Tour de France: Woods vince 9^ tappa, Pogacar guadagna 8" su Vingegaard sempre in giallo
Sul Puy de Dome vittoria del canadese Woods davanti a Latour e Mohoric. Corridori che facevano parte della fuga di giornata, partita al km 0. Pogacar stacca Vingegaard nel finale e lo avvicina in classifica generale. Il danese conserva la maglia gialla con 17 secondi sul rivale. Lunedì giorno di riposo, martedì la Vulcania-Issoire (167 km)
I favoriti di oggi
Molto dipenderà dal distacco che ci sarà tra l'eventuale fuga e i big della classifica prima di affrontare il Puy de Dôme. L'attesa, naturalmente, è tutta per la sfida tra i 'titani' Vingegaard e Pogacar, ma occhio a Jai Hindley e ai fratelli Yates. Non è da escludere una 'sparata' da finisseur, come ci hanno abituato in carriera corridori del calibro di Julian Alaphilippe, Wout van Aert, Mathieu van der Poel e Alberto Bettiol.
Caduta anche per Simon Yates
Il britannico di Bury è finito a terra nel finale dell'ottava tappa perdendo 47" in classifica da Vingegaard e scivolando dalla 4^ alla 6^ posizione in graduatoria, scavalcato anche dal fratello gemello Adam.
Al km 0 sono parte la prima fuga di giornata con 14 corridori
Cosa è successo ieri: il ritiro di Cavendish
Sabato il danese Mads Pedersen ha vinto di forza la volata di Limoges, battendo allo sprint Jasper Philipsen e Wout van Aert. In precedenza, al km 60, il Tour perde uno dei suoi grandi protagonisti: Mark Cavendish, alla sua ultima partecipazione alla corsa francese, cade ed è costretto al ritiro per la rottura della clavicola destra. Svanisce, così, il sogno del 38enne dell'Isola di Man che, con una vittoria, avrebbe battuto il record assoluto di successi nella Grande Boucle, superando Eddy Merckx ( restano in parità, 34 a testa, cronosquadre escluse).
Le imprese di Coppi e Gimondi sul Puy de Dôme
Nel 1952 il 'Campionissimo' battezzò il vulcano situato nella catena montuosa del Massiccio Centrale firmando la prima vittoria italiana sul Puy de Dôme. Nel 1964 il duello leggendario tra Raymond Poulidor e Jacques Anquetil, che ebbe la meglio; nel 1967 fu Felice Gimondi a scollinare per primo; nel 1975 Eddy Merckx fu vittima di un'aggressione da parte di uno spettatore. Nell'ultima edizione, quella del 1988, trionfò il danese Johnny Weltz.
Il ritorno sul Puy de Dôme, 35 anni dopo...
Dal 1952 al 1988 la salita sul vulcano francese rappresentava un 'must' del Tour: scalata 13 volte e in 8 occasioni scelta come ultima 'fatica' prima della passerella parigina. Poi, per ragioni politiche, logistiche e ambientali, la montagna mitica della regione Alvernia-Rodano-Alpi è sparita dai radar del percorso.
L'altimetria della tappa
La prima parte, mossa, condurrà al traguardo volante di Lac de Vassivière; quindi, quasi in serie, tre Gran premi della Montagna: la Côte de Felletin (quarta categoria, 2,1 km al 5,2%), la Côte de Pontcharraud (quarta cat., 1,8 km al 4,6%) e la Côte de Pontaumur (terza cat., 3,3 km al 5,3%). Ancora una leggera salita (il Col de la Nugère), seguita da un tratto in discesa e l'ascesa finale al Puy de Dôme (13,3 km al 7,7%, gli ultimi sopra l'11,5%).
La Grande Boucle è in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky. Sul nostro liveblog cronaca e aggiornamenti.
Buon pomeriggio! È il giorno della 9^ tappa di questo Tour, lunga 184 km: partenza da Saint-Léonard-de-Noblat e arrivo sulla durissima salita del Puy de Dôme. Maglia gialla sempre sulle spalle di Jonas Vingegaard, che dovrà difendere i 25 secondi di vantaggio in classifica sul rivale Tadej Pogacar.
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