Vuelta, Dsm vince la cronosquadre di Barcellona: Milesi in maglia rossa

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In un tratto scivoloso per via del maltempo, è italiana la prima maglia rossa di una Vuelta ricca di campioni. Contro ogni pronostico, a vincere è Lorenzo Milesi e il suo team. La prima tappa si porta dietro tante critiche per un'organizzazione che fa discutere

Sotto la pioggia di Barcellona, è italiana la prima maglia rossa di una Vuelta ricca come non mai di campioni. Il simbolo del primato lo veste Lorenzo Milesi, fresco di titolo mondiale under 23 e all'esordio assoluto in un grande giro, è stato il suo team, l'olandese DSM Firmenich, a vincere contro ogni pronostico la cronometro a squadre che ha inaugurato questa Vuelta del 2023. Milesi è stato il primo dei suoi a tagliare il traguardo e per questo si è guadagnato la 'roja', e si gode questo momento in attesa di vedere cosa riserverà il futuro.

La prima tappa

 

La frazione inaugurale di questa Vuelta è stata caratterizzata dal maltempo che ha reso viscido, e quindi scivoloso, il fondo stradale. Ci sono state numerose cadute, per fortuna senza gravi conseguenze, che hanno indotto più di un atleta a non spingere al massimo e a pensare soprattutto a limitare i danni. A penalizzare chi stava gareggiando ci si è messa anche un'illuminazione non ideale su alcuni tratti di strada: qualcuno se l'è presa con l'organizzazione, come il vincitore della scorsa edizione del giro spagnolo, Remco Evenepoel e i compagni della Soudal-QuickStep. Così forse non è un caso che a vincere, con il tempo di 17'30"15, sia stato un team, quello di Milesi, che è stato tra i primi a prendere il via, quando la strada era meno bagnata rispetto alle successive partenze. Beffati, per meno di un secondo, i padroni di casa della Movistar, mentre la grande delusa di giornata è la squadra in teoria migliore, ovvero la Jumbo Visma di Primoz Roglic e Jonas Vingegaard, frenata da un inconveniente meccanico al mezzo del danese vincitore del Tour. Così la Jumbo ha perso da tutti i rivali chiudendo undicesima a 32" dalla DSM Firmenich di Milesi. Domani seconda tappa con arrivo in salita al Castell de Montjuic e il 14% di massima pendenza: può succedere di tutto.