Milan, tradizione trequartista: con De Ketelaere (e Adli) torna al potere la fantasia
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Il club rossonero è storicamente legato alla figura del numero 10, anche se alcuni dei suoi fuoriclasse non hanno effettivamente indossato quel numero. Rivera è stato il capostipite, poi tanti altri campionissimi a cui il belga De Ketelaere e il francese Adli dovranno ispirarsi per proseguire questa tradizione all’insegna della qualità
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- È il trequartista per eccellenza della storia del Milan. Dal 1960 al 1979 con oltre 500 presenze in maglia rossonera è stato lui ad incarnare perfettamente il ruolo del trequartista. Per il fuoriclasse di Alessandria anche un Pallone d’oro, tre scudetti e due Coppe dei Campioni
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- Non esattamente il prototipo del trequartista tutto talento, visione di gioco e passaggi illuminanti, ma la sua potenza, abbinata comunque ad una tecnica da vero numero 10, sono ricordi indelebili tra i tifosi del Milan e non solo. Tra il 1987 e il 1994, con una piccola parentesi alla Samp, è stato lui uno dei grandi protagonisti del leggendario Milan di Sacchi prima e di Capello poi
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- Molto più trequartista rispetto a Gullit, Zvonimir Boban ha rappresentato per quasi un decennio il perfetto numero 10 in maglia rossonera. Per il croato, che ha anche avuto la concorrenza di un altro fuoriclasse proveniente dai Balcani come Dejan Savicevic, sono quattro gli scudetti con il Milan e una Champions League
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- Se si fa riferimento al ruolo del trequartista geniale, fantasioso e dalla tecnica sopraffina è impossibile non pensare a colui che venne soprannominato proprio “il Genio”. Dejan Savicevic ha indossato la maglia numero 10 del Milan dal 1992 al 1998. Sua la firma indelebile nella vittoria per 4-0 contro il Barcellona di Cruijff in finale di Champions nel 1994. Il suo pallonetto a Zubizarreta è storia rossonera
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- Non ha potuto indossare la maglia numero 10 perché già sulle spalle proprio di Dejan Savicevic, ma tra i grandi trequartisti della storia del Milan c’è anche Roberto Baggio. Il “Divin Codino”, con addosso la numero 18 e con la concorrenza del “Genio” e di Zvonimir Boban, ha vinto lo scudetto nella stagione 1995/96
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- Un sinistro raffinato e un talento tutto brasiliano: tra i trequartisti che hanno accompagnato il Milan nel nuovo millennio c’è anche Leonardo. Non indossava la maglia numero 10 perché già sulle spalle di Zvonimir Boban ma c’è anche la sua firma nel titolo vinto con Zaccheroni in panchina nella stagione 1998/1999
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- Dopo l’addio al Milan di Boban e Leonardo, la maglia numero 10 e il ruolo di trequartista passano a quello che fino a quel momento era stato l’acquisto più caro nella storia del Milan. Nel 2001, dalla Fiorentina, arriva il “10” per eccellenza: Manuel Rui Costa. Il portoghese segna poco ma illumina con i suoi assist ed è protagonista assoluto della Champions vinta nel 2003
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- Schierato spesso da mezzala da Ancelotti, Clarence Seedorf possedeva qualità fisiche e tecniche tali da fare la differenza anche nel momento in cui, con Rui Costa prima e con Kaká poi, veniva avanzato sulla linea dei trequartisti. È proprio lui ad ereditare la maglia numero 10 del portoghese. In rossonero Seedorf vince tutto diventando nel 2007 l’unico calciatore nella storia a sollevare quattro Champions League con tre squadre diverse (Ajax, Real Madrid e Milan)
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- Ha cambiato per sempre la concezione del ruolo del trequartista e non solo nel Milan: dalla stagione 2003/04, il brasiliano è stato capace di soffiare il posto da titolare Rui Costa, trascinando i rossoneri al titolo nazionale prima e a due finali di Champions poi. Nel 2007, con la vittoria di Atene, arriva anche il Pallone d’oro. Le sue accelerazioni, la sua eleganza e la sua capacità di spaccare le partite non hanno trovato repliche a San Siro dal suo addio
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- La numero 10 era già sulle spalle di un senatore come Clarence Seedorf ma anche con il numero 80 e seppur nella sua classica posizione più defilata sulla sinistra, Ronaldinho – che comunque non era più il funambolo imprendibile del Barcellona – ha saputo regalare giocate e numeri che hanno incantato tutti i tifosi rossoneri. Due stagioni e mezza, abbastanza per lasciare un ricordo importante e tutt’oggi nostalgico della sua immensa classe
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- Dopo la cessione di Boateng e prima degli ultimi arrivi in questa sessione di calciomercato, sono stati diversi i trequartisti che hanno provato, senza particolare successo, ad imporsi con la maglia del Milan. Spesso, tra l’altro, i moduli scelti dai vari allenatori del Milan non prevedevano l’utilizzo del trequartista. L’ultimo trequartista prima del titolo vinto nel 2022 è proprio Hakan Calhanoglu, che inizia l’avventura in rossonero da mezzala per poi passare sulla trequarti alle spalle della punta con Pioli
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- Se lo spagnolo è stato, almeno all’inizio della stagione, il trequartista designato (con tanto di maglia numero 10) nel campionato del 19mo titolo, il francese sta rubando la scena proprio in quel ruolo in questo pre-campionato. De Ketelaere, fiore all’occhiello della campagna acquisti rossonera, troverà dunque la giusta concorrenza in un ruolo che al Milan ha decisamente un peso particolare