo Zagabria che arriverà a giugno per 14 milioni di euro più 2,5 di bonus più 10% sulla futura eventuale plusvalenza in caso di vendita. Tutto prevedibile e ampiamente previsto. Zero rischi, zero spese per la sessione attuale con la squadra che viaggia a ottimi ritmi, eppure un pensiero per il futuro che si fa sempre più concreto e vicino: rivoluzionare l’attacco. Anche se una possibilità di anticipare qualche manovra c’è stata. Le grandi operazioni sono attese per questa estate ma avrebbero potuto svilupparsi anche adesso: se l’Inter avesse trovato la soluzione, avrebbe potuto cedere uno tra Arnautovic e Correa per dirigersi verso una punta capace di garantire più gol e minuti rispetto alle attuale alternative. I meccanismi stavano stavano anche per incastrarsi. Il West Ham ha tentato Arnautovic e il Cagliari si è fatto sotto per il Tucu. Entrambi hanno rifiutato convinti di poter dare una mano in questa seconda parte di stagione. Il tema peró è sempre quello: alle spalle della ThuLa c’è poco, troppo poco. Le altre grandi si sono rinforzate in attacco, dal Milan alla Juve. Inzaghi invece si trova sempre con gli stessi. In campionato lo score dice: Thuram 13 gol, Lautaro 9, Taremi 1, Correa 1, Arnautovic 0. Ecco perchè la societá ha ascoltato le proposte di vari intermediari che hanno offerto i loro assistiti. I dirigenti nerazzurri hanno parlato con gli agenti di Rashford, Asensio, Joao Felix e chissà quanti altri ma alla fine, non avendo spazio nel reparto offensivo, hanno dovuto declinare e rinviare tutto all’estate quando scadranno proprio i contratti di Correa e Arnautovic. Il più accattivante tra i nomi proposti era quello di Asensio che avrebbe potuto giocare da seconda punta, ma in caso anche da mezzala. Il costo dell’ingaggio era sui 9 milioni. Prenderlo avrebbe voluto dire probabilmente rinunciare a qualcosa a giugno. E così, dopo i rifiuti dei due in uscita, l’Inter ha deciso di non forzare la situazione. Rashford invece era ancora più caro e con pretese di titolarità. Joao Felix non convinceva e non avrebbe giocato così tanto. In ottica futura le idee non mancano ma sarà fondamentale convincere la proprietà a investire su un giocatore che possa alzare il livello delle opzioni. Oaktree punterà sempre sui giovani e imposterà un budget non altissimo ma comunque a disposizione. Il segreto sarà trovare il modo di alzare questo budget non altissimo, magari attraverso la cessione di qualcuno per poi lanciarsi alla scoperta degli attaccanti del futuro. Il primo passo da fare sarà prendere una decisione su Pio Esposito. Il giovane di proprietà nerazzurra si trova in prestito allo Spezia e ha realizzato finora 11 reti in campionato. È un prospetto molto promettente e meriterà sicuramente una chance ad Appiano. Il punto è se concedergliela subito o mandarlo a giocare con continuità in una squadra di A. Quest’ultima ipotesi al momento sembrerebbe la preferita. In ogni caso decisione non semplice che dovrà tenere conto di un parametro fondamentale: quanti minuti avrebbe in maglia nerazzurra se restasse? Quante possibilità avrà di crescere, sbagliare e imparare? Se peró la linea societaria è puntare sui giovani, bisogna dire che prospetti migliori di Pio ce ne sono pochi. Altri nomi interessanti rimangono sul taccuino. Da Castro del Bologna a Krstovic del Lecce. Il primo, paragonato a Lautaro da giovane, ha segnato 6 gol in questo campionato di cui uno a San Siro e in Coppa Italia ha eliminato l’Atalanta. Il secondo ne ha messi 7 di gol ed è nel mirino di altre grandi squadre. Ci sarebbe soprattutto Jonathan David che è in scadenza col Lille. Il canadese è già più formato con 25 anni ma è sull’agenda di tutti. Ha pretese economiche molto alte, forse fuori portata, ma l’Inter rimane alla finestra anche perché da ora in avanti può già firmare per chi vuole e nel prossimo mercato sarà sicuramente un peso massimo. Altre piste sono più costose e complicate. Anche perchè l’Inter dovrà andare a sistemare gli altri reparti. In porta si segue con attenzione le vicende di Donnarumma, in difesa Beukema cattura l’interesse e a centrocampo si riproporrà la questione Frattesi. Per non farsi trovare impreparati i dirigenti hanno già preso Sucic e guardano in zona Como per l’alternativa del futuro: quel Nico Paz che sta facendo così bene abbinando la sua grande qualità a un’applicazione rigorosa delle linee guida di Fabregas. Senza dimenticare Ricci del Torino che animerà il prossimo mercato estivo. Da questo punto di vista non sarà facile per l’Inter prevalere. Per Ricci servono almeno 30 milioni, e la domanda che i dirigenti dovranno farsi è la seguente: ha senso spendere gran parte del budget per un centrocampista che gioca nella stessa zona di Calhanoglu? Differente se il turco decidesse di salutare. Capitolo rinnovi. Al netto di quanto scritto finora un dettaglio non puó sfuggire. La clausola da 85 milioni inserita nel contratto di Markus Thuram potrebbe non essere più cosi ben vista. Anche se stiamo parlando una cifra elevata che pochi club potrebbero versare in un’unica soluzione, il francese sta crescendo sempre di più e tutto il Mondo si sta accorgendo di lui. Che sia Champions League o Serie A, Tikus ormai è diventato un fattore. Sempre veloce, ispirato, forte, determinante. Le vecchie corse in fascia sono diventate 'incursioni razzo' nel cuore delle difese avversarie. Ha imparato a gestire il pallone, far salire la squadra e in zona gol è sempre più presente. Per questo non importa quale rivoluzione d’attacco ci sarà, l’Inter a fine stagione potrebbe decidere di blindare ancora di più il suo gioiello, magari togliendo la clausola, per costruire intorno a lui e Lautaro l’attacco del futuro.

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Matteo Barzaghi