Calciomercato, quando la Serie A compra dal Real Madrid: tutti gli acquisti
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Tanti i giocatori passati nella storia dal Real Madrid al campionato italiano: un flusso diventato sempre più frequente a partire dagli anni 2000. Tra quelli che sono "rinati" o che si sono confermati campioni e altri rivelatisi flop, gli ultimi in ordine di tempo sono Luka Jovic alla Fiorentina e Mario Gila alla Lazio
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©Getty
- Difensore centrale classe 2000 approda alla Lazio dal Real Madrid per 6 milioni di euro. Alle merengues era arrivato ne 2018/19 dopo le giovanili all'Espanyol. Dotato non solo di buona fisicità ma abile anche in fase di impostazione, nell'ultima stagione è stato il perno della difesa del Castilla, la formazione B del Real, e ha anche esordito con i Blancos
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- Con Liga e Champions in bacheca, approda in A dopo una stagione al Real in cui non ha trovato lo spazio che avrebbe desiderato, complice l'incredibile annata di Benzema. Appena 3 reti nella sua esperienza madrilena, iniziata nel 2019 quando fu prelevato dall'Eintracht Francoforte. Nel gennaio 2021 ritorno all'Eintracht in prestito e poi di nuovo al Real, ma senza "rinascere". Quello che spera di fare in viola
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- In giallorosso in prestito biennale con diritto di riscatto, che la Roma non ha esercitato, girandolo al Getafe nel gennaio 2022. Per lui una vita al Real, tra settore giovanile e prima squadra, con altre due esperienze in prestito per trovare più continuità lontano da Madrid, al Wolfsburg e al Levante
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- I rossoneri lo prendono in prestito per un anno, rinnovandolo poi per altre due stagioni (fino a giugno 2023). Cresciuto nel Manchester City, lo spagnolo classe '99 ha trovato poco spazio nel biennio al Real, raccogliendo appena 21 presenze e 2 reti. Con i rossoneri, invece, è arrivato lo scudetto al secondo anno in Italia
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- 40 i milioni sborsati da Suning per assicurarsi l'esterno marocchino che, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili con i Blancos, è maturato lontano da Madrid, in prestito al Borussia Dortmund. Dopo una grandissima stagione in A, impossibile trattenerlo di fronte ai milioni del Psg
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- Non trovava spazio nei Blancos e così, dopo aver disputato appena 23 gare in due anni, decide di accettare la corte di Maldini, decisivo nel convincerlo. I rossoneri lo acquistano per 20 milioni e il suo impatto sul campionato italiano è devastante: gol e assist, decisivo nella conquista dello scudetto 2021/22
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- È il colpo del secolo in Serie A. Il club di Agnelli versa 117 milioni quando il portoghese, protagonista di un decennio incredibile di successi personali e di squadra, decide di lasciare il Real Madrid per provare a riportare la Juve sul tetto d'Europa. Dopo un triennio (e 101 gol in bianconero), il ritorno al Manchester United
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- La Juve individua in lui il giusto profilo per dare esperienza internazionale alla squadra, reduce da quattro Scudetti consecutivi. Preso a costo zero, il centrocampista diventa un punto di riferimento nonostante i tanti guai fisici: vince 5 campionati di A, che si sommano a quello spagnolo vinto col Real nel 2012 e alla Bundesliga con lo Stoccarda (2007)
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- Avanti e indietro sull'asse Madrid-Torino. La sua prima esperienza in bianconero risale all'estate del 2014: la Juve lo acquista per 20 milioni dal Real (con i Blancos che mantengono un diritto di recompra fissato a 30), dove è chiuso da Benzema. Nel suo primo biennio italiano, 27 gol e 18 assist, e il Real decide di riportarlo a casa. Dopo un anno, le esperienze al Chelsea e all'Atletico, per poi tornare di nuovo alla Juve (ma stavolta in prestito dai Colchoneros)
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- Scarso minutaggio al Real, in rossonero scende in campo 28 volte nel suo primo campionato italiano; poi nella stagione successiva - dopo essere partito da titolare - finisce per cedere il posto a un giovanissimo Donnarumma in rampa di lancio. Ad agosto 2016, si trasferisce all'Espanyol
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- Un ritorno, il suo, con i tifosi rossoneri che riabbracciano il loro idolo dopo quattro anni di alti e bassi con i Blancos. Il rendimento però non è più quello di un tempo. Arriva con l'obiettivo di riportare in alto il Milan, riuscendo tuttavia a ottenere solo un timido 8° posto: firma 9 reti e 7 assist in 37 partite, poi arriva il definitivo addio prima di accasarsi al Sao Paulo
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- Nell'estate del 2013 diventa Napoli la meta ideale per i Blancos. Sono ben tre, infatti, le operazioni che il club di De Laurentiis chiude con i madrileni nella stessa finestra di calciomercato. L'acquisto più importante è il Pipita (39 milioni), arrivato per sostituire Cavani: l'argentino non delude e in tre anni segna 91 gol, tra cui i 36 in Serie A con la quale vince la classifica cannonieri e stabilisce un nuovo record (poi eguagliato da Immobile), prima di scegliere l'avventura alla Juve
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- Insieme a Higuain arriva anche il difensore: costo dell'operazione 12 milioni. Il centrale garantisce esperienza al reparto e resta in maglia azzurra fino al 2019, totalizzando 236 presenze. Dopo sei stagioni decide di tornare in patria, chiudendo la sua avventura italiana con una Coppa Italia e una Supercoppa in bacheca
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- Il tris di acquisti lo completa l'esterno offensivo, diventata poi con gli anni una bandiera del club. Con poco spazio a disposizione tra i Blancos, Callejon si fa richiamare dalla corte di Benitez e diventa un elemento imprescindibile per i colori azzurri fin dalle prime battute: il suo addio arriva nel 2020, dopo un'avventura caratterizzata da 82 reti e 78 assist in 349 match
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- In prestito dal Real, con cui ha accumulato 121 presenze, in Serie A si prende progressivamente una maglia da titolare ma per la Roma non è una stagione da ricordare: il suo rendimento non convince e la società decide di non riscattarlo
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- Colpaccio dell'Inter che negli ultimi giorni di mercato, per 15 milioni, acquista il trequartista olandese che si rivela un elemento fondamentale nella vittoria del Triplete. Nelle stagioni successive continua a sfornare grandi giocate, ma il suo rendimento cala progressivamente fino a quando, nel gennaio 2013, lascia l'Italia dopo 22 gol e 35 assist in 116 partite per trasferirsi al Galatasaray
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- La Juve si riprende l'ex capitano della Nazionale, dopo che lo aveva ceduto tre stagioni prima, ma il suo ritorno non sortisce gli effetti sperati. Il difensore gioca 33 partite, chiudendo con un 7° posto in Serie A, poi sceglie di proseguire la carriera negli Emirati Arabi Uniti
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- Dopo la fallimentare esperienza in Spagna, l'attaccante decide di ripartire dal club genovese che lo acquista in prestito con diritto di riscatto che andrà in porto l'anno successivo. Ed effettivamente Cassano alla Samp rinasce: segna 9 gol il primo anno, 15 in quello dopo e poi altri 11 nella stagione 2009-10 in cui, in coppia con Pazzini, trascina i blucerchiati fino ai preliminari di Champions
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- Dopo le esperienze con Roma e Juventus, il brasiliano lascia il Real a seguito di un'annata deludente. Ma con la maglia rossonera il Puma non è più quello di una volta e in due stagioni accumula meno di 1600 minuti, non riuscendo a graffiare come un tempo
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- Sessione invernale (gennaio 2007), si celebra il ritorno in Serie A del Fenomeno. Il brasiliano 'tradisce' i colori nerazzurri e si accasa al Milan che versano 7.5 milioni al Real, club con la quale aveva messo in bacheca un altro Pallone d'Oro. Il suo impatto nei suoi primi sei mesi è, come al solito, devastante. Poi, però, riemergono i problemi fisici e riesce a collezionare solo altre sei partite nella seconda stagione, l'ultima prima di restare svincolato
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- Nell'estate del 2005 sono addirittura tre i colpi che registrano i nerazzurri dal Real Madrid. Il primo è il portoghese, Pallone d'Oro nel 2000, che arriva in Italia a 33 anni dopo aver riempito il suo palmares di trofei nazionali e internazionali. Anche in Serie A l'esterno non perde la sua fame di vittorie e mette in bacheca altri Scudetti e coppe. Dopo 4 stagioni e 141 presenze, decide di appendere gli scarpini al chiodo
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- Insieme a Figo arriva un altro centrocampista dai Blancos, costato appena due milioni. A differenza del compagno, l'argentino resta in nerazzurro fino al 2008: un triennio nel quale disputa 71 partite, con all'attivo 7 reti e 2 assist. Dopo aver vinto tutto nei confini nazionali, decide di far ritorno in patria
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- A chiudere la campagna acquisti nerazzurra in quell'estate è il forte difensore centrale argentino. L'Inter lo prende per 16 milioni, dopo che l'anno prima il Real lo aveva acquistato dalla Roma (con la quale aveva vinto uno Scudetto e si era messo in mostra a livello europeo) per 25 milioni. Tornato in Serie A, The Wall torna ai livelli di un tempo e diventa uno dei protagonisti assoluti dei nerazzurri, fino alla grande cavalcata del Triplete. Lascia Milano solo nel 2014, dopo 236 presenze complessive
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- Numeri straordinari con le giovanili del club madrileno, si trasferisce ai viola in prestito ma l'esperienza dura appena sei mesi. Nel gennaio successivo infatti, dopo sole 4 reti (di cui 3 in Coppa Italia) in 17 gare, rientra a Madrid e comincia un'altro prestito al club Bruges
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- I Blancos lasciano andare il centrocampista, reduce da un'esperienza deludente, a costo zero e l'Inter ne approfitta subito, mettendo a segno uno dei migliori colpi della sua storia. In nerazzurro, infatti, il Cuchu rinasce e diventa un elemento cardine del club fino al giorno del suo addio 10 anni dopo. Con la maglia dell'Inter, Cambiasso vince tutto, chiudendo l'esperienza con 51 gol e 34 assist in 431 partite
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- Sono 17.5 i milioni che sborsa Berlusconi per prendere il centrocampista argentino che al Real Madrid ha giocato e incantato per sei stagioni. Arrivato in Italia i continui infortuni ne condizionano fortemente la carriera e, dopo essere rimasto fermo per due anni, debutta finalmente nel 2002-03: riesce, tuttavia, a disputare solo 33 gare con i rossoneri prima di decidere di ritirarsi. Lascia, comunque, con una Champions in bacheca vinta (oltre alle due vinte con i Blancos) nella finale di Manchester
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- Insieme a Redondo, al Milan arriva un altro giocatore della Casa Blanca. I rossoneri prendono il difensore brasiliano in prestito, ma l'esperienza si rivela un flop e dura appena 335 minuti. A sei mesi dal suo trasferimento, il giocatore fa ritorno alla base prima di proseguire la carriera altrove
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- Nel gennaio del 2000 l'Inter sborsa circa 24 milioni per acquistare l'olandese, già ammirato in Italia con la maglia della Samp. Ormai giocatore affermato, il centrocampista firma 14 gol e 11 assist in un anno e mezzo in nerazzurro, ma nell'estate 2002 finisce al centro di un intreccio di mercato che lo porta sull'altra sponda di Milano, quella rossonera. Una cessione che si rivelerà un rimpianto per l'Inter
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- La società viola decide di affiancare un grande centravanti a Batistuta e prende il classe '69, arrivato secondo al Pallone d'Oro del 1997 e protagonista del gol vittoria nella finale di Champions contro la Juve l'anno dopo. Il Real Madrid lo cede al club di Cecchi Gori per 12 milioni, ma l'attaccante fatica a imporsi in Italia. Resta tre anni, segnando appena 11 reti in 63 presenze, poi torna in Spagna per chiudere la carriera
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- Il difensore fa ritorno a Milano, ma sulla sponda nerazzurra. Dopo un anno e mezzo al Real Madrid, l'Inter lo acquista per quasi 10 milioni, ma l'esperienza all'Inter si rivela uno dei pochissimi flop della carriera di Panucci. Il giocatore non entra mai in sintonia con l'ambiente e dopo una sola stagione, caratterizzata da 31 presenze totali, lascia i nerazzurri prima in prestito e poi a titolo definitivo
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- È l'estate del 1996 quando l'Inter decide di acquistare, per due milioni e mezzo, l'attaccante dalla società madrilena. Dopo aver realizzato 97 reti con la maglia del Real, il cileno diventa un idolo dei tifosi nerazzurri ma, nonostante prestazioni di alto livello, non riesce a mantenere la stessa media gol. Ne segna in totale 41 prima di far ritorno in patria, ma uno di questi è pesantissimo: è quello che sblocca la finale di Coppa Uefa 1998, poi vinta per 3-0 contro la Lazio
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- Il trequartista spagnolo passa tutta la sua prima parte di carriera al Real (con la quale avrebbe successivamente giocato altre due stagioni) prima di intraprendere l'avventura in Serie A. Diventa subito un punto fermo dei granata con la quale, nel suo biennio, disputa complessivamente 72 partite. In entrambe le annate centra la qualificazione alla Coppa Uefa, competizione in cui il Torino nel 1992 approda fino alla finale poi persa contro l'Ajax
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- Dopo una vita nelle fila dei Blancos, con cui vince tutto in patria, il centrocampista viene acquistato dall'Udinese nell'estate del 1989. Nella sua unica stagione italiana colleziona 31 presenze (di cui una in Coppa Italia) e 2 gol, ma la sua esperienza non basta per evitare la retrocessione
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- Il primo trasferimento sull'asse Madrid-Italia è quello del centrocampista che inizia e chiude la sua carriera al Betis, lascia il Real Madrid nel 1962, dopo aver vinto tutto, e si trasferisce al club bianconero. Con la Juve totalizza 293 presenze in 8 stagioni, vincendo lo Scudetto nel 1966-67 (nel mentre si era laureato campione d'Europa con la Spagna). Prosegue la carriera con la Roma, prima di far ritorno in patria