
A una settimana dal successo nel Giro delle Fiandre l'olandese piazza la doppietta nella regina delle classiche, tra fango, polvere e pavè: l'iridato attacca a 60 km dal traguardo e si riconferma campione della corsa, ribattezzata 'Inferno del Nord'. Sul podio anche Philipsen e Pedersen, niente da fare per gli italiani
L'ultimo acuto di un italiano nel 2021 grazie a Sonny Colbrelli, che bruciò allo sprint il 'solito', favorito van der Poel.
Edizione da record
È stata la Parigi-Roubaix più veloce della storia: 48,7 di media oraria!
Il palmarès di van der Poel
- 2 Parigi-Roubaix (2023, 2024)
- 3 Giri delle Fiandre (2020, 2022 e 2024)
- 1 Milano-Sanremo (2023)
- Campione del mondo Elite (2023)
Van der Poel: "Un sogno"
"Mi sono goduto gli ultimi chilometri - racconta a caldo il vincitore - è un sogno che avevo fin da bambino e che oggi si avvera. Grazie alla squadra, lavoro super".

©IPA/Fotogramma
Prima dell'olandese, l'unico corridore in maglia arcobaleno capace di vincere Fiandre e Roubaix in una settimana fu il belga Rik Van Looy nel 1962.
Andrea Pasqualon primo degli italiani al traguardo: 50°.
L'ORDINE D'ARRIVO

Philipsen, compagno di squadra di van der Poel nell'Alpecin, la spunta in volata per il secondo posto, terzo Pedersen.
VAN DER POEL VINCE LA PARIGI-ROUBAIX 2024!

©Getty
Van der Poel entra ora al Velodromo: tutti in piedi per lui!
ULTIMO CHILOMETRO!
Ultimi due chilometri per questo fenomenale corridore!
La corsa, come da tradizione, si chiuderà al Vélodrome di Roubaix: così dal 1943, tranne che per il triennio 1986-1988.
Il vantaggio di van der Poel non accenna a diminuire: sempre intorno ai tre minuti.
Siamo al settore numero 2, Willems – Hem: 1,4 km, due stelle di difficoltà.
10 KM AL TRAGUARDO!
Entusiasmo alle stelle sulle strade della Roubaix per l'impresa epica del 29enne nato a Kapellen.
L'olandese si prepara al Gruson, settore numero 3 di 1,1 km (due stellette).
Van der Poel conclude il Carrefour de l’Arbre con 3 minuti di vantaggio su Pedersen, Kung, Philipsen e Politt.
Van der Poel sul Carrefour de l'Arbre
Siamo al km 242, 5, l'iridato inforca il Carrefour de l’Arbre: 2,1 km, 5 stelle di difficoltà. Un luogo mitico!
L'olandese ha appena affrontato ora il settore numero 5 del Camphin-en-Pévèle, 1,8 km e 4 stelle di difficoltà.
20 KM ALL'ARRIVO
Asfalto o pavé, per Van der Poel non fa differenza: oltre due minuti e mezzo sul quartetto degli inseguitori, più di tre sul gruppetto Vermeersch.
Non conosce sosta la pedalata dell'iridato, imprendibile: 2'12" su Pedersen, Kung, Philipsen e Politt.
Brutta caduta per Pithie all'entrata del settore numero 7 Cysoing – Bourghelles di 1,3 km, tre stellette.
30 KM ALL'ARRIVO
SIamo al Templeuve (Moulin-de-Vertain), settore numero 8, con distacco immutato.
Due minuti il vantaggio di van der Poel con 9 settori ancora da affrontare, quando mancano 35 km al traguardo.
40 KM AL TRAGUARDO
Il campione del mondo prosegue nella sua marcia trionfale, cominciata ai 60 dall'arrivo: 1'40 il distacco già maturato sugli 'umani'.
Siamo in uno dei punti più duri della corsa, il settore numero 10: Mons-en-Pévèle, 5 stellette di difficoltà.
Gli inseguitori sembrare alzare bandiera bianca: oltre un minuto il vantaggio di van der Poel.
50 KM AL TRAGUARDO
La sua pedalata in stile ciclo-cross (il 'mondo' da cui proviene) fa la differenza e sale ancora il suo vantaggio: 40 secondi!
Mathieu sta letteralmente volando sui sassi di porfido!
Van der Poel incrementa ancora il margine sugli inseguitori, guidati da Pedersen, in ritardo di 22 secondi dal nipote di Raymond Poulidor.
Dieci secondi il vantaggio già accumulato dall'olandese, autore di un'azione impressionante.
Attacca van der Poel!
Siamo al settore numero 13, Orchies, di 1,7 km (tre stelle): attacco di van der Poel!
60 KM ALL'ARRIVO
Siamo al settore 14, Beuvry-la-Forêt – Orchies (km 194,5): tre stelle.
28 in testa
Ripresa la mini-fuga, con nuovi tentativi di attacco, subito neutralizzati. Cambio bici per Van Dijke.
Soltanto 5 secondi il margine tra attaccanti e inseguitori!
70 KM AL TRAGUARDO
Il terzetto al comando mantiene una ventina di secondi sul gruppetto van der Poel.
Sono rimasti in 27 a giocarsela: la Foresta ha fatto selezione, ma non completamente.
Siamo al settore 16 (km 184,7) Warlaing – Brillon, di 2,4 km: tre stelle di difficoltà.
All'uscita dalla foresta Pedersen è riuscito a rientrare sul gruppo degli inseguitori, che comprende Van der Poel, Philipsen e Pidcock, distanti 30 secondi dal terzetto di testa.
Ci provano in tre: Kung, Vermeersche e Politt.
Pedersen è arrabbiatissimo: c'è voluto un po' per trovare il meccanico! Ruota cambiata, ora il danese del team Lidl-Trek proverà a rientrare.
Foratura alla ruota posteriore anche per Pedersen, sarà dura rientrare!
90 KM ALL'ARRIVO
Problemi anche per Degenkolb, veramente sfortunato oggi.
Foratura alla ruota posteriore per Philipsen!
Van der Poel prende il comando ed è già selezione: insegue Pedersen a due metri, poi Philipsen.
Mads Pedersen è il primo a entrare nella foresta!
Eccoci alla 'famosa' chicane all'ingresso della foresta che tanto ha fatto discutere.
Il gruppo di testa si avvicina alla Foresta di Arenberg con un vantaggio di 2'24" sugli inseguitori.
100 KM AL TRAGUARDO!
Per la prima volta non ci sono corridori dell'Alpecin-Deceuninck a tirare là davanti.
Siamo al settore 20 (km 156,2), tra i più duri: Haveluy – Wallers di 2,5 km, 4 stelle!
Ma torniamo al live con due aggiornamenti: la squalifica di Joshua Tarling (eccessivamente aiutato dall'ammiraglia a tornare in gruppo) e problema tecnico per Nils Politt, costretto al cambio di bici.
Parigi-Roubaix Junior
Nel frattempo, doppietta sloveno nella corsa juniores con vittoria di Omrzel davanti al connazionale Valjavec.
110 KM AL TRAGUARDO
Media oraria pazzesca: 51,2 km/h e corsa in anticipo sulla tabella di marcia di 16 minuti!
Gruppo di testa con 2'15" sugli inseguitori. Tra i big al comando Van der Poel, Philipsen, Pedersen, Pidcock, Asgreen.
Si passa ora al settore 21 (km 143,2) Maing – Monchaux-sur-Écaillon di 1,6 km, sempre a tre stellette.
Settore 22 (km 140,1): Quérénaing – Maing di 2,5 km, tre stelle.
120 ALL'ARRIVO
Rex, intanto, si è ritirato dopo la caduta.
Siamo al settore 24, Capelle – Ruesnes (129,3): 1,7 km a tre stelle.
130 KM AL TRAGUARDO
Con la fuga ormai neutralizzata, il gruppo di testa - che include van der Poel - ha preso un vantaggio di circa un minuto sul secondo plotoncino, con i nostri azzurri Mozzato e Bettiol. Segue un terzo gruppetto a due minuti.
Iniziato il settore 25, Vertain – Saint-Martin-sur-Écaillon (km 122,3): 2.3 km a tre stelle di difficoltà.
Caduta per Laurenz Rex! Il belga dell'Intemarché stava parlando con un compagno di squadra, si è distratto ed è finito a terra, su uno sparti-traffico. Era già stato protagonista della caduta che aveva coinvolto Viviani e Milan.
150 KM ALL'ARRIVO
Il ritmo dell'Alpecin-Deceuninck ha spezzato il gruppo in diversi tronconi, una cinquantina di corridori in 60 metri.
Quiévy a Saint-Python (km 105,1) – 3.700 m a quattro stelle
Iniziato anche il settore 27, un settore duro: Quiévy a Saint-Python (km 105,1) – 3.700 m a quattro stelle di difficoltà
Sono rimasti in 8 in fuga
Sono rimasti in 8 in fuga con 1'05'' di vantaggio sul gruppo: Rajovic (Bahrain Victorius) De Bondt (Decathlon), Hagenes (Visma-Lease a Bike), Tiller (Uno-X Mobility), Asgreen (Soudal Quick-Step), Haller (BORA – Hansgrohe), Slockn (Lotto Dstny) e Malcecki (Q36.5 Pro Cycling Team)
Anche il vento mette in difficoltà il gruppo
Nel tratto 28 pozzanghere fango e anche vento. Mentre Syritsa si è staccato dai fuggitivi e perde terreno
Iniziato il settore 28!
I fuggitivi sono entrati nel settore 28: Viesly in Quiévy (km 102,5 - 1,8 km), anche questo tre stelle
Terminato il primo tratto di pavé
Superato il primo tratto di pavé, il prossimo è Viesly in Quiévy (km 102,5 - 1,8 km), anche questo tre stelle
Che sfortuna per la Visma, Laporte fora
Sembra davvero un momento no per i "calabroni": nel primo tratto di pavé ha forato Laporte, che deve aspettare a questo punto l'ammiraglia per il cambio. Di certo, meglio forare al primo settore che più avanti
Inziato il settore 29!
I 9 in fuga sono entrati nel primo settore di pavé: Troisvilles in Inchy (km 96 - 2,2 km), tre stelle di difficoltà
Tra poco il primo settore di pavé
Tra poco il primo tratto di pavé: Troisvilles in Inchy (km 96 - 2,2 km), tre stelle di difficoltà
Anche Milan costretto ad abbandonare la corsa
Ufficiale anche il ritiro di Jonathan Milan, dopo quello dell'altro azzurro Elia Viviani
Ora sono 9 in fuga: Rajovic e De Bondt raggiungono i 7
Questi quindi i 9 corridori in fuga: Rajovic (Bahrain Victorius) De Bondt (Decathlon), Hagenes (Visma-Lease a Bike), Tiller (Uno-X Mobility), Asgreen (Soudal Quick-Step), Haller (BORA – Hansgrohe), Slockn (Lotto Dstny), Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e Malcecki (Q36.5 Pro Cycling Team)
Rajovic e De Bondt vicini al gruppo in fuga
Rajovic e De Bondt si avvicinano ai 7 fuggitivi, ora hanno circa 10 secondi da recuperare
Si ritira anche Jonas Rutsch
Anche il corridore della EF, coinvolto nella caduta di prima, è stato costretto al ritiro
190 km all'arrivo
Percorsi già i primi 70 km di corsa, la situazione resta invariata con 7 corridori in fuga, due inseguitori a 30 secondi e il gruppo a un minuto e mezzo
Media impressionante nella prima ora di gara
Nella prima ora di gara i corridori hanno percorso 54,67 chilometri. Media davvero impressionante
Percorsi i primi 60 km di corsa
I 7 in fuga hanno percorso i primi 60 km di corsa e hanno sempre un vantaggio di circa 30 secondi sui primi inseguitori e 1'35'' sul gruppo
Elia Viviani abbandona la corsa
Dopo la caduta, il corridore italiano è stato costretto al ritiro. Lo hanno comunicato ufficialmente gli organizzatori
I coinvolti nella caduta:
Elia Viviani, Tim Merlier, Sandy Dujardin, Nils Politt, Alberto Bettiol e Jonathan Milan
Vantaggio dei fuggitivi intorno al minuto e mezzo
I 7 in fuga mantengono 30 secondi sui primi inseguitori mentre allungano sul gruppo: ora il vantaggio è vicino al minuto e mezzo
Ancora attacchi
Anche Vandevelde del Team Flanders prova l'attacco per raggiungere i fuggittivi
La situazione: in 7 in fuga
In 7 restano in fuga con 33'' sui primi inseguitori, Rajovic e De Bondt, e 50'' sul gruppo
Anche Milan coinvolto nella caduta
Anche un altro azzurro, Jonathan Milan, coinvolto nella caduta
Caduta in gruppo: a terra Elia Viviani
In tanti finiti per terra in centro gruppo, tra loro anche Elia Viviani
Rajovic prova a inserirsi nella fuga
Rajovic, della Bahrain, prova a raggiungere il gruppetto in fuga
In 7 hanno 20 secondi di vantaggio
Sono riusciti a "scappare" in 7: Hagenes (Visma-Lease a Bike), Tiller (Uno-X Mobility), Asgreen (Soudal Quick-Step), Haller (BORA – Hansgrohe), Slockn (Lotto Dstny), Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e Malcecki (Q36.5 Pro Cycling Team)
Un altro tentativo di fuga
Un altro tentativo di strappo di un gruppetto di corridori, quando ormai sono stati percorsi già quasi 30 km
Tentativi di fuga, ma il gruppo va veloce
Sono diversi i tentativi in questi primi chilometri, ma il gruppo va a una velocità davvero notevole, difficile che parta una fuga senza un "via libera"
Il momento del via ufficiale
Partita ufficialmente la corsa
La corsa ha preso il via ufficialmente, vedremo ora se l'andatura del gruppo sarà pazzesca come quella dello scorso anno o se verrà dato spazio a una fuga fin dai primi chilometri
Andrew August il più giovane al via
Ha solo 18 anni ed è il più giovane al via di questa Parigi-Roubaix: è Andrew August, americano in forza alla Ineos-Grenadiers
Tra 5 km il via ufficiale
Mancano meno di 5 km alla partenza ufficiale della Parigi-Roubaix
il percorso e i settori sul manubrio
Un dettaglio: il percorso e soprattutto i settori elencati appiccicati sul manubrio per i corridori

Partiti i corridori
Inziata l'edizione 121 della Parigi-Roubaix: ora il gruppo si sposterà da Compiègne al chilometro zero
van der Poel alla partenza
E' il grande favorito, dopo il trionfo al Fiandre nonostante gli attacchi da parte di tutti gli avversari. Sguardo sereno alla partenza per la maglia iridata
Non è prevista pioggia
Il meteo è uno dei fattori più importanti e spesso decisivi per la Parigi-Roubaix. Non è prevista pioggia in giornata, ma le precipitazioni delle scorse ore potrebbero aver lasciato fango nei settori più duri e impegnativi
Bettiol e Mozzato ci provano
Dopo lo splendido secondo posto al Fiandre, Mozzato proverà a ripetersi. Così come Bettiol, finito nono al Fiandre e in grande stato di forma in questa parte di stagione.
Alpecin all'inseguimento del record
Nessuna squadra ha mai vinto le prime tre Classiche Monumento di fila. Ci proverà la Alpecin: dopo aver vinto la Milano-Sanremo con Philipsen e il Giro delle Fiandre con van der Poel, la tripletta sembra a portata di mano, visto lo stato di forma strepitoso dell'olandese e il forfait di tanti suoi rivali
La foresta di Arenberg, il luogo del mito
Una foto mattutina della foresta di Arenberg, tratto di pavé a cinque stelle, uno degli "stadi" del ciclismo. Nonostante le polemiche sulla chicane introdotta prima dell'ingresso, per rallentare la velocità, questo tratto resta uno dei luoghi del mito del ciclismo

Visma senza pace, forfait di van Baarle
Dopo le cadute di Van Aert e Vingegaard, e il forfait di Jorgenson, ancora un altro problema per la Visma. Non sarà al via della Parigi-Roubaix Dylan va Baarle (vincitore dell'edizione del 2022), lo ha comunicato il team sui social: "Dylan non si sente bene e non sarà alla partenza"
Tutto pronto a Compiègne
Migliaia di persone a Compiègne aspettano la partenza della Parigi-Roubaix. Squadre pronte, lo spettacolo sta per iniziare
van der Poel il grande favorito
MATHIEU VAN DER POEL (Alpecin-Deceuninck): è il campione in carica, ha vinto il Giro delle Fiandre una settimana fa e non avrà contro il rivale di una vita Wout van Aert, infortunato. Anche lo sloveno Matej Mohoric, caduto al Fiandre, ha dovuto alzare bandiera bianca e non sarà presente allo start della corsa
La lista dei partenti
L'albo d'oro della corsa
La classica francese sul pavé è dominata dal Belgio, il Paese con più vittorie, 57 in totale. Non a caso i corridori che l'hanno vinta più volte sono Roger De Vlaeminck e Tom Boonen, quattro successi a testa. L'Italia vanta 14 allori, l'ultimo con Sonny Colbrelli nel 2021. Il migliore di tutti però è stato Francesco Moser con tre vittorie. Ecco l'albo d'oro completo della corsa: CLICCA QUI
"L'Inferno del Nord": il percorso
Henri Pélissier, trionfatore nel 1919 e nel 1921, definiva così la corsa: "La Parigi-Roubaix non è una corsa, è un pellegrinaggio". E non aveva torto: per durezza e difficoltà è una corsa diversa da tutte le altre.
Ieri la gara donne: Balsamo seconda dietro Kopecky
La campionessa del mondo, la belga Lotte Kopecky, ha vinto la Parigi-Roubaix donne imponendosi nello sprint fra le sei atlete che hanno dato vita alla fuga decisiva. Al secondo posto Elisa Balsamo, in lacrime dopo l'arrivo. Al terzo posto la britannica Pfeiffer Georgi. QUI L'ARTICOLO COMPLETO
Il plurivincitori
- Roger De Vlaeminck (1972, 1974, 1975, 1977)
- Tom Boonen (2005, 2008, 2009, 2012)
- Octave Lapize (1909, 1910, 1911)
- Gaston Rebry (1931, 1934, 1935)
- Rik Van Looy (1961, 1962, 1965)
- Eddy Merckx (1968, 1970, 1973)
- Francesco Moser (1978, 1979, 1980)
- Johan Museeuw (1996, 2000, 2002)
- Fabian Cancellara (2006, 2010, 2013)
Gli italiani che hanno vinto a Roubaix
- Maurice Garin (1897, 1898)
- Jules Rossi (1937)
- Serse Coppi (1949)
- Fausto Coppi (1950)
- Antonio Bevilacqua (1951)
- Felice Gimondi (1966)
- Francesco Moser (1978, 1979, 1980)
- Franco Ballerini (1995, 1998)
- Andrea Tafi (1999)
- Sonny Colbrelli (2021)
L'ultimo trionfo azzurro nel 2021 con Colbrelli
L'ultimo acuto italiano è stato appena tre anni fa con Sonny Colbrelli, re della Roubaix il 3 ottobre 2021: il bresciano, al debutto nella Classica, vinse in volata battendo allo sprint Vermeersch e van der Poel, riportando l'Italia al trionfo dopo oltre 20 anni dal successo di Andrea Tafi. Come dimenticare le sue braccia alzate al traguardo, completamente sporco di fango, quasi irriconoscibile
Il trofeo è una pietra...grazie a Moser!
Dal 1980 al vincitore viene dato come trofeo un cubo di pavé. Da un'idea di Francesco Moser, tre volte vincitore: "Per le prime due vittorie mi diedero una medaglietta insignificante. Dissi allora di regalare qualcosa che fosse identificativo di una corsa unica al mondo, magari un pezzo di pavé. Feci una battuta, ma l’anno seguente mi diedero davvero come trofeo un pezzo di pavé, un vero blocco di quasi 20 centimetri per 20"
I tratti di pavé - 3
- 10: Mérignies in Avelin (km 217,1 - 0,7 km)
- 9: Pont-Thibault in Ennevelin (km 220,5 - 1,4 km)
- 8: Templeuve - Moulin-de-Vertain (km 226,4 - 0,5 km)
- 7: Cysoing in Bourghelles (km 232,8 - 1,3 km)
- 6: Bourghelles in Wannehain (km 235,3 - 1,1 km)
- 5: Camphin-en-Pévèle (km 239,8 - 1,8 km)
- 4: Carrefour de l'Arbre (km 242,5 - 2,1 km)
- 3: Gruson (km 244,8 - 1,1 km)
- 2: Willems in Hem (km 251,5 - 1,4 km)
- 1: Roubaix (km 258,3 - 0,3 km)
I tratti di pavé - 2
- 17: Hornaing in Wandignies (km 177,2 - 3,7 km)
- 16: Warlaing in Brillon (km 184,7 - 2,4 km)
- 15: Tilloy in Sars-et-Rosières (km 188,2 - 2,4 km)
- 14: Beuvry in Orchies (km 194,5 - 1,4 km)
- 13: Orchies (km 199,5 - 1,7 km)
- 12: Auchy in Bersée (km 205,6 - 2,7 km)
- 11: Mons-en-Pévèle (km 211,1 - 3 km)
- 10: Mérignies in Avelin (km 217,1 - 0,7 km)
I Tratti di pavé - 1
- 29: Troisvilles in Inchy (km 96 - 2,2 km)
- 28: Viesly in Quiévy (km 102,5 - 1,8 km)
- 27: Quiévy in Saint-Python (km 105,1 - 3,7 km)
- 26: Viesly in Briastre (km 111,3 - 3 km)
- 25: Vertain in Saint-Martin-sur-Ecaillon (km 122,6 - 2,3 km)
- 24: Capelle in Ruesnes (km 129,3 - 1,7 km)
- 23: Artres in Quérénaing (km 138,3 – 1,3 km)
- 22: Quérénaing in Maing (km 140,1 – 2,5 km)
- 21: Maing in Monchaux-sur-Ecaillon (km 143,2 - 1,6 km)
- 20: Haveluy in Wallers (km 156,2 - 2,5 km)
- 19: Trouée d'Arenberg (km 164,4 - 2,3 km)
- 18: Wallers in Hélesmes (km 170,4 - 1,6 km)
La spiegazione degli organizzatori
Gli organizzatori hanno deciso di introdurre una chicane all'ingresso del leggendario tratto di pavé per motivi di sicurezza dopo una richiesta del CPA, il sindacato dei corridori presieduto da Adam Hansen. "Il nuovo percorso prevede una chicane poco prima dell'ingresso nel settore per rallentare la velocità con cui i corridori entrano nel settore e limitare il rischio di cadute sul pavé" scrive Amaury Sport Organisation in una nota.
A Compiègne la firma e la passerella sul palco
van der Poel sulla chicane: "E' uno scherzo?"
La decisione ha diviso appassionati, esperti e corridori stessi tra chi sostiene che la chicane sia altrettanto pericolosa e chi sostiene che riduca lo spettacolo. Nel secondo gruppo rientra Mathieu Van Der Poel, fresco vincitore del Fiandre e campione in carica alla Roubaix. "Ma è uno scherzo?" ha commentato l'olandese su X repostando il video della chicane. Tra i favorevoli all'introduzione, invece, c'è Tim Declercq della Lidl-Trek, tra i più esperti in gruppo: "Negli anni la Foresta di Arenberg è diventata sempre peggio, accadevano cose da pazzi - ha spiegato Declercq a Het Laatste Nieuws - Tante carriere sono state interrotte a causa delle cadute che sono avvenute in quel tratto, era necessario cambiare qualcosa. Con la chicane, la velocità di ingresso nella Foresta sarà fra i 30 e i 35 chilometri orari. Non sto dicendo che non ci saranno cadute, ma che le conseguenze saranno meno serie. C’è una bella differenza con i 70 km/h a cui si entrava prima".
La polemica sulla chicane prima della foresta di Arenberg
Un'altra modifica che ha creato scetticismo nei corridori è l'introduzione di una chicane prima di attraversare la foresta di Arenberg, il paesaggio più affascinante ma anche più pericoloso dell'intera corsa. Tra i protagonisti, van der Poel si è espresso negativamente verso questa novità, pensata però per far diminuire la velocità dei ciclisti e, di conseguenza, il rischio di incidenti
29 settori di pavé
Come lo scorso anno, la corsa comprenderà 29 settori di pavé, ma per una lunghezza totale di 55,7 chilometri. Anche in questo caso si tratta di un record storico per la corsa. Alcune piccole modifiche sono state introdotte all'inizio, con la reintroduzione dei pavé di Viesly-Briastre e Capelle-Ruesnes
Quasi 260 km
La corsa quest'anno è lunga 259,9 chilometri, record nella storia della competizione. Si parte da Compiègne, a nord-nord-est di Parigi, per arrivare al Velodromo di Roubaix. Compiègne ha ospitato la partenza della corsa ogni anno dal 1977, tranne nel 2020, anno in cui non si è svolta a causa del Covid. La corsa si chiude al Vélodrome di Roubaix dal 1943, tranne che per tre anni, dal 1986 al 1988
Alle 11.10 il via alla "Regina delle Classiche"
E' il grande giorno della Parigi-Roubaix, 260 km di cui quasi 60 di pavè. Viene chiamata "l'Inferno del Nord", chi vince qui entra nella storia e nel mito. La diretta su Eurosport 1, canale 210 della piattaforma Sky