L'Inter cambia pelle: perché De Winter può essere il nuovo Acerbi

Beppe Bergomi l’ha scritto proprio su Sky Sport Insider: la copertina di Inter-Barcellona è dedicata ad Acerbi. Anche perché a 37 anni giocare con quella determinazione è qualcosa di incredibile, soprattutto se questa sarà probabilmente l’ultima occasione per poter davvero vincere qualcosa in carriera. Ecco, quella partita Koni De Winter l’ha vista dagli spalti. Da semplice spettatore. Anche se forse, immaginarsi con la maglia nerazzurra non gli sarebbe dispiaciuto. Intanto si può dire questo: nell’ottica di ringiovanimento della rosa imposto da Oaktree, il nome del difensore del Genoa, scuola Juventus, è sul taccuino del ds Ausilio. E non proprio in fondo alla lista, anzi. Il giocatore piace eccome, compirà 23 anni a giugno e nell’ultima stagione ha dimostrato una crescita esponenziale. Per questo piace molto sia ai dirigenti, sia a Simone Inzaghi, che in lui potrebbe rivedere di fatto un nuovo Acerbi. Piano con i paragoni, lo sappiamo bene: ma i dati non mentono e Soccerment ce lo conferma. Ma perché Acerbi? Se si guardano tutti i difensori a disposizione di Inzaghi, è lui ad avere la maggiore similarità con il belga. Anche se forse, sarebbe meglio dire il contrario. Prima di andare più a fondo con i dati, vediamo le caratteristiche di base: 192 centimetri di altezza Acerbi, 191 De Winter; 20 presenze in Serie A il primo , 23 il secondo. Livelli diversi, aspettative diverse. Ma considerazioni all’interno della squadra molto simili. Vediamo ora gli aspetti più specifici, confrontando sia il radar tra i due giocatori, sia la heatmap di De Winter. Acerbi, e non solo per una mera questione anagrafica, risulta essere un giocatore più vecchio stampo: De Winter preferisce impostare, lo si vede dal dato delle percentuali dei passaggi per le squadre e soprattutto per i passaggi progressivi nei 90’. Il genoano, di fatto, sale di più palla al piede, e potrebbe essere un’arma a disposizione per la manovra di Inzaghi . Ma le qualità dell’interista sono comunque bene evidenti anche in fase di possesso palla: sbaglia pochi passaggi, è preciso sia per i tocchi nello spazio breve, sia per quelli negli spazi più lunghi. Ed è più efficace di De Winter nelle statistiche difensive. Questione di esperienza, senza dubbio: De Winter compirà 23 anni a giugno e ha dei margini di miglioramento enormi. Come dimostra il fatto che possa giocare in tutti i ruoli della difesa a 3 o, all’occorrenza, anche come esterno difensivo. Ci sarebbe da lavorare, ma le prospettive ci sono tutte. Ed è per questo che l’Inter lo sta considerando: fa parte del naturale ricambio che già è stato messo in pratica nei mesi scorsi . Da battere c’è la concorrenza della Premier League, che insiste tanto, ma l’Inter ha un grande asso nella sua manica: provare ad accelerare subito, per chiudere la trattativa e avere il giocatore già a disposizione in vista del Mondiale per Club. D’altra parte, De Winter da quella posizione sugli spalti di San Siro non era poi così lontano dal campo. A Milano, contro l’Inter, ha giocato due volte: stagione 2022/23 con la maglia dell’Empoli, l’anno scorso con quella del Genoa. In questa stagione è stato in panchina. Tornarci con altre vesti sarebbe una sfida di quelle tutte da raccontare.

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Valentino Della Casa